
Questo interessante libro è un atto dovuto allo scrittore napoletano, che, nato nel 1902 a Napoli, ha origini irpine, essendo figlio dell’avvocato Giuseppe Marotta Senior, un personaggio di spicco dell’avellinese tra la fine dell’ottocento e l’inizio del novecento.
Il libro racconta l’infanzia avellinese dell’autore de L’oro di Napoli. Al centro dei ricordi vi è, dunque, Avellino, l’Irpinia, il padre, la madre, e il desiderio di un ritorno nella “città piccola e verde” sotto il Partenio. Ma soprattutto il volume recupera dieci poesie e quattro novelle pubblicate su due riviste irpine (“La decima Musa” e “L’Alba”) e dai lontani anni Venti mai più ripubblicate.
Ne hanno discusso lo storico Andrea Massaro, il critico e poeta Ugo Piscopo, il critico Raffaele Giglio dell’Università Federico II di Napoli, e lo stesso autore e curatore del libro, Paolo Saggese.
Per l'occasione è stata distribuita ai presenti una interessante e preziosa copia anastatica del n° 1 della Rivista "L'Alba", datata 8 maggio 1924, nella quale, tra l'altro, di Giuseppe Marotta sono riportati i primi due capitoli della novella "La canzone del poeta minimo".
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