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TACCUINO ANASTASIANO

25 dicembre 2011

I "Familiari" di Ugo Piscopo

Chi pensa che la poesia non sia una cosa seria, ma soltanto un mero esercizio scritturale, quasi un passatempo, anche alla luce (davvero grigia!) di questi tempi così disperati, si sbaglia. La Poesia è e rimane un prezioso strumento letterario, insostituibile e necessario per l'arricchimento non solo della lingua ma anche dell'intera società. Una guida e un riferimento indispensabile, dunque. E quando si parla di poesia autentica, non si può non parlare di Ugo Piscopo, napoletano ma di origine irpina, poeta, scrittore, critico, studioso di letterature comparate e di arte contemporanea.

Il suo testo più recente, uscito qualche mese fa, s'intitola "FAMILIARI", Oèdipus Edizioni, ed è il quarto volume della Collana "La rotta di Ulisse" diretta da Ciro Vitiello (gli altri tre volumi sono, rispettivamente: "La devastazione di Montecalvo", di Roberto Roversi; "I sambuchi di San Sebastiano", di Giorgio Barberi Squarotti; e "In margine - congedi ed altro", di Elio Pecora).
Per dare solo una piccola idea della complessa ed affascinante struttura poetica di Ugo Piscopo, riportiamo qui di seguito qualche parola di Ciro Vitiello:
"La scrittura poetica dei Familiari di Ugo Piscopo si avvale di un sapiente uso del linguaggio che coopta ecosegni letterari per mimesi od assonanza come accrescimento modulato della feconda immaginazione sensibile: è un'operazione, questa, che Piscopo scientemente, e con vivida e lucida maestria, connota come incipit problematico e tematico, fin dal titolo di questo testo: "il lemma, ovviamente, si costituisce nel segno della fedeltà, biografica (per le consuetudini dialogiche con gli amici) e intellettuale (per il riferimento a precisi modelli: gli umanisti, gli epistolografi, ma soprattutto Petrarca)". Ma lo spirito del poeta, che sommuove lo spirito stesso del linguaggio al fine di conseguire una energia della parola - al massimo grado di intensità funzionale e ideale - evolve a rappresentare la sintesi del sentire razionale con l'additività del valore culturale, talché la parola diventa polisenso. Per questo, la scrittura prende la funzione di un monito di sapiente agglutinazione con l'apporto di frammenti linguistici e semantici memorabili."

Concludiamo con un testo poetico tratto da "Familiari":

Ore 19,34

stra straluna nostra luna
cche luna sta terra nostra
Azzurra stramba di randa
sul lago d'un giorno di festa
ad occasum aurei solis vergens
lì dove un granello di sabbia impazzito
in coitus interruptos strozza il congegno
ed è deceptio
rovesciato calzino la voluptas
lì dove ibi ubi
graffia grigna gri
il grido dell'attimo trema
con artiglio di lampo
graffia sul palinsesto
a saldo di conto
un griffato di sterra
straterra che fa di sé strame
nec non et nec non et
horrendos mugitus nunc adhuc edit
ex Daedaleo labyrintho Cretae
atque adhuc horret
in horreis defossis in apricis hordeis
e ride del cyber del moderno del post
se è terra sopra sotto la terra
ride sottosopra la terra
sulla terra a terra
terram terit ubi ibi et teret
ibi terret ubi tremuit
teste Seniore
in area tritici sui ipsius
ex terra quantum mutata ab illa
ex milibus milium seminibus
stratis in somnio contubernali
un quantum horae
uno scaglietto di tempo
ilare inebriato di sé
della sua eternità allo stremo
va e fa
come mamma comanda
la vendetta del passato che torna
indicando con l'ombra del dito
l'ubiquità dello scempio infinito

Ugo Piscopo, "Familiari", Oèdipus, 2011. Collana "La rotta di Ulisse", poesia contemporanea a cura di Ciro Vitiello. Postfazione di Ciro Vitiello.

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PUNTO, Almanacco della Poesia italiana

PUNTO SCHEDA

ARCARTE - IL VIAGGIO DELLA CREATIVITA'

Si è svolto il 30 novembre scorso, alle ore 17, presso l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Palazzo Serra di Cassano in Via Monte di Dio 14, Napoli, il Convegno di studi e reading di poesia "ARCARTE - IL VIAGGIO DELLA CREATIVITA'".
All'interessante incontro, promosso e organizzato dall'Istituto Culturale del Mezzogiorno e dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, hanno preso parte:
- Natale Antonio Rossi, Presidente Unione Nazionale Scrittori Artisti;
- Ernesto Paolozzi, Università di Napoli Suor Orsola Bnincasa;
-Antonio Scamardella, Università di Napoli Parthenope;
- Antonio Filippetti, Presidente Istituto Culturale del Mezzogiorno.
Nell'ambito del convegno si è svolta la rassegna "Liberi in Poesia", con la partecipazione di autori di diverse generazioni. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito ad "ARCARTE" quale suo premio una medaglia di rappresentanza.

Le foto del convegno

Presentazione "Sulla soglia di piccole porte"

Enza Silvestrini, 11 ottobre 2012