
In Lello Agretti c’è sempre stata questa progressione, fusa armonicamente nella sua personalità. La sua ricerca è emblematica, basti pensare ai titoli dei suoi testi poetici: per esempio “Da Oriente a Occidente”, che è stato il suo primo libro; e poi quest’ultimo: “Cammino per cammino”. Dunque, mai come in Agretti è vera la coraggiosa asserzione di poco prima: non si può prescindere l’uomo dalla poesia e, d’altro canto, non è possibile neanche il contrario, perché è proprio l’Agretti–poeta, l’Agretti–filosofo, l’Agretti–ricercatore, che va avanti, va verso, non portandosi sulle spalle la sua poesia, quale strumento o mezzo per dire e per raccontare agli altri, bensì essendo lui stesso manifesto e messaggio poetico–filosofico, nella comunione completa e ormai indistinguibile tra il sé uomo di questa terra e il sé poeta transeunte dalla materia accertata alla verità sfuggente e asintotica del là, verso…
Ma venendo a quest’ultimo lavoro di Lello Agretti, “Cammino per cammino”, ed addentrandoci maggiormente nella realtà poetica che il nostro ha elaborato in questo recente ed elegante volumetto, possiamo affermare che la prerogativa principale del suo dettato resta il lavoro quasi certosino sulla parola e sull’intenzione, sul messaggio ad essa affidata, fin quasi a volere con essa raggiungere e forse oltrepassare il limite fisico e materiale dell’uomo, in una visione senza dubbio escatologica che pone nella parola poetica stessa, la speranza ed il respiro, anzi il sospiro, liberatorio e gratificante: il raggiungimento della verità. E’ un percorso duro, sofferto, “cammino per cammino”: “Che senza nome io giunga / non sconcerti: / s’apre il sentiero / cammino per cammino / da sempre / a sempre.”
Lello Agretti ama l’essenziale, e in tutta la sua attività letteraria è stato sempre restio ad una certa ridondanza o sovrabbondanza di esercitazione poetica divulgata, per cui non sono molti i libri pubblicati. E’ più importante, per lui, ed ha ragione, raggiungere o perlomeno tendere alla pienezza dei significati e degli intendimenti poetici, per quanto possa risultare estremamente arduo e laborioso, partendo dal poco a disposizione ma riversando in esso tutta la propria coscienza letteraria, tutta la propria “ispirazione”: “Posso approdare dove voglio / posso volendo cambiare scarpe / farmi orma diversa diverso sentire. / Posso perché posso / volare in altro corpo / divenire voce e / in ogni voce / essere”.
E’ poesia di riflessione, quella di Lello Agretti, di intima domanda sul perchè delle cose, ma soprattutto sul dove: in questo marasma sconfinato di materia e accaparramento di potere che è divenuto il pianeta, nessun punto di riferimento preciso può dare tranquillità e serenità, pienezza e speranza, e questo continuo ricercare la verità, questo indispensabile interrogarsi sul proprio divenire, è reso quanto mai evidente nei versi dell’Agretti, come in “Odissea”: “Fissato nord / vele d’Itaca all’albero / stanotte passerò / sopra acque morte e putride. / Avanzerò / col mio petto d’albatro / onda diverrò che da onda forza prende / mi spingerò / mi farò dilagante bellezza / impresa degna della vostra solitudine / sarà stanotte sarà / odissea.”
Non c’è dunque un punto, ma una spiaggia, un lido, una casa da cui partire. Da Oriente a Occidente. Cammino per cammino. Un incessante movimento che inizia in un dove/quando imprecisato e prosegue indefinitivamente, spogliando il sentimento e la parola fino all’essenziale, fino a mostrarne la segreta verità, la nascosta speranza: “Se una cara abitudine / soccombe alla sorte / non solo la via / muore intero un paese. / Ma se intorno è rovina / se domani già devi / mutar geografia / pure resta negli occhi / segreto un cappello / quell’andar fuggitivo / la vertigine per giungere a sera / la scienza dell’anima.”
Lello Agretti è dunque poeta autentico, e mai come in questa sua recente raccolta dimostra una padronanza sicura e profonda della parola poetica, la sua abilità nel costruire e strutturare versi che hanno una grande capacità di suscitare le giuste emozioni e immagini nel cuore del lettore. La raccolta è inoltre impreziosita con una sorprendente integrazione di disegni di Andrea Sparaco, riportati in seconda parte, e quindi non alternati alle poesie, scelta che suggerisce intelligentemente non una mera divisione fra le due espressioni artistiche, poesia e disegno, ma piuttosto una complementarietà importante, nel rispetto di una autonomia che però prevede un’armonica ed equilibrata “collaborazione” tra le due manifestazioni artistiche.
“Cammino per cammino”, poesie di Lello Agretti, disegni di Andrea Sparaco. L’arcael’arco Edizioni, Nola, 2010.
Giuseppe Vetromile
24/12/10
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