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IL CIRCOLO LETTERARIO ANASTASIANO CONTINUA SU:

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TACCUINO ANASTASIANO

28 febbraio 2010

Il concorso di poesia spezzino "Canta il sogno del mondo"

La Spezia, pomeriggio del 27 febbraio 2010. Presso il Centro Allende si è svolta la cerimonia di premiazione della quarta edizione del concorso di poesia “Canta il sogno del mondo”, istituito nel 2006 in memoria del giovane Andrea Di Canosa.
Si tratta di un concorso molto interessante e serio, che ha ottenuto il patrocinio del Comune della Spezia ed è organizzato in modo impeccabile dalla signora Maria Conversa.
La cerimonia è iniziata con la declamazione di due poesie di Alda Merini, recitate dall’attore Luigi Camilli accompagnato dai maestri Egildo Simeone e Livio Bernardini, i quali hanno poi eseguito alcuni brani musicali negli intervalli della premiazione e, alla fine, due brani dedicati al grande Fabrizio De Andrè.
La Giuria, composta da Ester Avanzi, Valerio Cremolini, Johnatan Marsella e Pier Gino Scardigli, ha assegnato premi a ragazzi e studenti per la sezione “giovani”, e poi, per la sezione “adulti”, ha proclamato i vincitori: 3° premio alla poetessa Maria Natàlia Iiriti, 1° premio ex-aequo ai poeti Paolo Bassani e Giuseppe Vetromile.
Molto curate le motivazioni, lette dalla professoressa Avanzi.
Un concorso da elogiare per l’imparzialità delle valutazioni, per la competenza della giuria e per la qualità e l’impegno profusi dall’organizzazione. Anche l’accoglienza degli autori premiati è stata ottima, in un’atmosfera di familiare e serena ospitalità.

24 febbraio 2010

La scomparsa di Pasquale Martiniello

Ancora una grande voce poetica è volata in alto: Pasquale Martiniello ci ha lasciati oggi, dopo un lungo e triste periodo di malattia. Abbiamo dunque perso un altro importante esponente dell’attuale poesia campana, meridionale e nazionale, e ne siamo tutti rammaricati e addolorati.
Ho conosciuto Pasquale Martiniello nei primi timidi passi della mia carriera poetica, agli inizi degli anni ottanta, e molto debbo a lui per avermi consigliato e incoraggiato lungo il difficile percorso di far poesia, tra impegni di lavoro e di famiglia, e necessità impellenti di comunicare il proprio sentire e vedere poetico. Poi la partecipazione ai suoi concorsi letterari, quali l’”Aeclanum”, di grande rilevanza nazionale, mi ha ulteriormente spronato a indagare meglio e con maggiore incisività dentro di me, per affinare vieppiù l’eventuale talento. Uomini come Martiniello, dunque, dediti alla poesia e guide, fari illuminati e illuminanti per coloro che amano seguire il non facile progredire del proprio dettato poetico, sarà difficile trovarne ancora. La letteratura meridionale, e campana in particolare, ha perso un riferimento chiaro e raro, perché Martiniello aveva (ed ha, anche se ora non è più fisicamente tra di noi), una poesia peculiare, un dettato e un verso molto legato alle tradizioni e alla terra irpina, e riversava nelle sue poesie la crudezza e la durezza di una terra martoriata e anche vilipesa. Versi che poi, immancabilmente, con una satira sottile, si riferivano molto al sociale e al civile.
Intensa la sua attività di poeta e di studioso, ci lascia in eredità numerose pubblicazioni di poesia e di saggistica.
Noi tutti, che lo abbiamo seguito ed ammirato, ci stringiamo attorno alla Sua Famiglia, in questo triste momento, per il nostro ultimo e affettuoso “arrivederci”!

Giuseppe Vetromile
24/2/10

14 febbraio 2010

M'illumino di meno, m'illumino d'immenso


Si è svolta venerdì 12 febbraio, presso la libreria Treves in Piazza del Plebiscito, l'edizione 2010 napoletana della manifestazione "M'illumino di meno, m'illumino d'immenso", in occasione della giornata del risparmio energetico, ideata e lanciata dalla trasmissione radiofonica Caterpillar su Radio 2.
Organizzatrice e coordinatrice dell'evento è stata ancora una volta la brava Rossella Tempesta, coadiuvata da Rino De Martino e Giovanna Marmo.
Dopo i saluti dell'assessore Valeria Valente, si sono avvicendati nella lettura di testi di narrativa e brani poetici, rigorosamente a lume di candela, un gruppo di giovani scrittori del Laboratorio di scrittura "Homo Scrivens" coordinati da Aldo Putignano, ed alcuni poeti, tra i quali: Marco De Gemmis, Vera D'Atri, Raffaele Urraro, Paola Santucci, Giuseppe Napolitano, Giovanni D'Amiano e Giuseppe Vetromile.
Nel corso della manifestazione è stato presentato il romanzo "Rumeni", della scrittrice milanese
Anna Lamberti-Bocconi.
















Un "Quadernetto" di poesie

Si sta bene, raccolti in cerchio nell’intimità di una calda libreria, calda di cultura e di umanità, a leggere e ad ascoltare poesie, brevi racconti, riflessioni, versi e proposizioni che ti rimandano ad altre meditazioni, ad altre emozioni e pensieri… Poi anche quest’atmosfera si interrompe: l’orario è negletto, la sera incombe, il giorno poetico termina ed incomincia, anzi ri-comincia, lo stato pratico delle cose di tutti i giorni. Così, Giuseppe Napolitano mi saluta, è tardi, ha giustamente fretta di tornare a casa, a Formia, lontana più di un’ora di autobus e di treno, ma così vicina nell’amicizia dei nostri cuori poeti. Prima di lasciarmi, mi porge delicatamente, nel buio (si stava recitando a lume di candela per “M’illumino di meno, m’illumino d’immenso”, nel rispetto della giornata dedicata al risparmio energetico, alla Libreria Treves di Piazza del Plebiscito a Napoli), dei piccoli foglietti di carta ripiegati. Tornata la luce, li riprendo e mi accorgo che si tratta di un quadernetto realizzato a mano, molto semplicemente. Sono foglietti ripiegati e spillati. A casa finalmente ho la possibilità di esaminare meglio, con calma, attenzione e curiosità, questo elaborato artigianale dell’amico Giuseppe Napolitano.
Il titolo è “Quadernetto”, sottotitolo “per gli amici di Giuseppe”. Niente di più semplice e di più sincero, di più chiaro, di più prezioso. Sono veramente commosso e profondamente emozionato, come se avessi tra le mani una rarità, un gioiello delicato, un fiore dall’intenso profumo del bello e del genuino, un prodotto della terra dal valore insostituibile. E questo non tanto per il contenuto, per quello che c’è scritto, di qualità senza alcun dubbio, quanto per l’opera in sé, per l’amore e l’intelligenza impiegate per realizzarlo. Per l’idea, insomma.
Ho tra le mani il “Quadernetto”, ne approfondisco la lettura. Ma prima me lo rigiro tra le mani, lo soppeso, lo tasto, ne provo la consistenza, quasi ho timore reverenziale a sfogliarlo. E’ un’ostrica che protegge una perla, varie perle. E queste perle sono le parole del poeta, le parole di Giuseppe Napolitano: “Essere / poeta non basta: / fare bisogna / il poeta – costruire / quotidiana / una missione”. E’ un’affermazione/riflessione che in qualche modo sconvolge, ma poi incoraggia, stimola: portare fuori la parola che nasce dentro di sé, vestirne le cose e muoverne il mondo. E’ vero: si deve fare poesia testimoniandola in ogni buona (o cattiva) occasione, per completare finalmente il circuito di vita che dall’interno di noi si propaga a tutto il creato, e dal creato si ricrea in noi. E ancora, aprendo a caso: “Poetare è scandagliare / nel tempo a venire parole / da farne collane e monili… poesia futura nasce appena e dice / a chi le intenderà parole / da remote stanze custodite”. Nulla di più vero! D’altra parte, è il poeta vero, autentico, come Giuseppe Napolitano, che “esplora” in un certo senso l’orlo futuro del nostro stare qui, ne “scandaglia” il senso e ne traduce in poesia l’afflato, il timore, l’angoscia, le pene, la speranza, il “sentito”.
Bravo e illuminato amico Giuseppe, nell’ideare questo semplice registro, frutto delle sue mani operose e della sua forza poetica; e noi grati a lui per averci ancora una volta offerto il suo mondo poetico ricco di riflessioni e di ricami di vita.

Giuseppe Vetromile
14/2/2010

3 febbraio 2010

Un manifesto invito

E' molto più bello sapere un poco di tutto, che tutto di una cosa (Blaise Pascal).


La conoscenza, il sapere, da che mondo è mondo è stata sempre prerogativa di pochi, di quelli che detengono il potere. Perché conoscere le cose, si sa, rende più autonomi, più intraprendenti, in una parola più liberi. Conoscere quindi un po' di tutto, avere una visione ampia delle cose e del mondo, di tutte le discipline, senza però scendere troppo nei particolari, che magari possono essere ripresi poi, in separata sede. Direi che possa essere questo l'obiettivo, il fine che ci si dovrebbe porre nella vita di tutti i giorni. Un circolo letterario, dunque. Un circolo letterario sì, ma che la parola "letterario" non limiti il suo fine di acquisire e divulgare conoscenza, sapere, nei campi più disparati dell'attività umana, iniziando proprio dalla letteratura, dalla poesia, dalla narrativa, dalla musica, dall'arte in genere, e per finire, perché no, alla storia, e magari al teatro, al folklore, ai miti ed alle leggende.
Diffondere conoscenza e sapere, a 360 gradi, anche se pensiamo di privilegiare, nei nostri programmi, la letteratura e in modo particolare la poesia. Il Circolo Letterario Anastasiano vuol essere proprio un progetto di apertura alla cultura in tutti i sensi, di diffusione e approfondimento di argomenti letterari e scientifici, di disponibilità e di cooperazione con le altre realtà culturali del territorio, non ultime le scuole.
Ci prefiggiamo quindi di promuovere attività di studio e di approfondimento di svariate materie letterarie, storiche, artistiche, di costume, eccetera. Di realizzare incontri di lettura e di commento a testi poetici, di narrativa, di saggistica. Di organizzare presentazioni di libri. Di indire, e lo stiamo già facendo, concorsi di poesia, come il premio “Città di Sant’Anastasia”, giunto ormai alla sua ottava edizione, e il concorso di scrittura “Il filo della memoria”.
Per fare tutto questo, ci appoggiamo strutturalmente all'Associazione IncontrArci, della quale il Circolo Letterario Anastasiano è un diretto discendente. Abbiamo quindi la possibilità di preparare un programma annuale, nel quale inserire tutte quelle iniziative di carattere letterario, in senso lato, così come più sopra accennato. Ci auguriamo così che anche il nostro Circolo Letterario, tra le altre associazioni di questo tipo già esistenti accanto a noi sul territorio, possa contribuire alla diffusione di quella cultura in genere, che, se da una parte non porta denaro, è pur vero che arricchisce e colma di valori umani il nostro già tanto squinternato modo di vivere, bombardati come siamo, quotidianamente, da sequele di balordaggini e scemerie televisive.
Il nostro Circolo è aperto a tutti coloro che amano la cultura in genere e la letteratura in particolare. Non richiediamo iscrizioni e non rilasciamo tessere. Ci farà piacere la vostra presenza e il vostro eventuale intervento in occasione dei vari incontri ed eventi che andremo ad organizzare.
Veniteci a trovare in sede, in piazza Cattaneo 9, al primo piano, il martedì e il giovedì mattina dalle ore 10.00 alle ore 12.00, oppure telefonate al responsabile, sig. Vetromile, al nr. 081.5301386 ore pasti: vi informeremo sugli incontri in programma. Potrete anche consultare il sito del Circolo:
http://circololetterarioanastasiano.blogspot.com/

Grazie per la cortese attenzione.

Giuseppe Vetromile

1 febbraio 2010

Presentato a Napoli il racconto "Henry Hastings", di Charlotte Bronte

E’ stato presentato oggi 1 febbraio 2010 presso il British Council di Via Morghen a Napoli, il racconto “Henry Hastings”, di Charlotte Bronte, tradotto per la prima volta in italiano da Maddalena De Leo, una esperta studiosa della letteratura bronteana, socia della Bronte Society di Haworth, per i tipi della Albus Edizioni.
Conosciamo già l’autrice per aver scritto il noto romanzo Jane Eyre, ed anche la sorella minore Emily, autrice del più famoso “Cime tempestose”, ma bisognava rendere noti al grande pubblico italiano anche gli altri racconti delle sorelle Bronte, che fanno parte di un ciclo alquanto intricato e ricco di personaggi e situazioni, denominato “Angria”. Henry Hastings è un racconto particolarmente interessante di Charlotte Bronte, scritto nella sua maturità letteraria.
Alla presentazione del libro, ottimo anche nella sua veste tipografica, sono intervenuti: Giuseppe Bianco e Francesca Toglia per conto della Albus Edizioni; Giuseppe Vetromile, responsabile del Circolo Letterario Anastasiano, in qualità di presentatore e moderatore, e la professoressa De Leo, autrice della preziosa traduzione in italiano. Al termine è stato proiettato un breve e interessante documentario della Bronte Society sulla storia della famiglia Bronte.
Una serata piacevole nella romantica atmosfera letteraria anglosassone della prima metà dell’ottocento, che merita forse di essere maggiormente conosciuta e diffusa negli ambienti letterari italiani, e per questo l’opera della De Leo è validissima ed encomiabile.
Presenti in sala, fra gli altri, i poeti e scrittori Raffaele Urraro, Anna Gertrude Pessina e Marco De Gemmis.

Giuseppe Bianco, Maddalena De Leo e Francesca Toglia








Maddalena De Leo, Giuseppe Vetromile e Francesca Toglia












Si legga la notizia della presentazione anche sul blog Bronte:

Le Foto de "La Rocciapoesia 3"

Le foto dell'incontro de "La Rocciapoesia 2", a Pratella, il 27 ottobre 2012

Le foto dell'evento "Una poesia fuori dal comune". Sant'Anastasia, 23 settembre 2012

Una poesia fuori dal comune, Sant0Anastasia, 23 settembre 2012

PUNTO, Almanacco della Poesia italiana

PUNTO SCHEDA

ARCARTE - IL VIAGGIO DELLA CREATIVITA'

Si è svolto il 30 novembre scorso, alle ore 17, presso l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Palazzo Serra di Cassano in Via Monte di Dio 14, Napoli, il Convegno di studi e reading di poesia "ARCARTE - IL VIAGGIO DELLA CREATIVITA'".
All'interessante incontro, promosso e organizzato dall'Istituto Culturale del Mezzogiorno e dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, hanno preso parte:
- Natale Antonio Rossi, Presidente Unione Nazionale Scrittori Artisti;
- Ernesto Paolozzi, Università di Napoli Suor Orsola Bnincasa;
-Antonio Scamardella, Università di Napoli Parthenope;
- Antonio Filippetti, Presidente Istituto Culturale del Mezzogiorno.
Nell'ambito del convegno si è svolta la rassegna "Liberi in Poesia", con la partecipazione di autori di diverse generazioni. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito ad "ARCARTE" quale suo premio una medaglia di rappresentanza.

Le foto del convegno

Presentazione "Sulla soglia di piccole porte"

Enza Silvestrini, 11 ottobre 2012