
Da allora posso dire di aver fatto una buona strada, raccogliendo consensi e premi; ma se non avessi incontrato persone come Carmine Manzi e Luigi Pumpo, forse oggi molte mie velleità poetiche sarebbero ancora nel classico “cassetto”.
Carmine Manzi è una persona squisita, elegante e nobile; elegante nel portamento e nel suo porsi in rapporto con gli altri e con la natura; nobile nell’anima e nell’intelletto, affabile e sincero. Una persona colta e gentile, e mi fermo qui perché i suoi attributi sono certamente tantissimi, e tutti certamente positivi. Non lo dico qui per compiacere il Maestro esagerando magari negli elogi, perché questi elogi vengono anche da altre parti, e giustamente.
Mancava forse un qualcosa di tangibile che concretizzasse tutte queste sue grandi qualità, dal momento che egli stesso è stato ed è un grande mecenate della cultura e della letteratura, prodigandosi tantissimo per gli altri nel corso della sua lunga carriera di uomo di lettere e di operatore sociale (ricordiamo che è stato anche Sindaco di Mercato San Severino). Attendevamo quindi tutti un degno tributo al suo operato, anche se in verità, proprio in virtù dei suoi grandi meriti, i consensi e gli elogi (ricordiamo, tra l’altro, l’onoreficenza di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, ricevuta nel 1998 dal Presidente Scalfaro) sono stati giustamente tantissimi.
Ma un libro su di lui, come è stato impostato e realizzato da Anna Aita, forse non lo ha mai scritto nessuno; forse nessuno, come Anna Aita, è riuscito ad entrare fin nell’anima del nostro grande personaggio, non girovagando di qua e di là, ma proprio scendendo nel suo cuore di poeta e di letterato.
Il libro di Anna Aita, “Sintesi e commento di alcune opere di Carmine Manzi”, si presenta subito molto interessante e per niente vago o, al contrario, eccessivamente diaristico: in molti casi in cui si affronta e si descrive la vita e l’attività di un personaggio, si corre il rischio di realizzare un lungo e a volte noioso itinerario lineare che, per quanto esaustivo nelle notizie, si limita al mero racconto o riporto delle varie vicende e ad una barbosa cronologia delle attività. Qui invece ciò assolutamente non accade. Anna Aita, con la professionalità e l’amore di una attenta indagatrice dell’animo umano, e in particolare di Carmine Manzi scrittore, poeta e uomo di cultura, ha qui intelligentemente realizzato un libro che ha tutte le caratteristiche di un saggio ben confezionato, ma con in più i tratti di un racconto piacevole e fluido.
Nel libro di Anna Aita vi sono naturalmente riportate le notizie, gli avvenimenti, le attività e le iniziative più importanti e significative di Carmine Manzi, che dall’”Eremo Italico” (stupenda villa risalente al 1773, nei pressi di Mercato San Severino), ha sempre accolto artisti, poeti e scrittori da ogni parte d’Italia, dando vita a importanti eventi come il Premio Paestum e fondando la nota rivista “Fiorisce un cenacolo”. Anna Aita ha inoltre arricchito il suo libro riportando numerosi cenni di critica di autorevoli personalità del mondo letterario e giornalistico, come Luigi Pumpo, Domenico Defelice, Nunziata Orza Corrado. Ma, ripetiamo, Anna Aita non fa una semplice operazione di “collage” o di catalogazione, limitandosi a mettere insieme le varie notizie e avvenimenti: la nostra brava autrice di questo appassionato e approfondito viaggio all’interno del pianeta “Manzi”, in realtà amalgama e integra i fatti e i pensieri relativi al Manzi, apportando le proprie considerazioni, i propri punti di vista e riflessioni, e lo fa con la grazia e competenza di una scrittrice abile e preparata, rendendo il libro un autentico e pregevole saggio letterario non solo da consultare, ma da leggere come un vero romanzo.
Anna Aita, “Sintesi e commento di alcune opere di Carmine Manzi”, RCE Multimedia, Napoli, luglio 2009
Giuseppe Vetromile
2/1/10
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