All'incontro interverranno, oltre ai curatori Floriana Coppola, Ketti Martino e Giuseppe Vetromile, i due editori Giovanna Scuderi e Aldo Putignano, mentre Anna Petrazzuolo relazionerà sui due libri con un intervento critico. Leggeranno loro testi i poeti presenti all'incontro, coordinati da Raffaele Barbieri.
Qui di seguito riportiamo una sintesi delle prefazioni relative alle due antologie.
"La poesia è una città" (dalla quarta di copertina)
La poesia può essere letta e ascoltata come profezia collettiva che indica il disarmo di una civiltà, la percezione sofferta di una comunità che non riesce ad evolversi verso il futuro. Pur tuttavia il canto del poeta registra non solo confusione, perdita ma anche desiderio di riappropriazione dello spazio/città, attraverso lo snodarsi del proprio vivere incisivo, appassionato, e diviene antidoto all’isolamento, al degrado urbanistico, alla “catastrofe” collettiva.
La città è anzitutto lo sguardo che la osserva e l’animo che la vive, e i tredici poeti qui raccolti narrano la città ognuno col suo stile e con un linguaggio che va da una sofferta e asciutta rarefazione fino ai toni epici dell’indignazione civile, con registri talvolta contrapposti oppure affini, accomunati sempre dalla forte interazione creativa con l’humus cittadino.
"Attraverso la città" (dalla prefazione)
Ognuno di noi è un evento. Ognuno di noi è una storia e un mondo. Pur vivendo nella gigantesca ragnatela della città, è necessario avere qualche attimo di riflessione, di individualità, di consapevolezza della propria personale essenza. Osservare il mondo e la città tentacolare con il dovuto distacco, osservare e descrivere le proprie sensazioni, i coinvolgimenti emotivi, le incongruenze e le alienazioni, le ansie e le amarezze, ma anche le segrete armonie, gli angoli e gli interstizi luminosi, il blaterio e l'improvviso silenzio di un vicolo.
La locandina della presentazione |
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