
E’ stato così possibile ribadire che la letteratura, la poesia in particolare, può essere un valido e incisivo “mezzo di conduzione” per affrontare, trattare e diffondere argomenti delicati e di vasta portata sociale e, perché no, sindacale, come la precarietà e la sicurezza sul lavoro, la pace e la solidarietà, la realtà sociale di tutti i giorni. Sono temi, questi, che la poesia può sviscerare e denunciare, mostrare e indurre ad approfondite riflessioni, cantare addirittura, utilizzando tutti i metri, i toni, le satire e le ironie, le metafore e le allusioni, insomma tutte le infinite gradazioni e coloriture che il poeta si può permettere per meglio evidenziare ed offrire il proprio punto di vista sull’argomento.
Non poteva quindi avere titolo più indovinato, questo incontro di letture poetiche, primo di una serie di futuri incontri che potranno ancora trattare gli argomenti proposti e approfondirli ulteriormente, magari di fronte ad una platea di studenti: “Cantiere aperto, esplorazioni poetiche tra Vesuvio e dintorni”, per riunire e consolidare, per promuovere e riconfermare i poeti e la poesia sul territorio nolano e vesuviano, non solo, ma anche per informare e operare una sensibilizzazione, attraverso la poesia vesuviana, su argomenti e temi delicati come quelli proposti; e non c’era sede più adatta che il Sindacato, nella fattispecie la CGIL.
L’incontro, organizzato appunto dalla CGIL Zona Nolana, con la collaborazione del Circolo Letterario Anastasiano di Giuseppe Vetromile e di altre importanti associazioni del territorio, come il Centro Studi Castel Cicala, il Laboratorio Sociale “Fonseca 30”, il Circolo “ArciMasaniello” di Saviano e l’”Arcael’arco edizioni”, ha visto la partecipazione dei Poeti: Raffaele Urraro, Salvatore Violante, Miriam Bianco, Rita Amelia, Vincenzo Cerasuolo, Costanzo Ioni, Prisco De Vivo, Carmine De Falco e lo stesso Giuseppe Vetromile (il quale, tra l’altro, fa anche parte del Direttivo dello SPI-CGIL Lega di Sant’Anastasia).

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