
Ben 60 poeti, suddivisi in 5 gruppi denominati “CapoVersi”, si sono avvicendati, a partire dal 2 ottobre scorso e fino a ieri, venerdì 16 ottobre, in un impegnativo, interessante e appassionato percorso di letture poetiche che il Circolo Letterario Anastasiano di Giuseppe Vetromile ha organizzato con meticolosa dedizione e cura, non trascurando dettagli minimi come la buona accoglienza dei poeti (molti provenienti da lontano, persino da Roma) e un brindisi augurale al termine di ogni incontro.
L’idea era nata nei mesi primaverili: si pensava ad un unico incontro con un gruppo di poeti del territorio, ma per raccogliere le voci più rappresentative della poesia campana e nazionale è stato poi opportuno, per non dire necessario, estendere l’invito a molti altri importanti poeti, per cui l’evento è stato programmato creando cinque appuntamenti che si sono succeduti con un ritmo abbastanza serrato, al fine di tener sempre desta l’attenzione e il coinvolgimento dei partecipanti e del pubblico: come se si fosse trattato di un unico lungo incontro con opportuni intervalli di sosta.
Nel ringraziare quindi tutti i 60 poeti che hanno aderito con entusiasmo a questo progetto di incontri organizzato dal Circolo Letterario Anastasiano, è in conclusione possibile fare alcune considerazioni. La prima, è che a nostro parere la poesia del territorio campano e nazionale (in quanto i poeti partecipanti sono tutti bene inseriti e noti nel panorama letterario italiano), gode di ottima salute ed anzi si pone a livelli alti per spessore, stile, contenuti, ricerca, esperienza e costanza di impegno letterario. Leggiamo infatti nelle succinte ma abbastanza esaustive note bibliografiche degli autori intervenuti, riportate in un fascicolo appositamente redatto dall’organizzatore Giuseppe Vetromile e poi distribuito ai poeti (giusto per lasciare una traccia scritta degli incontri), che ciascun poeta ha alle spalle una notevole carriera letteraria, ricca di pubblicazioni, di interventi e convegni letterari, di studi e finanche di premi conseguiti.
La seconda considerazione che è possibile trarre da questi incontri è che bisogna lavorare di più per rendere la “Poesia” più appetibile e “fruibile” da parte del grande pubblico, dimostrando che anche attraverso l’espressione poetica cólta è possibile affrontare e illustrare argomentazioni di carattere etico, sociale, civile. Portare la poesia in piazza, dunque, dove tutti possano ascoltarla. Andare nelle scuole e raccogliere le idee e le ispirazioni poetiche dei ragazzi e degli studenti, equilibrandole e armonizzandole sulle esperienze e sulle indicazioni di chi ha già maturato anni di studio e di frequentazione in questo campo.
La terza e ultima considerazione è che tali incontri hanno sicuramente contribuito a rinsaldare i rapporti di amicizia e di “lavoro” tra i vari poeti partecipanti: molti di loro non si conoscevano reciprocamente, e il ciclo di letture è stata la buona occasione per scambiarsi vicendevolmente gli indirizzi. E’ stata anche un’occasione di confronti, di dialoghi, di proposte, di appuntamenti per future analoghe iniziative o anche per ricreare momenti di allegra convivialità poetica. Una grande “famiglia” che cresce, facendo tesoro delle esperienze e delle indicazioni di ciascun poeta, dal più giovane al più anziano e navigato, e che certamente porterà la Poesia sulle vette più alte della storia letteraria campana e nazionale.
Giuseppe Vetromile
17/10/09
Nessun commento:
Posta un commento
Inserisci un tuo commento