Una straordinaria antologia, finalmente diversa dalle solite elencazioni in ordine alfabetico degli autori e dei loro testi migliori. Ecco cosa si può pensare e commentare sfogliando e leggendo questo recente volume antologico, curato da Ivan Pozzoni, edito da Limina Mentis ed inserito nella Collana Ardeur, nr. 14. Il titolo, a prima vista inusuale, "Frammenti ossei", ha il coraggio in realtà di spingere in profondità l'acceleratore della poesia, se proprio vogliamo usare questa particolare similitudine, senza inutili e dispersivi giri attorno alle parole, senza sdolcinati abbellimenti o sovrastrutture, senza ordine - soprattutto! - e, direi, quasi senza pietà. Ma il libro rappresenta tuttavia un discorso diretto, sostanziale, compatto ed organico.
Parafrasando l'anatomia umana, e in particolare la struttura ossea e i suoi tantissimi "frammenti", questa originale antologia si distingue dunque, intanto, per l'apparente scompaginazione del contenuto, una specie di deflagrazione di corpo poetico compatto in mille schegge/organismi che però vivono di luce e sostanza proprie, in un disordine apparente e intrigante, che forse vuole soltanto affidare al Caso una struttura poematica complessa che non ha certamente bisogno di catalogazioni o di distinguo. Ed è dunque quanto mai appropriata la prefazione di Luca Benassi, il quale ad un certo punto afferma che "la serialità e la frammentazione non escludono, ma al contrario pretendono, la possibilità di percorsi individuali e collettivi di ricerca, proponendo mezzi di contrasto per penetrare con i raggi x della poesia dentro le viscere dello spirito". Come dire che il gioco degli incastri o la sequenza alfabetica degli autori non aiuta certo a comprendere meglio la poesia in essere, ma è ciascun testo, ciascun "frammento", per quanto separato dagli altri, che ha ed assume significato e importanza fondamentali.
Ma la frammentarietà parafrasata dal titolo di questa antologia ha anche un altro significato. Come spiega infatti lo stesso curatore Ivan Pozzoni, in quarta di copertina, "Frammenti ossei" si orienta a dimostrare fragilità d'ogni atto scrittorio e impossibilità di dare un senso durevole, non istantaneo, all'esistenza e alla scrittura; nel tentativo di sottrarre tale nozione di istantaneità dell'arte ad un'ideologia consumistica, "Frammenti ossei" utilizza come correttivo l'idea dell'epigraficità, propria dell'arte aedica o trobadorica, sconnessa ad ogni riferimento narcisistico al nome dell'autore.
Di grande qualità i testi e gli autori, che sono:
Warner Ed, Ferrante Zairo, Giordano Anna Utopia, Marcuccio Emanuele, Assiri Alessandro, Campi Giovanni, Bolla Giorgio, Bramanti Carlo, Buscemi Antonia, Cattani Rusich Daniela, Contiliano Antonino, Dall'Armellina Emma Vittoria F., Pianta Maria Cristina, Biccai Teresa Anna, Bozzi Gianfranco, Catagnoli Leonardo, Di Grazia Angela, Dondi Matteo, Gattoni Lorenzo, Iasiello Stella, Melandri Paolo, Lo Passo Angela, Pazzi Matteo, Campi Enzo, Cecchini Giancarlo, Di Spigno Stelvio, Golinelli Luigi, Kraushaar Emanuele, Lentini Alfonso, Mosconi Beppe, Passini Guido, Santoro Daniele, Troisio Luciano, Fornasari Umberto, Frene Giovanna, Hoxhvogli Idolo, Mercurio Paride, Squatriti Fausta, Bigon Luigina, Coen Sacerdotti Stefania, Magnanti Ugo, Monreale Daniela, Sensini Francesca Irene, Ramberti Alessandro, Toccaceli Fausto, Adernò Sebastiano, Burgazzi Riccardo, De Angelis Carla, Gullì Bruno, Palladini Marco, Catalano Giovanni, Granatelli Giovanni, Rienzi Alfredo, Tiraboschi Simone Matteo, Bianchi Gabriella, Di Giovanni Antonino, Ladolfi Giuliano, Pozzoni Ivan.
Frammenti ossei, antologia poetica a cura di Ivan Pozzoni, Casa Editrice Limina Mentis di Lorena Panzeri, Villasanta (MB), 2011. Prefazione di Luca Benassi. Euro 15
Giuseppe Vetromile
12/1/12
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