
“
Sul palmo della mia mano c’è la storia della luna e del ciliegio, della loro misteriosa intesa fatta di radici, di chiome, di gocce di luce, della lucertola che si incunea nel loro apparente silenzio e ne interpreta i segni”. Sono le dolci e fatate parole di
Lucianna Argentino nella sua recentissima plaquette intitolata “
Favola”. E’ una sosta particolarissima e attenta, questa di
Lucianna, lungo il suo percorso poetico che si rinnova e si ricrea continuamente, cercando e scavando nell’anima del mondo e di se stessa, come nel suo ultimo “
Diaro inverso”. Una sosta che non è, beninteso, un “riposarsi” o un attenuarsi della sua fervida attività letteraria, che, anzi, proprio con questo suo “
libriccino da collezione” della
LietoColle si allarga e si espande verso altri e più caldi e colorati orizzonti. E’ una
Lucianna un po’ diversa dal solito, che ha voluto soffermarsi in questa “
Favola” per cantare i colori e le voci della natura e del cielo, racchiusi nel proprio cuore; e lo fa accompagnandosi agli ottimi disegni di
Marco Sebastiani, geniale nel suo intuire e interpretare questo aspetto dolcissimo della nostra cara Poetessa. E’ un dialogo tra la luna e il ciliegio: “
La luna ha posato coriandoli di luce / sulle foglie del ciliegio…”; ma è un dialogo in cui ritroviamo anche la profonda sensibilità poetica di
Lucianna Argentino, la sua notevole capacità di scendere nel mistero delle cose per trovarne, attraverso la maschera della magia e della parola poetica, il significato recondito e atteso. Una “
Favola” non tanto semplice, per i suoi molteplici aggregati simbolici, ma affascinante e piacevolissima, che induce alla riflessione, perché “
Pochi sanno delle oscure potenze che dominano la notte, la direzione delle radici, la loro profonda fuga o l’esatto momento in cui s’accende il canto dei grilli”. Da leggere, ammirare e gustare con un forte sentimento d’amore.
Giuseppe Vetromile
6/11/09
Lucianna Argentino, “Favola”, LietoColle, 2009. Illustrazioni di Marco SebastianiLa luna, lievito dolce tra l'ulivo e il noce
arrossisce sull'orlo trasparente delle colline
timida, prima di innalzarsi crudelmente bianca e luminosa
ad annientare le stelle. Pochi sanno
delle oscure potenze che dominano la notte,
la direzione delle radici,
la loro profonda fuga o
l'esatto momento in cui s'accende
il canto dei grilli. Molti ignorano
il nome nascosto negli alveoli di un mondo
forgiato nel silenzio e nella solitudine
di cui sono incauta testimone.
Lucianna Argentino
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