Titolo alquanto singolare per una raccolta di poesia, "Il miliardesimo maratoneta", del siciliano Giuseppe Samperi, il quale oltre ad essere un impegnato e competente editore, si rivela qui anche un raffinato poeta, da seguire senz'altro con attenzione. E tornando dunque al titolo, che sembra in apparenza più indicato per un saggio o un racconto sullo sport, c'è da dire che le strade della poesia per "veicolare" argomenti e sentimenti, sono davvero infinite. E una di queste strade, e mi si perdoni l'innocente accostamento con il termine "maratoneta", è quella di trattare l'affanno continuo dell'uomo nella ricerca di nuove possibili mete. Perchè l'uomo è naturalmente in perenne cammino, e spesso questo cammino diventa una corsa, un precipitarsi verso luoghi di luce e di ragguardevoli mete di realizzazione della propria esistenza. Si parla allora di isole, di porti, di approdi di speranza. E' un viaggio che non ha ritorni, perchè l'uomo è destinato a non fermarsi mai, a procedere sempre in avanti, e perchè, parafrasando l'Ulisse di Dante, "fatto non fu a essere bruto ma per seguir virtute e canoscenza".
Ricalca quindi questo tema, Giuseppe Samperi, ne "Il miliardesimo maratoneta", volendo a mio modesto giudizio indicare con un titolo significativo, simbolico e davvero identificativo di tutta la raccolta, l'inanità dell'uomo che corre e che si affanna nel tentativo di raggiungere uno stato più alto della sua esistenza terrena, un correre a perdifiato verso un dove di speranza: "E' ora che ti accompagni / al giro di boa: / dove si fa grano / e di timoroso rispetto / esilio / l'irriverente inchiostro. / E che tu mi accompagni / oltre la soglia delle sere, / brunite le isole-chimere / echi di terraferma / dove uomini hanno grandi le mani / e segni di zolle bianche / fra le dita". E' di sapore vagamente ironico il dettato poetico di Giuseppe Samperi, come se volesse affermare e confermare in questi suoi versi l'inutilità della corsa e l'inutilità soprattutto di giungere metaforicamente primi al traguardo, in una maratona sfrenata che tutti coinvolge e spinge verso "le isole che hanno forma mutevole, labirinti che a percorrerli si fanno d'altra specie". Nella dettagliata prefazione, Antonio Di Silvestro puntualizza molto bene questa importante tematica che traspare in tutta la raccolta del Samperi: il poeta, e chiaramente anche il Samperi-poeta, riesce a percepire con la sua sensibilità lo stato di profonda "inappartenenza", che appunto lo spinge a migrare verso l'altrove, per ritrovare finalmente il suo "battito vitale", cioè la pace e la verità assoluta, mete naturalmente avvicinabili ma irraggiungibili.
E allora non resta che scriverlo, questo viaggio, decantarlo e sognarlo sulla carta, con inchiostro prezioso: "Regalo questo inchiostro, / scolatura che rimane / dagli accurati strappi." Samperi compie il viaggio del "miliardesimo maratoneta" con un bagaglio di sensazioni e di sentimenti, di vedute e di riflessioni, di interrogativi, di descrizioni di stati d'animo pulsanti. Non dà certezze sulla meta, ma solo evidenze del momento: "Lasciare a malincuore / i ciottoli color cartone / lasciare il giocotondo il vizio / malattia e salute / a girotondo d'acqua. / Lasciarla è doveroso: / questo delirio / in me s'è dilatato / ben oltre la risacca / del fondopagina".
Una raccolta organica, suddivisa in cinque capitoli ma soltanto per dare respiro, pausa, al "miliardesimo maratoneta", che è poeta che ha urgenza di dire, di osservare, senza preamboli e senza giri di parole: infatti è così la poesia di Giuseppe Samperi, senza titolazioni che possano in qualche modo fermare e distrarre il lettore sui concetti del testo, e quindi una poesia diretta, a tu per tu con il lettore, concisa ed estremamente densa. Un "maratoneta" non può fermarsi, non può spiegare i suoi motivi e le sue ragioni d'essere e di vedere le cose del mondo; ma deve nel contempo, e necessariamente, offrire un quadro significativo delle proprie emozioni: e questo, con la poesia, con la buona poesia, come lo è quella espressa da Giuseppe Samperi, è senza alcun dubbio possibile.
Giuseppe Samperi, "Il miliardesimo maratoneta", Edizioni del Calatino, Castel di Iudica, 2011.
Giuseppe Vetromile
17/11/11
Presentazione libri poesia, narrativa, saggistica ed altri generi. Incontri, dibattiti su vari argomenti di carattere letterario, storico, scientifico. Organizzazione di eventi culturali.
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Una poesia fuori dal comune, Sant0Anastasia, 23 settembre 2012
PUNTO, Almanacco della Poesia italiana
ARCARTE - IL VIAGGIO DELLA CREATIVITA'
Si è svolto il 30 novembre scorso, alle ore 17, presso l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Palazzo Serra di Cassano in Via Monte di Dio 14, Napoli, il Convegno di studi e reading di poesia "ARCARTE - IL VIAGGIO DELLA CREATIVITA'".
All'interessante incontro, promosso e organizzato dall'Istituto Culturale del Mezzogiorno e dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, hanno preso parte:
- Natale Antonio Rossi, Presidente Unione Nazionale Scrittori Artisti;
- Ernesto Paolozzi, Università di Napoli Suor Orsola Bnincasa;
-Antonio Scamardella, Università di Napoli Parthenope;
- Antonio Filippetti, Presidente Istituto Culturale del Mezzogiorno.
Nell'ambito del convegno si è svolta la rassegna "Liberi in Poesia", con la partecipazione di autori di diverse generazioni. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito ad "ARCARTE" quale suo premio una medaglia di rappresentanza.
All'interessante incontro, promosso e organizzato dall'Istituto Culturale del Mezzogiorno e dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, hanno preso parte:
- Natale Antonio Rossi, Presidente Unione Nazionale Scrittori Artisti;
- Ernesto Paolozzi, Università di Napoli Suor Orsola Bnincasa;
-Antonio Scamardella, Università di Napoli Parthenope;
- Antonio Filippetti, Presidente Istituto Culturale del Mezzogiorno.
Nell'ambito del convegno si è svolta la rassegna "Liberi in Poesia", con la partecipazione di autori di diverse generazioni. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito ad "ARCARTE" quale suo premio una medaglia di rappresentanza.
Ringrazio con grande affetto l'amico Pino per la sua "centrata" analisi sul mio ultimo lavoro in versi.
RispondiEliminaNe approfitto per dare ai lettori del blog alcuni ndirizzi ove peter scaricare gratuitamente il PDF del volumetto.
Non sembri strano che un "poeta" (appena il 'miliardesimo') nonché "editore" decida di 'regalare' i suoi versi. Non sembri né presunzione né rinuncia. Mi pare anzi cooerente con "Regalo questo inchiostro, / scolatura che rimane / (...)". Regalo il mio inchiostro (perché non farlo? pensateci), non la carta (le cento copie stampate del volumetto) che resta e resterà di fascino insostituibile(vuoi mettere il profumo del foglio, il tatto...).
Ecco alcuni indirizzi:
http://www.recensionilibri.info/ebook?did=5
http://www.e-biblioteca.it/src-it-let.php
http://www.boorp.com/libri_gratis_pdf/libro_Il_miliardesimo_maratoneta_in_pdf_gratis.php