Il progredire dell'umanità verso orizzonti scientifici e
tecnologici sempre più certi e chiari, che ci permettono di aggiungere
ulteriori tasselli al grande mosaico del cosmo, svelandone e spiegandocene i
segreti e i profondi meccanismi che lo regolano fin dall'origine e lo muovono
verso confini ancora imperscrutabili, non ha esaurito la fondamentale domada
dell'uomo sul senso e sul perchè dell'esistenza, il fine escatologico, laico o
religioso che sia, quell'inquietante sensazione di pochezza, se non di nullità,
che ci sconvolge guardando il cielo stellato e pensando al nostro futuro,
considerando anche l'attuale disgregazione dei valori fondanti della vita, la
superficialità dei rapporti umani, in una società tesa a salvaguardare
soprattutto i propri beni materiali.
In questi ambiti i poeti sono stati sempre, in qualche modo,
dei precursori, andando al di là dello schema e dei confini del mondo in cui
sono immersi, e rivelando l'autenticità delle proprie vedute, sia interiori che
esteriori: il mondo dell'anima e il mondo-pianeta-universo.
Pasquale Montalto non si sottrae a questa visione accentuata
sul mondo "altro", che non è disgiunto, separato, dalla quotidiana
avventura della nostra esistenza, ma ne è certamente parte integrante, se non
proprio "completante", nel senso che il poeta dà molta importanza, ed
è giusto, alla sfera dei sentimenti e dell'anima, che in fondo, poi, tutto
influenza e condiziona, anche la cosiddetta parte razionale e logica dell'uomo.
Dallo studio e dall'indagine pertinace di questa sfera del
sentimento, Pasquale Montalto trae lo spunto per realizzare una interessante
Trilogia Poetica sull'Amore: "I colori dell'amore", "Io e la
vita", e "La magia di esistere". Si tratta di tre volumetti,
editi da Progetto Cultura nella collana "La scatola delle parole". E'
un lavoro complessivo molto ben articolato ed organicamente confezionato, nei
tre volumetti separati, che si integrano e si completano a vicenda, come in
ogni "trilogia" degna di questo nome.
Abbiamo avuto l'opportunità di leggere e gustare solo gli
ultimi due libri della trilogia, ma in questi, immaginiamo, c'è materiale
poetico abbastanza rilevante da poterne ricavare qualche interessante, anche se
limitata, riflessione.
Ebbene, sfogliando attentamente i due volumi, alla ricerca
di un punto nodale che possa essere origine di tutto il pensiero poetante di
Montalto, colpisce in modo particolare il testo a pagina 37 di "La magia
di esistere", intitolato "Sintesi creativa": "Sono una
persona, / in cerca di saggezza, / semplice e non banale, / che ha scelto / - e
non da ora - / la poesia, come potenziale / per espandere la vita." Direi
dunque che sia questo il nocciolo essenziale da cui prende forma e vigore tutta
la sostanza e il credo poetico del nostro autore: una sorta di dichiarazione,
autentica e trasparente, per affermare e ribadire la grande capacità della
poesia a creare e ri-creare tempo e materia nel corso della vita umana. D'altra
parte, come afferma anche Francesca Innocenzi nella sua accurata prefazione a
"Io e la vita", l'arte di Pasquale Montalto è al servizio della
vita, volta alla felice realizzazione del sé collettivo, risultato del connubio
tra ragione e creatività.
Siamo dunque di fronte ad un progetto, ad una architettura
poetica decisamente positiva e propositiva, che si fonda sui pilastri
ineccepibili della buona progressione dell'uomo verso la felicità e la piena
realizzazione di sé, e cioè l'amore, innanzitutto: "L'amore... /
riconoscilo, / anche quando ti disarma / e, con le spalle al muro, / non sai
più cosa rispondere, / per distinguerlo dall'odio." ... (da "Io e la
vita", pag. 30); e poi l'innocenza, la genuinità, la spiritualità, insomma
tutte le virtù "alte", che completano l'uomo e lo rendono
"persona", non un semplice "individuo": "Le piccole
cose, / non dimenticare mai le piccole cose, / un abbraccio, una carezza, un
sorriso, / calde e piccole cose, / sono loro a fare la differenza / nel tema
dell'amore" ... (da "La magia di esistere", pag. 54).
E' notevole quindi il lavoro poetico espresso dal Montalto,
che tra l'altro prende spunti evidenti dal Movimento della Poesia Esistenziale
(MPE), da lui stesso fondato e che, come abbiamo visto, si ispira alla
semplicità (intesa come essenzialità!) della vita-poesia, o poesia-vita, in
quanto l'una non è disgiunta dall'altra.
Una poesia che si snoda piana e melodica, senza spigoli o
improvvise variazioni e deviazioni, che possano in qualche modo strattonare il
lettore, il quale è invece condotto per mano, dolcemente e soavemente, verso
orizzonti di luce e aperture lungimiranti, con parole misurate e, spesso,
addirittura cantate. Un poeta che sa leggere in profondità l'animo umano e che
riesce a "decantarlo", a epurarlo e a liberarlo dalle scorie negative
che lo appesantiscono e lo deprimono: con un dettato poetico, come dicevamo
prima, morbido e nello stesso tempo persuasivo.
Pasquale Montalto, "Io e la vita"; "La magia
di esistere". Edizioni progetto Cultura. Collana "La scatola delle
parole" diretta da Francesca Innocenzi. Disegni di Alice Pinto.
Giuseppe Vetromile
16/7/12
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