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TACCUINO ANASTASIANO

4 gennaio 2011

Prima che tutto accadesse: il romanzo di Maurizio Picariello

E’ alquanto insolito trovare tanta buona letteratura in autori che nella vita, per professione, si occupano di tutt’altro, di argomenti e di materie diverse, dominate dalla fredda logica della fisica e dell’ingegneria. E’ il caso, emblematico sotto certi aspetti, di Maurizio Picariello, ingegnere idraulico e ambientale, che però sa esprimere molto bene la sua creatività soprattutto nel campo della letteratura, e in modo particolare nella poesia ed ora anche nella narrativa, con questo bel romanzo intitolato “Prima che tutto accadesse”. Ma forse, come afferma anche il buon Paolo Saggese in una sua nota critica, Picariello, più che altri, ha questo dono di saper trasfondere le proprie competenze tecniche e professionali, nel caldo regno della narrativa e della poesia, attingendo dalla natura, e dall’amore e rispetto profondo per essa, i motivi ispiratori e creativi. Persona sensibile, dunque, puntuale e precisa tanto nella sua vita professionale quanto nella vita affettiva e di relazione. E persona completa, alfine, perché capace di integrare l’aspetto materiale della natura con l’emotività e il sentimento, propri della sfera umana e spirituale.
Non poteva ad un certo punto esimersi, quindi, il nostro bravo autore avellinese, dallo scrivere una storia molto particolare, positiva, emozionante, profondamente segnata da alti valori morali e umani, quali l’unione familiare, l’amore, la genuinità e la bontà d’animo. Si tratta di un lungo racconto, che di per sé non presenta tratti narrativi eclatanti, con sorprese o bruschi ed oscuri meandri che a volte rendono più intricata l’interpretazione; anzi, la storia scorre fluida ed appaga il lettore, ma non per questo il racconto è meno complesso, in quanto l’intendimento di Picariello è porre in risalto un mondo che, pur nella sua normalità umana, va “oltre”, toccando le sfere più alte della extrasensorialità. Si parla infatti della protagonista, Loredana, che ha questo Dono della preveggenza e la capacità di “leggere” lo stato di salute psico–fisica di chi le sta vicino, semplicemente osservando la sua “aurea” o stringendogli le mani. Non si tratta di magia, né di mistificazione: Loredana è consapevole delle sue doti paranormali, ne viene a conoscenza poco alla volta, ma le vive con gioia e con serenità, evitando di divenire il classico fenomeno da baraccone. Anzi, la sua dote è quasi angelica, soffusa da una profonda atmosfera mistica e religiosa. Lei ha uno sguardo potente e rassicurante, è in grado di mettere pace in famiglia riportando sulla retta via il suo amato fratello che si era perso nella droga; riesce ad innamorarsi persino.
Tutto si svolge ad Avellino in un periodo che va dalla nascita di Loredana, nel 1960, fino a quel triste 23 novembre dell’80, quando si verificò la catastrofe che purtroppo tutti noi ricordiamo, il terremoto che sconvolse l’Irpinia e gran parte del Meridione. Il terremoto è la parte conclusiva del lungo racconto, tutto è preparato dall’inizio per condurre, insieme alla crescita spirituale e umana di Loredana, all’evento finale, nel quale la protagonista si rivela nella sua pienezza, nel suo angelico eroismo.
E’ un racconto ben scritto, pulito e gustoso, imperniato su quel “prima che tutto accadesse” finale, che lascia presagire un qualcosa di misterico, un intervento quasi divino pur nella normalità di una vita costruita con sacrifici e onestà di intenti. Picariello ha voluto quindi proporci questo spaccato di vita avellinese del ventennio che precede il terremoto, indagando con la sua ottima esperienza narrativa sulle molteplici vicende umane e sociali che vedono coinvolte Loredana, la sua famiglia e i suoi conoscenti, ed esponendo i fatti in modo garbato e solare, tenendo sempre desta l’attenzione del lettore. L’amore è un valore universale e in Picariello questo aspetto traspare evidente, tutto il romanzo ne è pervaso. Del resto, anche in poesia Picariello dimostra una grande capacità di creare versi preziosi ispirati all’amore (si veda a tal proposito l’ultima raccolta: “Mendicante d’amore”), ma senza mai cadere nell’ovvietà, anzi rafforzando questo sacro sentimento e proponendolo nei suoi più svariati aspetti. Uno scrittore completo, dicevamo, che ha il merito di essere chiaro e propositivo in tutte le sue tecniche espressive.

Maurizio Picariello, "Prima che tutto accadesse", romanzo. Edizioni Il Papavero, 2010.

Maurizio Picariello, "Mendicante d'amore", poesie. Edizioni Il Papavero, 2010


Giuseppe Vetromile

3/1/11

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PUNTO, Almanacco della Poesia italiana

PUNTO SCHEDA

ARCARTE - IL VIAGGIO DELLA CREATIVITA'

Si è svolto il 30 novembre scorso, alle ore 17, presso l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Palazzo Serra di Cassano in Via Monte di Dio 14, Napoli, il Convegno di studi e reading di poesia "ARCARTE - IL VIAGGIO DELLA CREATIVITA'".
All'interessante incontro, promosso e organizzato dall'Istituto Culturale del Mezzogiorno e dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, hanno preso parte:
- Natale Antonio Rossi, Presidente Unione Nazionale Scrittori Artisti;
- Ernesto Paolozzi, Università di Napoli Suor Orsola Bnincasa;
-Antonio Scamardella, Università di Napoli Parthenope;
- Antonio Filippetti, Presidente Istituto Culturale del Mezzogiorno.
Nell'ambito del convegno si è svolta la rassegna "Liberi in Poesia", con la partecipazione di autori di diverse generazioni. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito ad "ARCARTE" quale suo premio una medaglia di rappresentanza.

Le foto del convegno

Presentazione "Sulla soglia di piccole porte"

Enza Silvestrini, 11 ottobre 2012