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IL CIRCOLO LETTERARIO ANASTASIANO CONTINUA SU:

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TACCUINO ANASTASIANO

28 dicembre 2009

Le "RIMAnenze" poetiche a fine 2009

Qualche gioco di parola, qualche verso scherzoso, assonanze, rime e “rimanenze”, tentativi di poesie scritte in epoche precedenti e lasciate nel classico cassetto: tutto questo è stato in un certo senso “ripescato”, rievocato e rielaborato nella serata di chiusura delle attività 2009 del Circolo Letterario Anastasiano.
RIMAnenze” era infatti il titolo che Giuseppe Vetromile, presidente del Circolo, ha voluto dare a quest’ultimo incontro del 2009. Una serata dunque all’insegna dell’ironia e dei toni allegri e scherzosi, ma anche della poesia “seriosa” e impegnata, grazie agli interventi dei poeti Enzo Rega, Raffaele Urraro, Costanzo Ioni, Lello Agretti, Miriam Bianco, Rosaria Cerino e dello stesso Giuseppe Vetromile. Al termine è seguito un brindisi augurale con panettone e spumante.
Il Circolo Letterario Anastasiano, ha poi concluso Giuseppe Vetromile, augurando a tutti i presenti un sereno e prospero anno nuovo, ha in programma per il 2010 un ricco calendario di incontri e di eventi, grazie anche alla collaborazione e all’adesione di molti amici letterati e poeti della nostra zona, di Napoli e delle altre province campane, che verranno qui a Sant’Anastasia presso la sede del Circolo a presentare i loro lavori e le loro attività.
Appuntamento dunque all’anno prossimo, e grazie a tutti per la cortese attenzione.

Giuseppe Vetromile
27/12/09

18 dicembre 2009

Riprendono gli incontri di "Poesia in Napoli"

Poesia in Napoli”, da un’idea di Ciro Vitiello, riprende il suo corso di incontri e di appuntamenti.
Stasera, venerdì 18 dicembre, si è infatti svolta un’altra interessante riunione con i poeti napoletani della “prima generazione” presso la Biblioteca Benedetto Croce in Via De Mura al Vomero, Napoli, ospitati dalla presidenza della Quinta Municipalità Vomero – Arenella.
Dopo i saluti del presidente della Municipalità, il quale ha confermato la piena disponibilità a proseguire gli incontri di “Poesia in Napoli”, Antonio Filippetti ha introdotto e presentato i poeti, mentre Carlo Di Lieto si è soffermato su alcuni aspetti della loro poesia e l’attore Aldo Spina ha recitato dei brani di Ciro Vitiello, Stelio Maria Martini, Alberto Mario Moriconi, Antonio Spagnuolo e dello stesso Filippetti.
Si sono poi avvicendati nella lettura di propri testi i poeti Giuseppe Bilotta, Gerardo Pedicini e Ugo Piscopo. Al termine, il maestro Rosario Ruggiero ha allietato il pubblico presente in sala eseguendo alcuni brani musicali al pianoforte.
Leggere, ascoltare, interpretare insieme”: il titolo di questo incontro vuole essere anche un augurio e un impegno da parte nostra a contribuire e sostenere questa forte idea di Ciro Vitiello nei prossimi appuntamenti con la Poesia in Napoli.

Il quesito escatologico di Adolfo Silveto

Adolfo Silveto non si distanzia affatto dai veri grandi poeti, e perciò anche lui segue molto consapevolmente questa traccia, diciamo escatologica, o della ricerca sempre più affinata e sempre più distante dal “qui e ora”, del sottile e confondibile orizzonte umano. La poesia, anche per lui, è così un mezzo pericoloso ma indispensabile per viaggiare e coprire l’enorme distanza, per dare e darsi una ragione e per rispondere, strada facendo, ai quesiti del Dio ignoto. Un mezzo pericoloso, perché espone a severi rischi esistenziali, in quanto mette a nudo – la poesia – l’anima e il groviglio misterioso di sentimenti, passioni e orgasmi che l’attanagliano: una bomba, o meglio un reattore nucleare da controllare attentamente con le barre dell’intelligenza e della ragionevolezza, se non si vuole che “esploda” emanando veleno e vituperi a destra e a manca. Un mezzo necessario, perché altrimenti, oltre la pura filosofia (ma la poesia non è anche filosofia?), neanche la ragione e la scienza potrebbero spiegare il perché e il divenire dell’uomo.
Ma, come dicevamo, Adolfo Silveto conosce profondamente la materia in ebollizione che cova sotto la cenere della ragione, e non aspetta altro che il mezzo, il tramite poetico per gorgogliare, esplodere e precipitare come lava ardente lungo i versanti di un vulcano ribelle e protestante, mai pago delle mezze risposte o delle scarne verità che il “Dio ignoto” pone all’uomo, e in particolare all’uomo-poeta Silveto. Insomma, cosa deve fare quest’uomo, si domanda Silveto, a cosa deve tendere per non essere soltanto “qualche cosa di più di un muscolo”? E’ un interrogativo lacerante, sconvolgente, che induce il poeta ad intraprendere un lungo viaggio attraverso tutte le caratteristiche umane, sociali e storiche, per spiegarsi in qualche modo il creato, voluto da un “Dio perfetto e irraggiungibile”.
Come ogni valido e impegnato poeta, anche Adolfo Silveto, prima di mettere nero su bianco, come si suol dire, e di pubblicare i suoi testi, cerca di ordinare le idee e di dare una certa organicità al suo percorso poetico, un certo “filo logico” o anche un leit-motive che possa in qualche modo accompagnare il lettore lungo l’escursione del libro e per meglio attraversarne il contenuto: non si tratta infatti di un racconto o di un romanzo in cui le prime e le ultime pagine coincidono con l’inizio e la fine della storia; nel libro di poesia, questo itinerario logico non esiste, per cui il senso di “avanzamento”, dall’inizio verso la fine, deve essere dato da altre dimensioni: per esempio, l’idea della “risalita”, della crescita, dell’”andare verso”; al limite, della catarsi. Ed è proprio questo filo conduttore che lega i testi poetici del Silveto nel suo libro. Se notiamo con attenzione, l’autore parte dall’oscurità, dalla profondità nerastra de “La rabbia e la morte”, così è denominato il primo gruppo di poesie, in cui egli prende coscienza dello stato di inanità e di profonda amarezza che immobilizza l’uomo: “Non è che io mi sia perduto qui, / nel mare della tranquillità / … E’ che mi manca la forza di librarmi, / mi manca proprio l’ala o la stampella di legno…” Prosegue poi con “Il dolore” in un crescendo di consapevolezza del perdurare delle negatività dell’uomo: “Mentre l’orologio in cucina strangola la mezzanotte / con due ore rimbalzate male / dal sogno armato di un mattino senza perdono”. Comincia ad elevarsi nel gruppo di poesie intitolato “Il sogno”: “Ma i poeti non dormono mai di notte, / hanno lunghi grovigli dentro gli occhi…”. Raggiunge una certa soavità, finalmente, ne “L’amore”: “Ora l’amore è un gioco di lunghe attese. / Ed io non gioco bene!”. E coclude infine il suo ciclo con “La terra”, intesa qui non come precipizio dal cielo, ma come compimento del viaggio che dal buio lo ha condotto alla conoscenza e all’accettazione serena del cosmo: “Passata la malanottata col vitigno / secco che s’accartoccia al paletto di cemento…”
Ma non finisce qui, come dicevamo, il senso della ricerca di Adolfo Silveto: si è trattato solo di una pausa, di una sosta, per appuntare sul taccuino del poeta le sensazioni del momento. Il quesito del Dio ignoto attanaglia ancora l’animo del poeta, e costituirà il nocciolo per future riflessioni; perché la poesia è infinita e non dà risposta, ma solo indica una probabile strada.
Adolfo Silveto, con la sua poesia forte, incisiva, pregna di riferimenti sociali, umani e storici, con un linguaggio a volte ricco di simboli, segna con questo libro una tappa importante lungo il difficile cammino dell’uomo verso la sua realizzazione.

(Dalla Prefazione di Giuseppe Vetromile)

Adolfo Silveto, "Il quesito del Dio ignoto", Casa Editrice Menna, Avellino, 2009

17 dicembre 2009

La cerimonia di premiazione del concorso "Il filo della memoria"

Si è svolta oggi pomeriggio, giovedì 17 dicembre 2009, nell’Aula Consiliare del Comune di Sant’Anastasia, la cerimonia di premiazione della seconda edizione del concorso nazionale di scrittura "Il filo della memoria".
Dopo i saluti e i ringraziamenti di Salvatore Olivieri, presidente del Centro Sociale Anziani di Madonna dell’Arco, l’organizzatore del concorso Giuseppe Vetromile ha ribadito la bontà di una iniziativa culturale che, nata in sordina l’anno scorso, ha raggiunto ormai alti livelli di notorietà ed importanza, avendo aderito al concorso più di quattrocento autori da ogni parte d’Italia e anche dall’estero. E pur nelle indubbie difficoltà che sempre si presentano nell’affrontare e organizzare simili eventi, difficoltà anche di carattere economico, nonostante il patrocinio del Comune di Sant’Anastasia, il presidente del Circolo Letterario Anastasiano si è dichiarato disponibile a collaborare con la futura amministrazione comunale ed eventualmente anche con altre associazioni del territorio, affinché il concorso, che ha avuto appunto tantissimi consensi, possa ripetersi anche nei prossimi anni.
Raffaele Urraro, poeta, saggista e critico letterario, si è poi soffermato sull’importanza del “filo della memoria”, con il quale ogni consesso civile si ricollega alle proprie radici di storia e di valori fondamentali.
E’ seguita la consegna dei premi e degli attestati di partecipazione. Oltre alla medaglia d’oro attribuita al primo premio, Adolfo Silveto, sono state consegnate targhe personalizzate, oggetti in rame dell’artigianato locale e cesti natalizi offerti dalla Ditta Supermercati Piccolo di Sant’Anastasia.
Presenti, oltre ai componenti della Giuria professoressa Assunta Cennamo e architetto Giacomo Vitale, i consiglieri del Centro Anziani di Madonna dell’Arco Anna Pagano (Federcasalinghe), Antonietta Cicco, Aldo Bruno ed Enrico Cicirelli.
L’elenco completo dei premiati e segnalati è consultabile sul blog del concorso: http://concorsofilodellamemoria.blogspot.com e sul blog http://anzianimadonnadellarco.blogspot.com

Giuseppe Vetromile
17/12/2009

13 dicembre 2009

Una poesia di Eamonn Lynskey

HOTEL ROOM, EASTER
(after Edward Hopper)


I never sleep through mornings. I awaken
early to the daily possibility
of a new beginning. It could happen here
in this hotel room: solitary picture
(reproduction: New Orleans Plums,
by Hooker, 1819), and a wardrobe
with my single change of clothes. Unlike
the sprawling soldiery at the tomb I never
sleep through mornings, and especially
this morning it is written there will be
a new beginning more than usual
with mornings. It is said: a resurrection.


Camera d'albergo, a Pasqua

Non dormo mai le mattine. Mi sveglio
presto, per una quotidiana possibilità
di un nuovo inizio. Potrebbe accadere qui
in questa camera d'albergo: un quadro solitario
(una riproduzione di Hooker, 1819:

prugni di New Orleans), e un guardaroba
con il mio unico cambio di vestiti. A differenza
dei soldati stravaccati sulla tomba io
non dormo mai le mattine, e specialmente
questa mattina è scritto che sarà
un nuovo inizio più che normale
Ovvero: una resurrezione.

6 dicembre 2009

I risultati del Premio Perini di Milano

La Fondazione Carlo Perini, nell’ambito della sua attività di promozione culturale ha indetto il Concorso Nazionale di Fotografia e Poesia “PREMIO PERINI 2009”.

Fotografia ( in collaborazione con il Circolo fotografico “Photo Idea” di Milano)
Sezione A - riservato ai concorrenti residenti nella Regione Lombardia.
Sezione B - riservato ai concorrenti di tutte le altre Regioni d’Italia.

ELENCO DEI VINCITORI
Sezione A:
1° Premio di euro 350,00 - Lino CASABURI (Cologno Monzese) / Francesco PULICI (Milano)
2° Premio di euro 300,00 - Graziano Maria MUCELLI (Milano)
3° Premio di euro 250,00 - Pietor L.M. ORSANIGO (Milano)
4 ° Premio di euro. 200,00 - Franco CAINERO (Milano)
5° Premio di euro 150,00 - Carlo COLOMBO (Lissone)

Sezione B:
2° Premio di euro 300,00: - Tito NICOLA (Firenze)
Nella sezione B, visto l'esiguo numero di partecipanti (solo 4), nonchè per ragioni tecniche (non completo rispetto del tema), la Giuria, d'accordo con l'organizzazione, ha ritenuto di non aggiudicare i premi rimanenti. La Giuria ha comunque segnalato il lavoro di sette ragazzini di età compresa tra 8 e 11 anni come riconoscimento e incoraggiamento per la ricerca sul quartiere in cui abitano.
L'organizzazione ringrazia l'Associazione Bethesga per l'aiuto prestato ai ragazzi.

Poesia
Sezione A - riservato ai concorrenti residenti nella Regione Lombardia
Sezione B - riservato ai concorrenti di tutte le altre Regioni d’Italia.

ELENCO DEI VINCITORI
Sezione A:
1° Premio di euro 300,00 - Renata TESTA (Milano)
2° Premio di euro 250,00 - Angelo Colucci (Lodi)
3° Premio di euro 200,00 - Maria Ebe ARGENTI (Varese)
4 ° Premio di euro. 150,00 - Franca PIAZZI ZELLIOLI (Cremona)
5° Premio di euro 100,00 - Alberto FOGLIOLA (Cesano Boscone)
SEGNALATI: Ugo Perugini (Milano), Rosaria Stasolla (Milano), Nadir Tedeschi (Trezzano Sul Naviglio).

Sezione B:
1° Premio di euro 300,00 - Carla Baroni (Ferrara)
2° Premio di euro 250,00 - Claudio Bellini (Valenza - AL)
3° Premio di euro 200,00 - Tiziana Monari (Prato - FI)
4 ° Premio di euro. 150,00 - Stefania BASINI (Chiavari - GE)
5° Premio di euro 100,00 - Giuseppe VETROMILE (Madonna dell'Arco - NA)
SEGNALATI: Angela Menchise (Genzano - PZ), Manuela Copercini (Fidenza - PR), Caterina Tisselli (San Mauro Mare - FC)

(fonte: Fondazione Carlo Perini - http://www.circoloperini.com/

23 novembre 2009

"Voci contro nella poesia contemporanea", la nuova Antologia di Antonio Coppola

Il lavoro che si svolge a monte, nel pensare e preparare un’antologia poetica, è sempre molto impegnativo, difficile, a volte addirittura gravoso; e nonostante tutte le precauzioni, la buona fede dell’autore, o degli autori, la loro grande competenza e le loro scelte oculate, rimane sempre qualcuno che grida, oppure mormora sottovoce, protestando perché nel progetto non si è tenuto conto di questo o di quello, non si è rispettato un certo criterio, una certa tendenza… E allora? Più che antologia, di conseguenza bisognerebbe allora parlare di dizionario, enciclopedia della poesia, che sia in grado di soddisfare e di esaudire, con un elenco completo (ma a scapito dei dettagli), tutti gli attuali personaggi che attualmente in Italia si dedicano alla poesia. Ma, con tutto ciò, si placherebbero le critiche e gli appunti? Credo di no. E d’altra parte bisogna pure avere il coraggio di proporre al pubblico, con competenza e impegno, un lavoro serio e particolareggiato che comprenda alcune delle voci poetiche più significative dell’attuale panorama nazionale. Parliamo della nuova raccolta antologica curata dall’instancabile e profondo conoscitore della poesia italiana Antonio Coppola, che da anni stampa e diffonde, con mezzi modesti ma assai efficaci, un foglio letterario intitolato “I fiori del male”, nel quale ospita poeti di indiscusso valore e notorietà. “Voci contro nella poesia contemporanea”, dunque, è in effetti un corposo e interessante repertorio di poesia italiana e straniera tratta da “I fiori del male” degli anni 2007 e 2008 (in precedenza, ricordiamo, uscì “La luce trasgressiva”, edita nel 2007). Un lavoro certosino, attento, puntuale, nel quale ogni poeta ha il suo congruo spazio, sia per i versi che per una auto-presentazione o anche una dichiarazione poetica; non manca una breve ma approfondita nota critica per ciascun autore, redatta dallo stesso Coppola o da Francesco Dell’Apa.
Ecco dunque i poeti compresi in questo secondo volume: Allegrini, Bagnato, Bàrberi Squarotti, Baroni, Battilana, Bigagli, Blanco, Bongini, Bozzetti, Bukowski, Busca Gernetti, Cara, Carver, Chessa Olivares, Chiellino, Coppola, Crosson, De Judicibus, De Luca, Dell’Apa, Evtusenko, Freni, Giannelli, Giannetto, Greco, Imperiale, Kerouac, La Loca, Lenisa, Majone Mauro, Nastasi, Ndjock Ngana, Pessina, Racioppi, Salamina, Schiavone, Tanase, Thomas, Vasile, Ventura, Vetromile, Wright, Zagarella, Zancanaro.

Voci contro nella poesia contemporanea”, Repertorio di poesia italiana e straniera da “I fiori del male”, a cura di Antonio Coppola; Città del Sole Edizioni, Reggio Calabria, settembre 2009; euro 29

Giuseppe Vetromile
23/11/09

22 novembre 2009

La poesia di Fàtima Rocio Peralta Garcia

Iniziamo qui una nuova rubrica, intitolata "Bacheca di poesia", pubblicando i versi di una giovane poetessa peruviana: Fàtima Rocio Peralta Garcia.

Soavità e solarità pervadono le poesie di Fatima Rocio Peralta Garcia, una studentessa peruviana dell’Istituto Italiano di Cultura di Lima; come ella stessa afferma, non ha resistito, durante le lezioni, al fascino e all’eco della poesia classica italiana, in modo particolare del Petrarca, ispirandole così i versi che seguono. La poetessa canta l’amore e la natura, e lo fa avvalendosi di un lessico semplice ma nello stesso tempo icastico, rievocando immagini, storie e figure caratteristiche della propria terra. Ne consegue un verso snello e dotato di una notevole musicalità.
.
“Cuando estamos en silencio
el amor suena en la distancia
no hay muro alguno
que pueda callarlo.
Un jardín de recuerdos surge
dentro de un corazón,
un corazón de mujer
que lleva el silencio,
las lágrimas y la alegría
que atraviesa el cielo.”
.
Quando siamo in silenzio
l’amore suona nella distanza
non c’è muro alcuno
che possa tacerlo.
Un giardino di ricordi sorge
dentro un cuore,
un cuore di donna
che porta il silenzio,
le lacrime e la gioia
che attraversa il cielo.”
---
El suave silencio de tu nombre

Como una noche serena
tu nombre viene a mi
con el susurro del silencio
de esta noche.

Rompe la tranquilidad
como las olas del mar,
bañada como una gaviota
que busca la luz del sol.

Horas, horas volando mis pensamientos,
esperando que la brisa me lleve
la ternura de un dulce beso.

Barca tímida que esconde
los secretos de la soledad,
voz profunda y silenciosa
que se deja sentir
como una canción de amor
que canta la melodía
de un corazón enamorado.

Canto ligero que explora
la intimidad de los sentimientos
la melancolía, la esperanza
y la serenidad del alma
que no deja de soñar.

Sereno amor
desaparece sin ti,
tempestad cae dentro de mi
como rocío sobre las hojas.

Mirada de amor,
perfume de varón,
que enciende la vida a la sombra de la tristeza,
el aire que lleva mis labios
el suave silencio de tu nombre.
.
Il soave silenzio del tuo nome

Come una notte serena
il tuo nome viene a me
col sussurro del silenzio
di questa sera.

Rompe la tranquillità
come le onde del mare,
bagnata come un gabbiano
che cerca la luce del sole.

Ore, ore volando i miei pensieri,
aspettando che la brezza mi porti
la tenerezza di un dolce bacio.

Barca timida che nasconde
i segreti della solitudine,
voce profonda e silenziosa
che si lascia sentire
come una canzone d’amore
che canta la melodia
di un cuore innamorato.
Canto leggero che esplora
l’intimità dei sentimenti,
la malinconia, la speranza
e la serenità dell’anima
che non smette di sognare.

Dolce linguaggio che mi invita
a un magico viaggio
quale mistero della luna.

Sguardo d’amore,
profumo d’uomo
che splende la vita all’ombra della tristezza,
l’aria che porta alle mie labbra
il soave silenzio del tuo nome.
---
Cada vez que atraviesa el cielo

El horizonte surge entre las colinas
que duermen bajo
el suspiro del alba.

Permanezco todavía aquí
sólo un poco
un amor real que canta
la alegría y la esperanza
de ser feliz.

Sereno va él
como un águila
surcando mares y abriendo caminos
agitando sus alas en el viento,
alas que tienen la fuerza
de su mirada.

Conoce el cansancio y la fatiga,
sabe de silencio y soledad.

Golpe que desafía
su reproche
la penumbra y el susto
de la oscuridad.

Agua de manantial,
brote que crece,
pluma que enseña a volar,
dulce encuentro que
me enamora delicadamente
cada vez que atraviesa el cielo.
.
Ogni volta che attraversa il cielo

Sorge l’orizzonte tra le colline
che dormono sotto il sospiro dell’alba.

Rimango ancora un po’
un amore reale che canta
la gioia e la speranza
di essere felice.

Sereno va lui come un’Aquila
solcando mari e aprendo cammini
dondolando le sue ali nel vento,
ali che hanno la forza del suo sguardo.

Conosce la stanchezza e la fatica,
sa di silenzio e solitudine,
colpo che sfida
il suo rimprovero
la tenebra e lo spavento dell’oscurità.

Acqua di sorgente,
germoglio che cresce,
piuma che insegna a volare,
dolce incontro che mi innamora delicatamente
ogni volta che attraversa il cielo.

18 novembre 2009

I risultati della XII Edizione del Premio "Sant'Elia Fiumerapido"

Assegnato al noto poeta napoletano Antonio Spagnuolo il Premio Nazionale di Poesia “Città di Sant’Elia Fiumerapido”, quest’anno alla sua XII edizione. Al secondo posto si classifica Pasquale Balestriere, di Barano d’Ischia (Napoli), al terzo Ivano Mugnaini, di Massarosa (Lucca).
Finalisti: Nicola Aurilio - Casale di Carinola (Caserta), Paolo Borsoni - Ancona, Giovanni Caso - Siano (Salerno), Gianni Caspani - Rescaldina (Milano), Umberto La Marra - Candia Canavese (Torino), Domenico Novaresio - Carmagnola (Torino), Renzo Piccoli - Bologna, Daniela Raimondi - Londra, Rossella Tempesta - Formia (Latina), Angelo Veltre - Sparanise (Caserta). Segnalati: Maria Afa Tiranti - Roma, Lucianna Argentino - Roma, Fabiano Braccini - Milano, Claudio Carbone - Formia (Latina), Angela Della Rupe - Agrigento, Marcello De Santis - Tivoli (Roma), Leonardo Facchini - Torino, Raffaele Liguoro - S. Anastasia (Napoli), Angelo Lippo - Taranto, Domenica Mauri - Rimini, Livia Michella - Cassino (Frosinone), Armando Saveriano - Avellino, Valeria Serofilli - S. Giuliano Terme (Pisa), Agostina Spagnuolo - Capriglia Irpina (Avellino).
Una menzione speciale della Giuria è andata al poeta Vito Giuliano - Formia.
Ancora una volta la Giuria, composta da Amerigo Iannacone (Presidente), Carmine Brancaccio, Paolo De Paolis, Ida Di Ianni e Graziuccio Di Traglia, ha dimostrato di lavorare con onestà e competenza.
La cerimonia di premiazione si terrà in Sant’Elia Fiumerapido (FR), sabato 21, alle ore 18, alle presenza delle autorità.


Nelle trascorse edizioni hanno vinto il Premio: 1998 Francesco Fiumara; 1999 Giuseppe Napolitano; 2000 Paolo Ruffilli; 2001 Giuseppe Vetromile; 2002 Gerardo Vacana; 2003 Benito Sablone; 2004 Umberto Vicaretti; 2005 Fryda Rota; 2006 Giovanna Bono Marchetti; 2007 Renato Greco; 2008 Leone D’Ambrosio.

Alla carriera: 2005 Luciano Luisi; 2006 Pasquale Maffeo; 2007 Giuseppe Bonaviri; 2008 Vincenzo Rossi.

13 novembre 2009

La prima edizione del Concorso Artistico-Letterario "Premio 1° Maggio"

PREMIO 1° MAGGIO

CONCORSO ARTISTICO-LETTERARIO RISERVATO AI RAGAZZI ED AGLI STUDENTI DEL COMPRENSORIO NOLANO

FINALITA’: Attrarre e indirizzare la creatività di ragazzi e studenti sui temi del mondo del lavoro, sullo stato sociale, della legalità, della pace e della solidarietà, mediante la produzione di elaborati di poesia, narrativa e audiovisivi ispirati al tema.

ORGANIZZAZIONE E SEDE: CGIL ZONA NOLANA, Via Foro Boario 34, 80035 Nola (Na)

Regolamento

Art. 1) – La CGIL Camera del lavoro di Napoli Zona Nolana indice la prima edizione del concorso artistico-letterario “PREMIO 1° MAGGIO”, ispirato al mondo del lavoro, allo stato sociale, alla cultura della legalità, alla pace e alla solidarietà, al fine di accrescere l’attenzione di ragazzi e studenti nei riguardi di tali tematiche incentivando la produzione e la diffusione di elaborati attinenti al tema proposto.

Art. 2) – Il concorso, che non prevede alcuna quota di iscrizione, è rivolto a tutti i ragazzi ed agli studenti dai 16 ai 25 anni del Comprensorio Nolano (si consulti l’elenco nell’allegato 2). Gli studenti che al momento dell’iscrizione non abbiano ancora compiuto il 18° anno, potranno partecipare indicando la data di nascita e con il consenso firmato di un genitore.

Art. 3) – Le sezioni del concorso sono 3:
Sezione “A”, poesia (massimo 3 elaborati); Sezione “B”, narrativa (1 solo elaborato); Sezione “C”, audiovisivi (massimo 2 filmati).

Art. 4) – Gli elaborati poetici, non più lunghi di 50 versi ciascuno, e i testi di narrativa, non più lunghi di 5 cartelle, dovranno essere presentati su fogli di formato standard (A4), scritti a macchina o al computer. Si accetteranno elaborati scritti a mano purché in stampatello e ben leggibili.
I testi di poesia e/o di narrativa, preferibilmente inediti e mai premiati, dovranno essere presentati in 5 copie: 4 assolutamente anonime, e una riportante le generalità complete, indirizzo, recapiti telefonici ed eventuale indirizzo di posta elettronica.
Gli audiovisivi in formato digitale, prodotti con fotocamere, telefonini o altro mezzo idoneo, della durata massima di 5 minuti, dovranno essere presentati su supporto DVD, in 3 esemplari.
Il partecipante dovrà anche compilare una scheda (facsimile allegato 1), da inserire nel plico unitamente agli elaborati e/o ai DVD.
E’ ammessa la partecipazione contemporanea alle tre sezioni del concorso, facendo recapitare il tutto in un unico plico.

Art. 5) – Il materiale dovrà essere spedito o recapitato a mano presso la Sede CGIL Zona Nolana Via Foro Boario (ex Via Giacomo Leopardi) nr. 34, 80035 Nola (Na), indicando sulla busta: Segreteria del Concorso Artistico-Letterario “PREMIO 1° MAGGIO”, entro il 15 febbraio 2010.
Gli studenti dovranno aggiungere anche il nome dell’Istituto, completo di indirizzo, e la classe frequentata.

Art. 6) – La Giuria, composta da competenti personalità del mondo letterario, scolastico, giornalistico e sindacale, stilerà una graduatoria per ciascuna sezione a concorso e, in base alla somma dei punteggi di ciascun membro, proclamerà i vincitori. Il giudizio espresso sarà insindacabile ed inappellabile.

Art. 7) – I premi consisteranno in targhe, medaglie, coppe ed eventuali altri riconoscimenti messi a disposizione da sponsor e/o istituzioni locali. Saranno redatte opportune motivazioni per i lavori ritenuti maggiormente meritevoli. Sarà assegnato a tutti i concorrenti un attestato di partecipazione. I lavori segnalati dalla Giuria saranno pubblicati.

Art. 8) – La data della premiazione e gli esiti del concorso saranno resi pubblici sul sito della CGIL Zona Nolana (http://cgilnola.blogspot.com), sugli altri siti collegati e con manifesti murali.
Tutti i partecipanti saranno invitati alla cerimonia di premiazione, che si terrà nel mese di maggio di ciascun anno.

Art. 9) – Ai sensi dell'art. 10 della L. 675/96, si assicura che i dati personali relativi ai partecipanti saranno utilizzati unicamente ai fini del Concorso.

Art. 10) – Per eventuali informazioni, è disponibile la Segreteria (tel. 081.19730571; 081.19730568) nelle ore d’ufficio e il seguente indirizzo di posta elettronica: nola@cgilnapoli.it

Il Concorso, ideato e sviluppato dalla CGIL Zona Nolana, con la collaborazione del
CIRCOLO LETTERARIO ANASTASIANO di Giuseppe Vetromile (http://circololetterarioanastasiano.blogspot.com/), del Centro Studi Castel Cicala di Alfonso Porciello e di “l’arcael’arco edizioni” si avvarrà, inoltre, del prezioso e fattivo contributo delle Associazioni Culturali presenti sul territorio nolano.

Il Responsabile: Salvatore Velardi

Allegato 1 – Scheda di Partecipazione (faxsimile)

Il/La sottoscritto/a ____________________________________________________
Nato/a a: ________________________________________, il _________________
Residente in: ____________________________________________, nr. _________
CAP: ___________, Città: __________________________________, prov. ______
Tel.: ____________, Cell. ____________________; E-mail: __________________

Occupazione: _______________________________________________________

Scuola/Istituto: _____________________________________________________

Indirizzo: _________________________________________________________

Classe frequentata: _____________________________________________________

Partecipa alla Sez. A con le poesie: 1) _____________________________________
2) _____________________________________
3) _____________________________________

Partecipa alla Sez. B con il racconto: ______________________________________

Partecipa alla Sez. C con i filmati: 1) _______________________________________

2) _______________________________________

Luogo e Data: ______________ Firma del Partecipante: ______________________

Firma di un Genitore (solo nel caso che il partecipante sia minorenne): ______________________


Allegato 2 – Elenco dei Comuni del Nolano

· 01 Camposano
· 02 Carbonara di Nola
· 03 Casamarciano
· 04 Cicciano
· 05 Cimitile
· 06 Comiziano
· 07 Liveri
· 08 Nola
· 09 Ottaviano
· 10 Palma Campania
· 11 Poggiomarino
· 12 Roccarainola
· 13 San Gennaro Vesuviano
· 14 San Giuseppe Vesuviano
· 15 San Paolo Bel Sito
· 16 Saviano
· 17 Scisciano
· 18 Striano
· 19 Terzigno
· 20 Tufino
· 21 Visciano

6 novembre 2009

La "Favola" di Lucianna Argentino

Sul palmo della mia mano c’è la storia della luna e del ciliegio, della loro misteriosa intesa fatta di radici, di chiome, di gocce di luce, della lucertola che si incunea nel loro apparente silenzio e ne interpreta i segni”. Sono le dolci e fatate parole di Lucianna Argentino nella sua recentissima plaquette intitolata “Favola”. E’ una sosta particolarissima e attenta, questa di Lucianna, lungo il suo percorso poetico che si rinnova e si ricrea continuamente, cercando e scavando nell’anima del mondo e di se stessa, come nel suo ultimo “Diaro inverso”. Una sosta che non è, beninteso, un “riposarsi” o un attenuarsi della sua fervida attività letteraria, che, anzi, proprio con questo suo “libriccino da collezione” della LietoColle si allarga e si espande verso altri e più caldi e colorati orizzonti. E’ una Lucianna un po’ diversa dal solito, che ha voluto soffermarsi in questa “Favola” per cantare i colori e le voci della natura e del cielo, racchiusi nel proprio cuore; e lo fa accompagnandosi agli ottimi disegni di Marco Sebastiani, geniale nel suo intuire e interpretare questo aspetto dolcissimo della nostra cara Poetessa. E’ un dialogo tra la luna e il ciliegio: “La luna ha posato coriandoli di luce / sulle foglie del ciliegio…”; ma è un dialogo in cui ritroviamo anche la profonda sensibilità poetica di Lucianna Argentino, la sua notevole capacità di scendere nel mistero delle cose per trovarne, attraverso la maschera della magia e della parola poetica, il significato recondito e atteso. Una “Favola” non tanto semplice, per i suoi molteplici aggregati simbolici, ma affascinante e piacevolissima, che induce alla riflessione, perché “Pochi sanno delle oscure potenze che dominano la notte, la direzione delle radici, la loro profonda fuga o l’esatto momento in cui s’accende il canto dei grilli”. Da leggere, ammirare e gustare con un forte sentimento d’amore.

Giuseppe Vetromile
6/11/09

Lucianna Argentino, “Favola”, LietoColle, 2009. Illustrazioni di Marco Sebastiani


La luna, lievito dolce tra l'ulivo e il noce
arrossisce sull'orlo trasparente delle colline
timida, prima di innalzarsi crudelmente bianca e luminosa
ad annientare le stelle. Pochi sanno
delle oscure potenze che dominano la notte,
la direzione delle radici,
la loro profonda fuga o
l'esatto momento in cui s'accende
il canto dei grilli. Molti ignorano
il nome nascosto negli alveoli di un mondo
forgiato nel silenzio e nella solitudine
di cui sono incauta testimone.

Lucianna Argentino

5 novembre 2009

Il "Cantiere di poesia" presso la CGIL di Nola

Cosa può avere a che fare la poesia con il mondo del Sindacato e quali rapporti o legami essa può avere con la realtà del mondo del lavoro, dei cittadini, dei pensionati e più in generale, cosa può la poesia di fronte ai mille problemi quotidiani e di ordine pratico che imbrigliano e preoccupano la maggior parte delle persone? Questa è in sintesi la domanda che è stata rivolta a Salvatore Velardi quando ha pensato di organizzare presso la sede CGIL di Nola un primo incontro con i poeti del territorio. E’ infatti sembrato, a prima vista, inusuale se non addirittura inconciliabile l’unione tra queste due realtà distinte e separate. Ma così non è, così non è stato: la risposta, positiva, si è evidenziata concretamente in questo primo appuntamento di oggi, giovedì 5 novembre, con i 9 poeti che hanno aderito all’invito.
E’ stato così possibile ribadire che la letteratura, la poesia in particolare, può essere un valido e incisivo “mezzo di conduzione” per affrontare, trattare e diffondere argomenti delicati e di vasta portata sociale e, perché no, sindacale, come la precarietà e la sicurezza sul lavoro, la pace e la solidarietà, la realtà sociale di tutti i giorni. Sono temi, questi, che la poesia può sviscerare e denunciare, mostrare e indurre ad approfondite riflessioni, cantare addirittura, utilizzando tutti i metri, i toni, le satire e le ironie, le metafore e le allusioni, insomma tutte le infinite gradazioni e coloriture che il poeta si può permettere per meglio evidenziare ed offrire il proprio punto di vista sull’argomento.
Non poteva quindi avere titolo più indovinato, questo incontro di letture poetiche, primo di una serie di futuri incontri che potranno ancora trattare gli argomenti proposti e approfondirli ulteriormente, magari di fronte ad una platea di studenti: “Cantiere aperto, esplorazioni poetiche tra Vesuvio e dintorni”, per riunire e consolidare, per promuovere e riconfermare i poeti e la poesia sul territorio nolano e vesuviano, non solo, ma anche per informare e operare una sensibilizzazione, attraverso la poesia vesuviana, su argomenti e temi delicati come quelli proposti; e non c’era sede più adatta che il Sindacato, nella fattispecie la CGIL.
L’incontro, organizzato appunto dalla CGIL Zona Nolana, con la collaborazione del Circolo Letterario Anastasiano di Giuseppe Vetromile e di altre importanti associazioni del territorio, come il Centro Studi Castel Cicala, il Laboratorio Sociale “Fonseca 30”, il Circolo “ArciMasaniello” di Saviano e l’”Arcael’arco edizioni”, ha visto la partecipazione dei Poeti: Raffaele Urraro, Salvatore Violante, Miriam Bianco, Rita Amelia, Vincenzo Cerasuolo, Costanzo Ioni, Prisco De Vivo, Carmine De Falco e lo stesso Giuseppe Vetromile (il quale, tra l’altro, fa anche parte del Direttivo dello SPI-CGIL Lega di Sant’Anastasia).

2 novembre 2009

Le "Poesie" di Raffaele Urraro

Un libro è la teca delle proprie emozioni. Un libro di poesie è qualcosa di più: è l’anima stessa dell’autore. Se poi questo libro si presenta con una copertina monocolore, di un unico colore rosso intenso, e con un titolo sibillino e asciutto: “Poesie”, semplicemente e letteralmente poesie, allora siamo di fronte a una vera opera d’arte. Un’opera di grande valore, intanto perché il vero poeta non ha bisogno di particolari costruzioni, sovrastrutture, ridondanze artificiose per indicare e mostrare quello che veramente c’è da sentire dentro di sé e da dire in modo poetico; e la copertina del libro, vero “mantello” prezioso e delicato, non deve essere necessariamente ricca e affollata da chissà quali immagini o disegni che si affannano a ricondurre, in qualche modo, il lettore al corpo del libro stesso.
Così: “Poesie”, titolo scritto in un bianco che spicca in un mare rosso vermiglio, a testimoniare una essenzialità di discorso che è in effetti sinonimo di grandiosità, universalità e completezza poetica.
Stiamo parlando del recentissimo libro di Raffaele Urraro, particolarmente prolifico in questo ultimo periodo, e dopo aver dato alle stampe un impegnativo e profondo studio su Leopardi (“Giacomo Leopardi: le donne, gli amori”, Olschki Editore, Firenze 2008). Conosciamo il grande valore di Urraro saggista e critico letterario, e la sua intensa produzione – insieme con Giuseppe Casillo – di testi antologici di classici latini e greci, ma la sua poesia, che si pone sulle più alte vette dell’attuale panorama poetico campano e nazionale, è sempre presente e incisiva, anche nei momenti in cui affronta altri versanti letterari, filosofici e artistici, essendo egli un acuto e intelligente osservatore e studioso dell’Arte sotto i suoi molteplici aspetti.
Una poesia, quella di Raffaele Urraro, che, come afferma la Spaziani, ha due facce come la luna: una, protesa verso la materialità del mondo con tutti i suoi problemi sociali, fisici, economici, esistenziali; l’altra rivolta all’immaginario, al sogno, alla trascendenza. Raffaele Urraro ha questa grande capacità umana e “tecnica”: saper amalgamare e complementare le “due facce”, pur destinando loro la giusta e dovuta espressività poetica.
In questo libro, come afferma lo stesso Urraro, le poesie sono ordinate secondo le due tipologie di contenuto, e quindi vi troveremo una prima parte, intitolata “La parola e il sangue”, che raccoglie poesie ispirate ai temi sociali e contingenti (“… è guerra / e sulle strade vola / il gigante dai denti d’acciaio / nello sguardo un bagliore di sangue / una pietra nel cuore / aliti di fuoco / schegge di morte / brividi nell’anima disperata / e nella mente sdraiata / sull’orgoglio che / ferisce e uccide…”); e una seconda e ultima parte, intitolata “La danza delle stelle”, in cui il nostro Raffaele Urraro si lascia trasportare verso mondi possibili, che stanno al di là del nostro umano, materiale e superficiale stanziamento: “dalla sua finestra al balcone / canta la luna e la sua canzone / scende sulla terra lentamente / accompagnata dalle scie delle stelle…”
Poeta eccezionale, Raffaele Urraro, che per esprimere il suo corposo e interessante dettato poetico, sa bene utilizzare anche il vernacolo napoletano, dando così in molte sue poesie un tocco di intensa emotività e passionalità: “’o sole s’arravoglia dint’ ‘a lampa / e straccia ‘stu lenzulo che cummoglia / ‘a terra stesa / cu’ chelle spalle ‘a fora / ‘ncopp’a ll’aria che brilla e che se more …”.
Le “Poesie” di Raffaele Urraro meritano non solo di essere lette, ma di essere soprattutto interiorizzate, in quanto offrono senza alcun dubbio un valido e importante spunto di riflessione e di meditazione, per i vari e complessi temi e contenuti, per lo stile esemplare del suo dire, e per l’intensità emotiva e figurativa dei suoi versi.

Raffaele Urraro, “Poesie”, Marcus Edizioni, Napoli 2009. Pagine 112. Euro 10.

Giuseppe Vetromile
2/11/09

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rimbalzano le mie parole

rimbalzano le mie parole
dalla terra di creta
al cielo di cristallo
e non trovano nulla
:trovano soltanto
il silenzio dell'assenza
ombra grigia
che pigia le nevrosi
del sogno

l'uomo è solo
con la mente che vola e che s'impiglia
negli spazi frantumati del nulla
e il silenzio squarcia
le pareti di pietra

è un silenzio impalpabile
come tenebra oscura
sotto le dita dell'anima

solo la parola
può uccidere il silenzio
e se svanisce nel nulla
resta l'eco trasportata dal vento

Raffaele Urraro

(da: "Poesie", pag. 57)

20 ottobre 2009

Parte l'Ottava Edizione del Concorso di Poesia "Città di Sant'Anastasia"

E' in via di diffusione il Regolamento dell'ottava edizione del Concorso Nazionale di Poesia "Città di Sant'Anastasia"; qui di seguito il bando completo.

Art. 1 – L’Associazione “IncontrArci” di Sant’Anastasia (Napoli), indice l’ottava Edizione del Concorso Nazionale di Poesia “Città di Sant’Anastasia”, al quale potranno partecipare tutti i cittadini residenti in Italia o all’estero, purché l’elaborato sia in lingua italiana.
Il Concorso è promosso e patrocinato dal Comune di Sant’Anastasia.
Gode inoltre del patrocinio dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio e della Provincia di Napoli.
L’organizzazione, il coordinamento e la segreteria del concorso sono affidate al Circolo Letterario Anastasiano.

Art. 2 – Sono previste due sezioni:
Sez. A – Elaborati in lingua italiana a tema libero di massimo 50 versi ciascuno.
Sez. B – Elaborati in lingua italiana o vernacolo napoletano, ispirati al tema: “L’ambiente e il territorio vesuviano”, di massimo 50 versi ciascuno.

Art. 3 – E’ possibile la partecipazione ad entrambe le sezioni con al massimo 2 (due) elaborati per ciascuna sezione, da presentare in 6 copie, di cui una soltanto dovrà riportare in calce: nome e cognome, data e luogo di nascita, indirizzo, recapiti telefonici ed eventuale e-mail, indicazione della sezione prescelta, dichiarazione di autenticità. E’ gradito ma non necessario un breve curriculum letterario dell’autore.
Coloro che hanno già vinto il primo premio nel passato, non potranno classificarsi nei primi tre posti in questa ottava edizione, a meno che non siano intanto trascorsi cinque anni/edizioni dall’anno/edizione di conferimento del primo premio.

Art. 4 – Si richiede un contributo per spese di segreteria di Euro 10,00 (Dieci/00), da versare su c.c.p. nr. 63401236 intestato all’Associazione “IncontrArci”, con causale: Concorso di poesia Città di Sant’Anastasia VIII Edizione.
Il versamento del contributo di euro 10 permetterà la partecipazione ad una o ad entrambe le due sezioni previste. Fotocopia del versamento dovrà necessariamente essere allegata agli elaborati.

Art. 5 – Il plico contenente gli elaborati e la ricevuta del versamento dovrà essere spedito al seguente indirizzo: SEGRETERIA DEL CONCORSO NAZIONALE DI POESIA “CITTA’ DI SANT’ANASTASIA”, PRESSO UFFICIO POSTALE DI MADONNA DELL’ARCO, 80048 MADONNA DELL’ARCO (Napoli), entro il 28 febbraio 2010. E’ anche possibile l’invio per posta elettronica all’indirizzo circolo-lett-anastasiano@hotmail.it In questo caso si dovrà allegare anche la fotocopia dell’avvenuto versamento, oppure indicarne gli estremi.
Gli elaborati non saranno restituiti. L’Organizzazione non risponde di eventuali disguidi postali o mancati recapiti.

Art. 6 – Sono previsti i seguenti premi:

Per la Sez. A: 1° premio Euro 600; 2° premio Euro 350; 3° premio Euro 250.
Per la Sez. B: Targhe ai primi due classificati.
Eventuali premi speciali, in denaro.

Saranno inoltre conferiti altri riconoscimenti consistenti in manufatti in rame dell’artigianato locale, libri e pubblicazioni artistiche. Diplomi con motivazioni per i premiati e i segnalati. Attestati di partecipazione per i poeti presenti alla cerimonia di premiazione. Non saranno attribuiti premi ex–aequo.
Sarà estrapolata una graduatoria a parte per tutti i partecipanti giovani e ragazzi (fino a 23 anni), e per i partecipanti locali, ai quali sarà conferito un particolare riconoscimento. Tali graduatorie non precludono il partecipante giovane o locale a poter eventualmente meritare i premi e i riconoscimenti previsti per le due sezioni principali A e B.

Art. 7 – E’ prevista l’eventuale stampa di un opuscolo con le poesie premiate e le motivazioni. Tale opuscolo sarà distribuito gratuitamente durante la cerimonia di premiazione.

Art. 8 – I nomi dei componenti della Commissione esaminatrice, il cui giudizio è insindacabile e inappellabile, verranno resi noti il giorno della premiazione, che si terrà in Sant'Anastasia in giorno e luogo da stabilirsi (entro il mese di maggio 2010). Soltanto i premiati ed i segnalati saranno avvisati. Gli altri partecipanti potranno conoscere i risultati del concorso sui siti: http://concorsopoesiasantanastasia.blogspot.com/; http://circololetterarioanastasiano.blogspot.com/, e sugli altri siti letterari, oppure telefonando in Segreteria.
I premi dovranno essere ritirati direttamente dagli interessati. Soltanto in caso di seria e comprovata indisponibilità, è ammessa la delega per iscritto. In caso contrario, i premi non verranno consegnati né spediti.
Ai sensi dell'art. 10 della L. 675/96, si assicura che i dati personali relativi ai partecipanti saranno utilizzati unicamente ai fini del Concorso.

Per eventuali informazioni, è disponibile la Segreteria (Tel. 081.5301490 mattino; 081.5301386 ore serali); e-mail: circolo-lett-anastasiano@hotmail.it.
La Segreteria ringrazia tutti coloro che vorranno diffondere la notizia del presente Concorso di Poesia. Si prega di non attendere gli ultimi giorni per l’invio degli elaborati, onde facilitare il compito della Segreteria e della Giuria.

19 ottobre 2009

Premio Napoli Cultural Classic V Edizione

PREMIO INTERNAZIONALE DI POESIA E NARRATIVA NAPOLI CULTURAL CLASSIC - V Edizione
CONCORSO indetto dall’ASSOCIAZIONE CULTURALE NAPOLI CULTURAL CLASSIC
con il Patrocinio della Diocesi di Nola e del Progetto Culturale

Art . 1– Sono previste le seguenti sezioni:
A POESIA a tema libero Adulti - Giovani (dai 18 ai 25 anni)
B POESIA a Valore Religioso
C POESIA in Lingua Straniera
D SILLOGE di poesie
E NARRATIVA Adulti - Giovani (dai 18 ai 25 anni)
F GIORNALISMO under 30
Giornalisti, pubblicisti e studenti universitari iscritti a qualsiasi facoltà
A) Poesia a tema libero, inedita, in lingua italiana.
B) Poesia a tema libero, inedita, a valore religioso.
C) Poesia in lingua straniera con traduzione.
Per le sezioni A- B- C
Presentare un testo poetico che non superi la lunghezza di trenta versi, in cinque copie dattiloscritte, tutte anonime.
D) Silloge di poesie inedita: presentare max 30 poesie che non superino complessivamente la lunghezza di novecento versi, in tre copie.
E) Racconto a tema libero, inedito, in lingua italiana: presentare un racconto che non superi le tre cartelle dattiloscritte (5400 battute) in cinque copie, tutte anonime.
F) Articolo giornalistico: presentare un articolo d’opinione sul tema della multiculturalità, inedito,che non superi le due cartelle dattiloscritte (3600 battute) in cinque copie, tutte anonime.
Art . 2- Si può partecipare a una sola sezione.
Art . 3-Agli elaborati va acclusa, pena l’esclusione, la scheda di partecipazione, compilata e firmata, in busta chiusa. Sulla busta va indicata la sezione a cui si partecipa specificando se Adulti o Giovani.
Agli Autori delle opere selezionate per la pubblicazione sarà richiesto l’invio del file in formato WORD per posta elettronica o su CD. Le opere inviate non saranno restituite.
Art . 4 La partecipazione è gratuita.
Art.5 Le opere dovranno pervenire entro il 28 febbraio 2010 (farà fede il timbro postale) alla Segreteria del Premio “Napoli Cultural Classic” c/o avv. Carmine Ardolino – Via II De Siervo , 18 80035 NOLA (NA).
Specificare la sezione anche sul plico.
Per eventuali informazioni : organizzatrice e coordinatrice Anna Bruno cell.3388021032
E:mail annabruno53@gmail.com
Art. 6 L’operato dei componenti le Commissioni esaminatrici, i cui nomi saranno resi noti nel corso della cerimonia di premiazione , è insindacabile ed inappellabile.
Art .7 Le opere premiate e una selezione delle opere pervenute saranno :
pubblicate sul sito www.culturalclassic.it;
incluse in un’Antologia . Ogni Autore inserito riceverà una copia omaggio.
Art . 8 PREMI: Tutti i premiati delle sezioni A , B, C, D, E, F riceveranno premio personalizzato e copia dell’Antologia.
Il vincitore della sezione D sarà premiato con la pubblicazione della silloge in cento copie .
Sulla base del punteggio assegnato dalla Giuria, tra gli Autori vincitori del 1° premio nelle diverse sezioni, sarà designato un Vincitore Assoluto che sarà insignito di un ulteriore premio nel corso della Manifestazione conclusiva dell’Associazione in data giugno 2010, con obbligo di presenza, pena decadenza .
Sempre sulla base del punteggio assegnato dalla Giuria, tra gli Autori - Giovani vincitori del 1° premio nelle sezioni A, ed E, sarà scelto un vincitore (con obbligo di presenza alla cerimonia) e gli sarà assegnato un week-end premio (vitto e alloggio) presso un albergo 4 stelle di Sorrento (NA) per due persone (spese di viaggio escluse).
Art. 9 La cerimonia di premiazione si terrà indicativamente nella seconda decade di giugno 2010 , presso il Museo Vescovile in Nola. Gli Autori premiati , ma assenti, avranno diritto solo all’attestato e a una copia dell’Antologia.
Art.10 Informativa ai sensi della Legge 675/96 sulla Tutela dei dati personali:
ai sensi dell’art. 10: il trattamento dei dati è finalizzato esclusivamente alla gestione del concorso;
ai sensi dell’art. 11: con l’invio degli elaborati, il partecipante acconsente al trattamento dei dati personali.
Art.11 La partecipazione al Concorso implica la completa e incondizionata accettazione di tutti gli articoli.

Il Consigliere-organizzatore del Premio: Anna Bruno
Il Presidente: Avv. Carmine Ardolino

SCHEDA DI PARTECIPAZIONE

COGNOME……………………………………………………………………

NOME…………………………………………………………………………

Per i Giovani : anno di nascita………………………………………………

VIA…………………………………………………………………………….

CITTA’…………………………………………………………………………

CAP……………………………………………………………………………

TELEFONO……………………………………………………………………

CELLULARE…………………………………………………………………

E: MAIL…………………………………………………………………………

TITOLO POESIA Sez.A……………………………………………………………………………………

TITOLO POESIA Sez.B……………………………………………………………………………………

TITOLO POESIA Sez.C……………………………………………………………………………………

TITOLO SILLOGE Sez.D…………………………………………………………………………………..

TITOLO RACCONTO Sez.E………………………………………………………………………………

TITOLO ARTICOLO Sez.F………………………………………………………………………………...

Il sottoscritto dichiara che l’opera presentata è di produzione propria, inedita e mai premiata.
Il sottoscritto autorizza l’Associazione organizzatrice ad utilizzare le opere per manifestazioni collaterali al concorso ; cede il diritto di pubblicazione sul sito Internet http://www.culturalclassic.it/ e sull’Antologia del premio senza avere nulla a pretendere come diritti d'autore dalla vendita dell’Antologia. La proprietà letteraria rimarrà, sempre e comunque, dell'autore che potrà utilizzarla in altre pubblicazioni diverse da quelle fatte dall’Associazione.
FIRMA: ..................................................................

18 ottobre 2009

Concorso Letterario "faVOLANDO"

La ALBUS edizioni bandisce la prima edizione del Concorso Letterario “faVOLANDO”, che ha come scopo la pubblicazione dell’opera vincitrice nella collana per ragazzi Stelle filanti.
Si può concorrere con Favole e/o Fiabe della lunghezza massima di 45 Cartelle dattiloscritte, oppure con raccolte di Favole e/o Fiabe; l’importante è di non superare le 45 cartelle. Il tema è libero.
Le opere devono essere inedite. Saranno premiati i primi cinque (5) classificati: Al 1° classificato andrà una targa, un libro ALBUS, un attestato e un regolare contratto di edizione, senza nessun tipo di contributo economico da parte dell’autore. Il libro sarà stampato e distribuito nel circuito nazionale, vedi sito “Distribuzione e librerie”. Al 2° e 3° Classificato andrà una targa, un libro ALBUS e un attestato.Al 4° e 5° Classificato andrà una medaglia e un attestato.L’Editore si riserva il diritto di proporre il contratto di edizione anche ad altri premiati, nel caso la giuria giudicasse le opere degne di pubblicazione. Le opere vanno inviate in formato cartaceo in due (2) copie a: ALBUS edizioni, Via Donadio 7 – 80023 Caivano Napoli, entro e non oltre il 10 novembre 2009 (farà fede il timbro postale).Sulla prima pagina dell’opera specificare “Concorso Letterario Favolando”, il titolo dell’opera e i dati dell’autore: nome e cognome, indirizzo di residenza, numero di telefono e indirizzo e-mail.Gli elaborati non saranno restituiti. Per spese di segreteria è richiesto un contributo di euro 10,00. La quota va messa in busta assieme agli elaborati oppure versata sul conto postepay n. 4023 6004 4555 5370 intestato a Rita Esposito (allegare ai lavori la fotocopia della ricevuta del versamento). Il giudizio della giuria è insindacabile e gli elaborati non saranno restituiti. I vincitori e tutti i partecipanti saranno avvisati sull’esito del concorso dalla casa editrice. I vincitori saranno annunciati tramite comunicati stampa a siti e riviste del settore e pubblicati nell’apposita sezione del sito ALBUS “I vincitori dei nostri concorsi”Info al 339.2740860 oppure mailto:info@albusedizioni.it oppure al fax 081.8353721 oppure http://www.albusedizioni.it/.

17 ottobre 2009

"IncontrArci in Poesia": alcune considerazioni


Ben 60 poeti, suddivisi in 5 gruppi denominati “CapoVersi”, si sono avvicendati, a partire dal 2 ottobre scorso e fino a ieri, venerdì 16 ottobre, in un impegnativo, interessante e appassionato percorso di letture poetiche che il Circolo Letterario Anastasiano di Giuseppe Vetromile ha organizzato con meticolosa dedizione e cura, non trascurando dettagli minimi come la buona accoglienza dei poeti (molti provenienti da lontano, persino da Roma) e un brindisi augurale al termine di ogni incontro.
L’idea era nata nei mesi primaverili: si pensava ad un unico incontro con un gruppo di poeti del territorio, ma per raccogliere le voci più rappresentative della poesia campana e nazionale è stato poi opportuno, per non dire necessario, estendere l’invito a molti altri importanti poeti, per cui l’evento è stato programmato creando cinque appuntamenti che si sono succeduti con un ritmo abbastanza serrato, al fine di tener sempre desta l’attenzione e il coinvolgimento dei partecipanti e del pubblico: come se si fosse trattato di un unico lungo incontro con opportuni intervalli di sosta.
Nel ringraziare quindi tutti i 60 poeti che hanno aderito con entusiasmo a questo progetto di incontri organizzato dal Circolo Letterario Anastasiano, è in conclusione possibile fare alcune considerazioni. La prima, è che a nostro parere la poesia del territorio campano e nazionale (in quanto i poeti partecipanti sono tutti bene inseriti e noti nel panorama letterario italiano), gode di ottima salute ed anzi si pone a livelli alti per spessore, stile, contenuti, ricerca, esperienza e costanza di impegno letterario. Leggiamo infatti nelle succinte ma abbastanza esaustive note bibliografiche degli autori intervenuti, riportate in un fascicolo appositamente redatto dall’organizzatore Giuseppe Vetromile e poi distribuito ai poeti (giusto per lasciare una traccia scritta degli incontri), che ciascun poeta ha alle spalle una notevole carriera letteraria, ricca di pubblicazioni, di interventi e convegni letterari, di studi e finanche di premi conseguiti.
La seconda considerazione che è possibile trarre da questi incontri è che bisogna lavorare di più per rendere la “Poesia” più appetibile e “fruibile” da parte del grande pubblico, dimostrando che anche attraverso l’espressione poetica cólta è possibile affrontare e illustrare argomentazioni di carattere etico, sociale, civile. Portare la poesia in piazza, dunque, dove tutti possano ascoltarla. Andare nelle scuole e raccogliere le idee e le ispirazioni poetiche dei ragazzi e degli studenti, equilibrandole e armonizzandole sulle esperienze e sulle indicazioni di chi ha già maturato anni di studio e di frequentazione in questo campo.
La terza e ultima considerazione è che tali incontri hanno sicuramente contribuito a rinsaldare i rapporti di amicizia e di “lavoro” tra i vari poeti partecipanti: molti di loro non si conoscevano reciprocamente, e il ciclo di letture è stata la buona occasione per scambiarsi vicendevolmente gli indirizzi. E’ stata anche un’occasione di confronti, di dialoghi, di proposte, di appuntamenti per future analoghe iniziative o anche per ricreare momenti di allegra convivialità poetica. Una grande “famiglia” che cresce, facendo tesoro delle esperienze e delle indicazioni di ciascun poeta, dal più giovane al più anziano e navigato, e che certamente porterà la Poesia sulle vette più alte della storia letteraria campana e nazionale.

Giuseppe Vetromile
17/10/09


16 ottobre 2009

Premio Nazionale di Poesia "Il Presepe"

L’Associazione Turistica e Culturale “Pro-Pesche” con il patrocinio del Comune di Pesche (IS), indice la 7a edizione del Premio di Poesia “Il Presepe”. Due sezioni: A - Poesia adulti; B - Poesia riservata ai ragazzi fino a 17 anni. Tema: “Il Presepe”. Si partecipa facendo pervenire entro il 30.11.2009, uno o due componimenti in 6 copie, tutte firmate e con nome, cognome, indirizzo e recapito telefonico, al seguente indirizzo: Associazione Turistica e Culturale “Pro-Pesche”, Piazza Roveto 86090 Pesche (IS). Ai fini della realizzazione dell’antologia, si invita a inviare i testi anche in formato elettronico all’indirizzo mailto:prolocopesche@virgilio.it Per la sezione B va indicata anche la data di nascita. La partecipazione è gratuita. Premi: Sez. A - 1° premio: € 300,00 e targa; 2° premio: targa; 3° premio: targa; eventuali segnalazioni: attestati. Sezione B - 1° premio: € 100,00 e targa; 2° premio: targa; 3° premio: targa; eventuali segnalazioni: attestati. Premiazione: Pesche, sala-teatro dell’edificio scolastico, via Giovanni XXIII, 6.1.2010 ore 16,00. I premiati dovranno ritirare personalmente i premi loro assegnati. Giuria: Amerigo Iannacone (Presidente), Barbara Avicolli, Ida Di Ianni, Giovanna Maj, Giuseppe Napolitano, Maria Stella Rossi, Carmela Fuschino (segretaria). Informazioni, tel. 0865460130 – 3383969643, fax: 0865460219, posta elettronica: prolocopesche@virgilio.it.

15 ottobre 2009

Premio Città di Caivano - Le parole per te 2009/2010

Regolamento:
Sezione A - Narrativa – Gli autori possono partecipare con un racconto non superiore alle 7 cartelle dattiloscritte.
Sezione B – Poesia – Gli autori possono partecipare con un componimento non superiore ai 35 versi.
Sezione C – Poesia in Vernacolo - Stesse modalità di cui sopra.Saranno premiate le prime tre opere di ogni sezione, più eventuali menzioni di merito segnalate dalla giuria. La data ed il luogo di premiazione, prevista entro marzo 2010, sarà comunicata dalla segreteria a tutti i partecipanti.
Durante la cerimonia di premiazione sarà assegnato il premio AD MAIORA a personalità che durante l’anno si sono contraddistinte nell’ambito Culturale, Scientifico, Artistico, Sportivo, Musicale e Umanitario.
Gli elaborati, redatti in quattro (4) copie, di cui una firmata con indirizzo, numero di telefono ed indirizzo di posta elettronica, dovranno essere spediti alla segreteria del premio: Via Donadio 7 – 80023 Caivano – Napoli – Italia.
A tutela dei dati personali l’organizzazione si ripromette di rimanere fedele alla legge 675/96.
La scadenza per gli invii degli elaborati è fissata per il 10.01.2010 (farà fede il timbro postale).
A parziale copertura delle spese di segreteria e richiesto un contributo di euro cinque (5).
I lavori premiati e quelli ritenuti validi dalla giuria saranno pubblicati in un volume edito e distribuito da ALBUSedizioni. (http://www.albusedizioni.it/). Una copia omaggio del volume andrà a tutti gli autori in esso inseriti.· Gadget o attestato di partecipazione più una copia del libro a tutti i partecipanti che interverranno alla cerimonia di premiazione.
Premio Speciale per la sezione poesia sarà assegnato dall’Associazione “Termopili D’Italia” di Castelmorrone (Caserta).
Il Giudizio della giuria è insindacabile. Gli elaborati non saranno restituiti.
I concorrenti con l’invio del lavori, implicitamente, accettano l’osservanza delle disposizioni di questo regolamento e autorizzano la pubblicazione restando comunque proprietari delle loro opere.
La giuria sarà resa nota all’atto della premiazione.
Info: 339.2740860 – 389.8001538 – oppure leparoleperte@alice.itfree-press@libero.it
L’evento letterario è organizzato dall’Associazione Culturale “Le parole per te”, dalla Pro loco di Caivano e dal Notiziario Caivanopress. Con la collaborazione delle Associazioni Culturali “Termopili D’Italia, “Elicona”, dell’Associazione artistico- Culturale “Leonardo”, la casa editrice ALBUSedizioni.
Per trasparenza, serietà e professionalità si accetta la collaborazione di chiunque sia interessato al progetto e alla realizzazione di momenti artistici – letterari, che non appartengono ai soli organizzatori, ma a tutta la comunità.

14 ottobre 2009

La poesia "Sottovoce" di Emanuela Esposito

Il mondo è abituato ad urlare e a sopraffare, perché crede che soltanto con la voce alta sia possibile, a torto o a ragione, accampare diritti o convincere e certificare che quanto viene affermato sia l’unica verità possibile. La ragione dei più forti, che subdolamente ammaliano le parti deboli e ingenue dell’umanità, per addurle a sé e, nelle peggiori delle ipotesi, per plagiarle e schiavizzarle. Così si urla per spaventare, per meravigliare, per ipnotizzare.
E anche i poeti urlano?
Ma il loro urlo è di tutt’altra specie: è un urlo silenzioso, un urlo “sottovoce”.
E così Emanuela Esposito ha voluto intitolare la sua recente raccolta di poesie: “Sottovoce”. E’ un titolo indovinatissimo, dunque, non tanto per denotare una certa velata timidezza nell’esporre poeticamente il proprio pensiero (ed in fondo, non ci starebbe poi tanto male un pizzico di fascinoso e candido pudore…), quanto per indicare che soltanto “sottovoce” è possibile ordinare il sentimento, la mente e il cuore, con pacata e fredda analisi introspettiva, per poter poi con estrema sicurezza e certezza asserire la “verità” propria e del mondo: non c’è bisogno di alzare il volume della poesia, ma il tono sì, e la forza che si costruisce dal e sul silenzio, dalla e sulla profondità della propria anima, è senz’altro più efficace e convincente di un urlìo nato dal vuoto o dall’inconsistenza di vaghi e falsi sentimenti.
Emanuela, che pur essendo molto giovane è certamente già matura poetessa, avendo già acquisito con passione e tenacia, ma soprattutto con studio pertinace della materia, un suo proprio valido dettato poetico, un suo modo originale di esprimere la parola poetica, sa dunque molto bene che l’abbrivio poetico comincia di notte, quando tutto il mondo esterno tace, e quello interiore è un organismo pronto ad esplodere: bisogna lasciargli spazio, ma poco per volta, sottovoce, appunto.
Solo così, ad una ad una, ordinatamente ma con una grande vivacità e vigore, le parole di Emanuela escono, nascono al mondo e acquistano densità ed echi di inaspettata sonorità e resa poetica.
Il suo verso è accorato, candido, pulito, slegato da schemi preconfigurati e quindi libero di percorrere l’etere fino al cuore del lettore; ma di più: è vero, di quella verità cristallina che solo il poeta può esprimere senza essere tacciato di autosufficienza o di falsa retorica. Ne scaturisce una parola poetica genuina e incisiva: “Le mie parole / non hanno mai legato / né polsi, né cuori / lontani alla sorgente”. E ancora più oltre: “Sono quello che resta dei miei, / del loro amore / e delle loro grida, / quello che resta di lui, di te.”
Emanuela Esposito si rivela così interessante e valida protagonista, che “sottovoce” diffonde e afferma la sua poesia.

Emanuela Esposito, "Sottovoce", Albus Edizioni, Napoli, 2009. Editing e supervisione di Elena Grande. Prefazione di Francesca Toglia
Giuseppe Vetromile
14/10/09

Concorso "Gli Aquiloni - San Francesco D'Assisi"

Altissimu, onnipotente bon Signore,Tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione.Ad Te solo, Altissimo, se konfano,et nullu homo ène dignu te mentovare.Laudato sie, mi' Signore cum tucte le Tue creature,spetialmente messor lo frate Sole,lo qual è iorno, et allumeni noi per lui.Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:de Te, Altissimo, porta significatione.Laudato si', mi Signore, per sora Luna e le stelle:in celu l'ài formate clarite et pretiose et belle.Laudato si', mi' Signore, per frate Ventoet per aere et nubilo et sereno et onne tempo,per lo quale, a le Tue creature dài sustentamento.Laudato si', mi' Signore, per sor Aqua,la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.Laudato si', mi Signore, per frate Focu,per lo quale ennallumini la nocte:ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.Laudato si', mi' Signore, per sora nostra matre Terra,la quale ne sustenta et governa,et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.

Il testo più antico della letteratura italiana, una lode a Dio e alle sue creature, una preghiera…Ne abbiamo riportato solo la prima parte, ma il cantico è noto a tutti.La natura e il suo Creatore sono ispirazione di tanti componimenti, proviamo a raccoglierne qualcuno per Gli aquiloni, collana ispirata ai classici che da spazio agli autori contemporanei.Inviate le vostre poesie, di max 30 versi (righe bianche comprese), entro il 15 gennaio 2010 a: Elena Grande, elenagra@hotmail.it con una mail recante l’oggetto: Gli aquiloni - S. Francesco.Nel corpo della mail specificare: i dati anagrafici (nome, cognome, luogo e data di nascita), indirizzo completo, indirizzo e-mail e numero di telefono dell’autore.
I migliori componimenti saranno scelti per una raccolta della collana Gli aquiloni della AlbusEdizioni.
La partecipazione all’iniziativa editoriale è gratuita e implica il consenso alla pubblicazione per la prima edizione dell’antologia ed eventuali ristampe e al trattamento dei dati personali in base alle normative vigenti in materia di privacy.
Elena Grande
Ufficio Stampa Albusedizioni ufficiostampa@albusedizioni.it
http://www.albusedizioni.it/, info@albusedizioni.it Via Donadio, 780023 Caivano (NA)
Tel. 339 2740860

11 ottobre 2009

Concorso Nazionale di Narrativa "La vita in prosa"

Prima edizione, 2009
NORME DI PARTECIPAZIONE

Il Concorso prevede la selezione di scritti inediti in prosa (racconti, lettere, considerazioni, brani di diario e qualsiasi altro testo creativo scritto in prosa). I Vincitori saranno pubblicati gratuitamente da Puntoacapo Editrice, (http://www.puntoacapo-editrice.com/). I testi migliori saranno inoltre inseriti periodicamente nella rivista DEDALUS: corsi, concorsi, testi e contesti di volo letterario, (http://www.ivanomugnaini.splinder.com/). Nel sito DEDALUS sono presenti, preceduti da un commento introduttivo, liriche, prose e interventi critici di alcune delle voci più significative del panorama letterario contemporaneo. Sono stati pubblicati, tra gli altri, Antonella Anedda, Alberto Bertoni, Biagio Cepollaro, Maura Del Serra, Gabriela Fantato, Anna Maria Farabbi, Anna Maria Ferramosca, Mauro Ferrari, Luigi Fontanella, Alessandra Paganardi, Alessandro Polcri, Maria Pia Quintavalla, Massimo Scrignoli, Valeria Serofilli, Antonio Spagnuolo, Paolo Valesio, Viola Amarelli, e molti altri. Per una visione completa degli autori pubblicati, tutti degni di una menzione che per ragioni di spazio non è possibile proporre qui, si consiglia di visionare direttamente il sito www.ivanomugnaini.splinder.com. La Giuria, composta da Ivano Mugnaini (scrittore, direttore della collana di narrativa di puntoacapo Editrice), Mauro Ferrari (poeta, critico, direttore editoriale di puntocapo Editrice), Valeria Serofilli (scrittrice, presidente del Premio Astrolabio), Alessandra Paganardi (scrittrice, collaboratrice di riviste letterarie nazionali), Daniela Raimondi (poeta e scrittrice), Alessandro Polcri (poeta e scrittore, Professore alla Fordham University di New York) e Viola Amarelli (poeta e critico), valuterà tutti gli scritti pervenuti e proporrà infine a puntoacapo Editrice una rosa di massimo dieci lavori Finalisti, tra cui tre Vincitori. Puntoacapo pubblicherà gratuitamente le tre plaquette vincitrici, riservandosi di proporre una pubblicazione agli Autori Finalisti e Vincitori di particolare interesse editoriale.

MODALITA’ DI INVIO: Gli autori interessati devono inviare i loro testi inediti entro il 31 gennaio 2010. I partecipanti potranno inviare da uno a tre racconti, lettere, pagine di diario o brani di prosa creativa, a tema libero e di lunghezza compresa fra due e cinque cartelle per ciascun testo, per un massimo di 20.000 battute cadauno, tramite file in formato Word allegato ad un messaggio e-mail indirizzato al seguente indirizzo: ivmugnaini@libero.it , indicando come oggetto del messaggio: "Concorso La Vita in Prosa”. I dati personali dell’autore (nome, recapito postale, telefono, cellulare e indirizzo di posta elettronica) dovranno essere riportati esclusivamente nel corpo del messaggio, non nel file. Dovrà essere anche allegata una dichiarazione secondo cui: “I testi sono inediti e di creazione personale dell’Autore, che autorizza il trattamento dei propri dati personali ai sensi del decreto numero 196/2003 nell'ambito del Concorso LA VITA IN PROSA”. E' gradito l'invio di un contributo spese in misura libera da inviarsi preferibilmente tramite assegno non trasferibile da accludere al plico con i testi e le dichiarazioni, intestato a: Ivano Mugnaini, oppure con vaglia postale indirizzato a Ivano Mugnaini - via delle Sezioni, 4348 - Località Bargecchia - 55040 Corsanico (LU) , indicando come causale: "Concorso La Vita in Prosa". E' possibile anche l'invio tramite contante con lettera (assicurata, o raccomandata) indirizzata al medesimo indirizzo riportato qui sopra. La partecipazione al Concorso implica l'accettazione del presente regolamento in tutti i suoi punti.Il corretto ricevimento del messaggio e dei file, e la conseguente iscrizione al Concorso, saranno comunicati via e-mail a tutti i concorrenti. Il nome dei Vincitori sarà comunicato sul sito Dedalus, su diversi portali letterari e sul sito di Puntoacapo Editrice. Per eventuali richieste di maggiori informazioni, scrivere all'indirizzo e-mail: ivmugnaini@libero.it .

8 ottobre 2009

Il "commissario Ninì Santagata" di Luciano Scateni

Ninì Santagata è un commissario “sui generis”. Uscito dalla eclettica e competente penna di Luciano Scateni, noto giornalista napoletano (è stato radiotelecronista e conduttore TG3 Campania), il commissario “per caso”, come appare nel sottotitolo di questo suo interessante romanzo, vive le sue indagini in una Napoli affogata da delinquenti, dalla camorra e dalla droga.
Il libro, che appunto s’intitola “Ninì Santagata, commissario per caso”, Kairòs Editore, Napoli, è stato proprio ieri presentato in anteprima presso la Feltrinelli di Piazza dei Martiri, alla presenza di un folto e interessato pubblico (molti sono rimasti in piedi!). Gli illustri relatori, Nando Vitali (Direttore editoriale della Kairos Edizioni), e poi il noto filosofo Aldo Masullo, hanno bene illustrato e puntualizzato come il nuovo romanzo di Luciano Scateni, al di là delle tipiche narrazioni prettamente “gialle”, in cui la trama “poliziesca” è preponderantemente più in vista, costituisca piuttosto una interessante vicenda e avventura umana che pone in risalto gli aspetti sociali, personali, ambientali; tanto è vero che il commissario Santagata, lungi dall’apparire un freddo e ligio funzionario statale, dedito a contrastare la delinquenza, si propone, ad esempio, anche il recupero dei ragazzi condotti a forza sulla cattiva strada o della droga o della malavita.
Un romanzo dunque interessante, soprattutto come dicevamo dal punto di vista umano e sociale; un romanzo curatissimo non solo sotto l'aspetto narrativo, ma anche per le descrizioni, sia degli ambienti che dei protagonisti, il che denota, se mai ce ne fosse bisogno, il già comprovato talento dell’Autore e la sua grande capacità di osservazione e di indagine dell’animo umano e della natura.
Applauditissima la brava lettrice, Mariarosaria Riccio, che ha proposto al pubblico alcuni brani di questo bel libro di Luciano Scateni.

Giuseppe Vetromile
8/10/09

Luciano Scateni, “Ninì Santagata, commissario per caso”, Kairos Edizioni, Napoli, 2009;
Collana di Narrativa “Maigret”; copertina di Maria Rosaria Vado.

5 ottobre 2009

"La danza dell'angelo", un'opera di Luigi Franzese

Proponiamo qui di seguito la recente opera dell'artista Luigi Franzese, di San Giuseppe Vesuviano.


Un tubo di plastica, lavorato e modellato con sapiente tecnica, diventa il luogo per un’esplorazione a tutto campo culminata in un’esplosione di segni e di sensi originale e coinvolgente. Questo è la Danza dell’Angelo, l’opera con la quale il pittore vesuviano Luigi Franzese ha partecipato alla mostra "Angeli e Demoni" ideata e curata da Antonella Nigro e installata nel Castello Medievale di Agropoli (Salerno).
Esplosione di segni e di sensi, ho detto. E difatti la Danza si propone all’attenzione del fruitore per le molteplici implicazioni semantiche che ne fanno un’opera complessa e intrigante. Alta m. 2,37 x cm. 27 di diametro, l’opera presenta tre sezioni, ciascuna delle quali molto ben individuabile perché la luce che la illumina dall’interno rende evidenti le differenze di segni e di colori che la caratterizzano. Partiamo dalla sezione inferiore. Il colore nero dominante alla base, e i segni tracciati sulla materia con un gioco di sottrazione e ridisegnamento, che nella loro ambiguità semantica rinviano a fiori o volatili, richiamano la terra vesuviana il cui emblema più noto e riconosciuto – il Vulcano “sterminatore”, vero fantasma della mente di Franzese – ben si intravede nelle linee di quelle forme che sembrano venir fuori dalla terra stessa, rappresentandone un’escrescenza, una continuazione, una sorta di un gioco entropico del movimento della materia/natura. Terra nera che, sostenendo su di sé il rosso della luce che alimenta questa performance estetica, rinvia ad un’altra simbologia, quella del luogo infernale, regno delle passioni, delle esagerazioni incompatibili con la vera natura umana, e quindi sede dei diavoli che, come nel poema dantesco, sono i più vicini alla terra, anzi sono nella terra stessa. Il fuoco delle passioni è capace di bruciare qualunque equilibrio e, insieme alla terra nera, simbolo appunto della nostra terrestrità, sta lì a significare la nostra fragilità umana. Salendo lungo l’opera si perviene alla sua zona mediale. Sembra di essere pervenuti in un luogo di sosta dello spirito, che richiama atmosfere purgatoriali anch’esse di dantesca memoria, luogo dove si ha l’impressione che a dominare sia un senso chiaroscurale dell’esistenza, evidenziato da assenza di cromatismo espressivi e di slanci e sussulti dell’anima dell’autore. E difatti si è lontani dalla terra e dalle passioni umane, e lontani dal cielo e dalla purezza dello spirito. E si perviene intanto alla terza sezione, quella superiore, connotata da una incredibile ricchezza semantica. L’autore ha rintagliato nella materia tre angeli; il materiale sottratto nella creazione di uno di essi, raffigurante appunto una creatura divina, è stato poi sospeso all’interno ad un filo sottile e risulta semovente in virtù di un respiro di vento anche leggero. Nella stessa materia l’autore, sempre lavorando per sottrazione, ha impresso delle stelline, il tutto a simboleggiare l’altra presenza richiesta dal tema imposto agli artisti, proprio quella degli angeli che, a differenza dei demoni conficcati al centro della terra, immaginati e indovinati ma non direttamente visibili, occupano lo spazio celeste, lo spazio tra le stelle, non a caso rappresentate a gruppi di tre, in rapporto alla consueta numeralogia rispettata da Franzese che, come da tradizione, vede in quel numero il senso della perfezione e della purezza. È questa parte dell’opera che ha spinto l’autore ad attribuirle il titolo di Danza dell’Angelo. Si tratta, in effetti, di una danza semanticamente sorprendente: l’angelo si è staccato dalla materia e danza nell’area del cielo, con movimento estremamente lento, a stento percepibile, tanto che sembra immobile nello spazio, tutto assorto nella sua preghiera, quasi pensoso e malinconico; da quella sua posizione, che lo proietta verso il cielo, se ne sta con la testa chinata verso il basso, verso la terra, verso i poveri mortali, come a voler vigilare su di loro e a guidarli verso un cammino che li allontani dalle passioni e dalle tragedie del corpo e dell’anima. Insomma: il Paradiso dantesco, che non è luogo lontano e irrelato, ma regno di beatitudine che non si distrae neppure un momento dalle condizioni dell’uomo sulla terra, al quale, anzi, si vuole offrire una guida, un’àncora di salvataggio, e cioè la delineazione di un cammino salvifico, l’itinerarium mentis in Deum, il cammino che la mente dell’uomo deve effettuare per “indiarsi” o, comunque, per trovare il senso di sé e, quindi, il senso vero della vita. È probabile che anche in questo l’immaginario di Franzese sia stato influenzato dalle suggestioni della poesia dantesca. E difatti la danza è uno dei motivi attraverso i quali le anime del Paradiso manifestano il loro grado di beatitudine. E se è così, la rappresentazione dell’artista vesuviano assume anche altre significanze che ne testimonierebbero la complessità, l’originalità, la ricchezza. D’altronde, non sfugga che la parte superiore dell’opera, nella sua terminazione, richiama la forma della colonna troncata, quella che nella simbologia tradizionale ha sempre rinviato alla mortalità dell’uomo, alla sua non-eternità, alla sua fragilità. È la vicinanza dell’angelo, allora, a dare forza e coraggio all’uomo che si dibatte tra angeli e demoni in questa vita che forse proprio nel suo limite terreno conserva il senso più profondo di sé e il suo più autentico significato. Che cosa è successo, dunque? Un semplice, e vile, oggetto materico nelle mani dell’artista è diventato, come ho detto nella parte iniziale di queste note, un meraviglioso oggetto estetico, ricco di segni e di sensi. Franzese si è addentrato nello spirito del tema posto, o imposto, agli autori che hanno partecipato alla mostra, con tutto l’ardore intellettuale, lo spirito critico e l’immaginazione poetica che lo sostengono nelle sue creazioni. Il risultato è appunto il frutto delle sue riflessioni sul tema. Anzi, il risultato è in linea con la produzione artistica generale di Franzese, tanto è vero che i segni pittorici sono quelli ricorrenti nella sua grammatica e nella sua sintassi: i colori usati, i segni impressi sulla materia, la stessa numeralogia, sono una costante del nostro artista che, qui, ancora una volta, dimostra una concezione dell’arte intesa come studiata e consapevole forma nella quale si inverano i contenuti elaborati con studio approfondito e accurate indagini. L’arte, infatti, è concepita come operazione conoscitiva che consente all’artista di scoprire la realtà indagandola nei meandri più riposti. E Franzese qui ha dato una prova ulteriore che proprio quella è la dinamica creazionale. Lo dimostra anche il fatto che quest’opera è caratterizzata non da realistica rappresentazione o scontato figurativismo, ma da un simbolismo voluto, cercato e realizzato attraverso allusioni, ambiguità semantiche, forme espressive velate, il che connota l’opera di levità formale ed eleganza di toni e la rende profondamente suggestiva perché capace di parlare il vero linguaggio dell’arte.
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E' indubbiamente un'opera completa sotto tutti gli aspetti: della creatività, dell'aderenza al tema proposto nell'ambito della rassegna, dell'indovinato utilizzo di una materia, un tubo di plastica, che di per sé non ha nulla di artistico, ma soprattutto del forte simbolismo che tale creazione del Franzese suggerisce. Egli ha infatti saputo cogliere, ideando e realizzando quest'opera, il profondo rovello dell'uomo dimidiato tra il bene e il male, nel suo percorso in salita elicoidale lungo le pareti di una Torre di Babele (il tubo, il cilindro) che si inizia dal baratro dell'inferno e cerca di raggiungere lo splendore degli angeli nel cielo infinito.
Il tutto è composto con meravigliosa perizia artistica che coinvolge e sconvolge continuamente l'animo dell'osservatore anche più distaccato.
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L'opera di Luigi Franzese nella sua realtà








Le Foto de "La Rocciapoesia 3"

Le foto dell'incontro de "La Rocciapoesia 2", a Pratella, il 27 ottobre 2012

Le foto dell'evento "Una poesia fuori dal comune". Sant'Anastasia, 23 settembre 2012

Una poesia fuori dal comune, Sant0Anastasia, 23 settembre 2012

PUNTO, Almanacco della Poesia italiana

PUNTO SCHEDA

ARCARTE - IL VIAGGIO DELLA CREATIVITA'

Si è svolto il 30 novembre scorso, alle ore 17, presso l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Palazzo Serra di Cassano in Via Monte di Dio 14, Napoli, il Convegno di studi e reading di poesia "ARCARTE - IL VIAGGIO DELLA CREATIVITA'".
All'interessante incontro, promosso e organizzato dall'Istituto Culturale del Mezzogiorno e dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, hanno preso parte:
- Natale Antonio Rossi, Presidente Unione Nazionale Scrittori Artisti;
- Ernesto Paolozzi, Università di Napoli Suor Orsola Bnincasa;
-Antonio Scamardella, Università di Napoli Parthenope;
- Antonio Filippetti, Presidente Istituto Culturale del Mezzogiorno.
Nell'ambito del convegno si è svolta la rassegna "Liberi in Poesia", con la partecipazione di autori di diverse generazioni. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito ad "ARCARTE" quale suo premio una medaglia di rappresentanza.

Le foto del convegno

Presentazione "Sulla soglia di piccole porte"

Enza Silvestrini, 11 ottobre 2012