Pagine

IL CIRCOLO LETTERARIO ANASTASIANO CONTINUA SU:

IL CIRCOLO LETTERARIO ANASTASIANO CONTINUA SU:
TACCUINO ANASTASIANO

7 settembre 2011

Le "Geometrie poetiche" di Pierino Gallo

Accostare il mondo esatto, rigidamente e ineluttabilmente dimostrabile dalla scienza, alla variabilità e all'imprevedibilità della poesia, è un'operazione affascinante ma sicuramente ardua. Non è possibile infatti inquadrare, incasellare o quanto meno organizzare il flusso dell'estrosità, della creatività artistica e poetica, in uno schema predeterminato consequenziale come lo è, ad esempio, una struttura matematica. Per quanto, la meraviglia di una formula che sintetizza una realtà fisica, può avere in effetti dei lati che rasentano la poesia: la poesia del mondo e del suo equilibrio, del misterioso profondo concatenamento e reciprca interdipendenza dei fenomeni fisici e biologici.

Ma qui parliamo di altre strutture, di altre geometrie, che vogliono riferirsi ad aspetti non proprio lusinghieri dell'umanità. E sono quelle geometrie, anzi quegli schemi, quelle catalogazioni fredde e ferree, che troviamo nella vita di tutti i giorni, che in un certo qual modo organizzano e addirittura determinano la quotidianità: vuoi per necessità sociale, vuoi per necessità di funzionamento della (perversa) macchina produttrice/consumatrice a tutti i costi. Si tratta dei ranghi, delle divise, delle responsabilità, dell'apparire più che dell'essere: "Ognuno è chiuso nei ruoli che la società gli assegna", scrive diligentemente Bonifacio Vincenzi nella puntuale prefazione a "Geometrie dell'inganno", il libro di Pierino Gallo che ci sta, appunto, offrendo lo spunto per riflettere su alcune importanti peculiarità della vita odierna e sul nostro comportamento nella società. Ed ha ragione, il Vincenzi, nel rimarcare ciò, dimostrando di aver colto in pieno lo spirito e l'intenzione poetica del nostro giovane autore calabrese. "Odio / il ridere beffardo / delle maschere, / ricordano / i timidi sberleffi / di un bambino, / ma sotto celano / artigli lancinanti". Così si esprime Pierino Gallo in un brano poetico della sua recente raccolta, intitolata appunto "Geometrie dell'inganno". Ed è soltanto un esempio, per quanto significativo ed emblematico di tutto l'intenso dettato lirico contenuto nel libro. Un libro difficile, come fa notare lo stesso prefatore, che necessita della massima attenzione da parte del lettore, perchè l'intenzione dell'Autore è velata, è profonda, è allegorica. D'altra parte, non si parlerebbe di poesia se non ci trovassimo di fronte a un testo, come appunto è quello del Gallo, in cui le parole vivono di luce propria, alquanto slegate dal contesto generale, libere di suscitare nel lettore forti emozioni e rimandi. Un testo piatto, in cui si affermi con semplicità, anzi con linearità, l'asserto, non sarebbe poetico, tutt'al più costituirebbe un trattato o un saggio.
E Pierino Gallo ha questa grande capacità di sintesi poetica. Andando ad osservare in profondità, ad ascoltare l'eco delle sue corde poetiche, troviamo la condanna di un mondo pedissequamente legato all'omologazione, alla maschera che tutti indossiamo per apparire nel rango e non nell'autenticità della persona. Una "geometria dell'inganno" che, appunto, inganna e tradisce, svilisce, depaupera.
Leggiamo ancora, in questa significativa raccolta di Pierino Gallo: "Il viandante ha sonagli d'avorio / alla mia porta, / viaggia / col carro saturo di pelle / esclamando voci / ai burattini ammassati. / Il viandante porta nel sacco, / pieno sulle sue spalle, / il sacramento del fuoco, / l'estrema scelta / di restare bambini". E solo l'innocenza dei bambini può riscattare il destino dei "burattini", quali noi siamo, ammassati nel gran carro del mondo, verso una mèta di (forse) perdizione. E' questo nostro appiattimento umano, questo privarci del momento della riscossa per ri-determinare la nostra autenticità, questa lontananza dal "sacramento del fuoco" che ci forgiò, a far sì che la nostra vita sia una "maschera" di comodo, un grande inganno, una grande commedia nella quale tutti recitiamo una parte che non è specchio della nostra anima. Pierino Gallo, con questa sua opera poetica, omogenea e fortemente ispirata, vuole farci intendere tutto questo, e lo fa con un discorso spezzettato solo in apparenza, in quanto le sue poesie nel libro non recano titolo, ma che invece costituiscono un mosaico completo e approfondito del suo dire poetico. Il verso per lo più breve, dà l'immediatezza del contenuto, pur con un ritmo a volte piano, a volte giustamente affrettato. Ma sono gli infiniti richiami, i riferimenti, i rimandi, le allegorie, a denotare maggiormente il verso del nostro Autore, verso che si allarga a mo' di cerchio concentrico causato da un sasso in uno stagno.
"Geometrie dell'inganno" di Pierino Gallo è a mio modesto giudizio un testo poetico ragguardevole, nel panorama letterario non solo calabrese, ma nazionale, e merita senz'altro di essere letto e ben considerato.

Pierino Gallo, "Geometrie dell'inganno", Aljon Editrice, 2008. Prefazione di Bonifacio Vincenzi.

Pierino Gallo è nato e vive in Calabria. Notevoli i suoi contributi in rivista sui maggiori nodi della letteratura mondiale. Esperto di comparatistica letteraria ed epica francese, si dedica attualmente ad un progetto di ricerca sullo scrittore F. R. de Chateaubriand. Tra le sue pubblicazioni, il saggio "Pasolini tra pascoli e Baudelaire (Il Coscile - Castrovillari 2008) e la raccolta poetica "Attese" (Orizzonti Meridionali, Cosenza 2006). E' uno dei Poeti inseriti nella grande Antologia "Frammenti imprevisti", Kairos Editore, 2011, curata da Antonio Spagnuolo e presentata anche a Trebisacce (Cs), lo scorso 6 agosto 2011.

Giuseppe Vetromile

Nessun commento:

Posta un commento

Inserisci un tuo commento


Le Foto de "La Rocciapoesia 3"

Le foto dell'incontro de "La Rocciapoesia 2", a Pratella, il 27 ottobre 2012

Le foto dell'evento "Una poesia fuori dal comune". Sant'Anastasia, 23 settembre 2012

Una poesia fuori dal comune, Sant0Anastasia, 23 settembre 2012

PUNTO, Almanacco della Poesia italiana

PUNTO SCHEDA

ARCARTE - IL VIAGGIO DELLA CREATIVITA'

Si è svolto il 30 novembre scorso, alle ore 17, presso l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Palazzo Serra di Cassano in Via Monte di Dio 14, Napoli, il Convegno di studi e reading di poesia "ARCARTE - IL VIAGGIO DELLA CREATIVITA'".
All'interessante incontro, promosso e organizzato dall'Istituto Culturale del Mezzogiorno e dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, hanno preso parte:
- Natale Antonio Rossi, Presidente Unione Nazionale Scrittori Artisti;
- Ernesto Paolozzi, Università di Napoli Suor Orsola Bnincasa;
-Antonio Scamardella, Università di Napoli Parthenope;
- Antonio Filippetti, Presidente Istituto Culturale del Mezzogiorno.
Nell'ambito del convegno si è svolta la rassegna "Liberi in Poesia", con la partecipazione di autori di diverse generazioni. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito ad "ARCARTE" quale suo premio una medaglia di rappresentanza.

Le foto del convegno

Presentazione "Sulla soglia di piccole porte"

Enza Silvestrini, 11 ottobre 2012