"Da questa parte, qualcosa": è questo il titolo,
molto intrigante, del recente libro di Gennaro Maria Guaccio, presentato nella
sala dell'Associazione Megaris di Napoli, venerdì scorso 22 febbraio.
Si tratta di un romanzo che narra le vicende di Eros,
professore di scienze in un liceo, il quale torna a casa dopo un periodo
sabbatico, durante il quale ha cercato di recuperare il senso della vita,
smarrito dinanzi a una serie di avversità. La presa di coscienza del male del
mondo gli ha procurato infatti inquietudine e disagio sociale, dalla
incomprensione e successiva separazione dalla moglie, ai rapporti diventati
difficili in una scuola caotica e governata con dispotismo e malaffare, alla
madre colpita da Alzheimer, alla collega carina e problematica con la quale non
è riuscito a legare, alla considerazione, infine, che tutto il mondo, quello
fisico quanto quello psicologico, possa essere minacciato da una sorta di virus
killer. L'amicizia con un docente di storia, la partecipazione ad un convegno,
e soprattutto la vita in una piccola baia solitaria, lo riporteranno a casa,
dove lo attende inaspettatamente Olga, la badante di sua madre: con lei
ritroverà il senso della vita in una prospettiva che si annuncia duratura.
A relazionare sul libro sono state le professoresse Anna De
Simone, docente di analisi chimiche, Luisa Giuliani, docente di lettere, e
Adriana Guarriello, docente di biologia.
Gennaro Maria Guaccio, napoletano, scrittore e saggista, ha
pubblicato diversi racconti e romanzi, sempre bene accolti dal pubblico e dalla
critica ufficiale.
Gennaro Maria Guaccio, "Da questa parte,
qualcosa", Aletti Editore, dicembre 2012. Pagine 280, Euro 15,50
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