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IL CIRCOLO LETTERARIO ANASTASIANO CONTINUA SU:

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TACCUINO ANASTASIANO

29 luglio 2012

Il primo Meeting dei Poeti Viandanti a Formia


E' in programmazione per sabato prossimo 4 agosto, presso il Teatro Remigio Paone di Formia, il primo Meeting dei Poeti Viandanti:

De – Comporre e i Poeti Viandanti al Teatro Remigio Paone per una serata di arte, musica e versi.

Ipab SS. Annunziata
Teatro Remigio Paone
Movimento Poeti Viandanti
Ass.Cult. deComporre

presentano:

I Meeting dei Poeti Viandanti
4 agosto 2012 Teatro Remigio Paone, Formia

ore 20.30

Letture poetiche, interventi musicali, stand di libri, esposizioni artistiche

con la partecipazione straordinaria di: Floriana Coppola, Hamid Barole Abdu e Giuseppe Vetromile (poesia); Marion Nugnes (gesto narrante) ; Ivan Franzini (interventi musicali).

Ingresso libero

Tanto bistrattato e poco commerciale ma con sempre più appassionati, il genere della democrazia per eccellenza che affascina e vanta “fans” e scrittori di ogni classe sociale e professione: parliamo della mamma poesia, fonte e archetipo di ogni letteratura. Sabato 4 Agosto alle 20:30 presso il Teatro Remigio Paone di Formia una serata alla riscoperta dell’archetipo delle lettere con un connubio vincente tra la pubblicazione letteraria, associazione culturale e neo casa editrice De- Comporre e il Movimento dei Poeti Viandanti per la prima edizione del “Festival dei Poeti Viandanti”. “I Poeti Viandanti” è un movimento di creazione e/o diffusione della cultura Poetica nato a Gaeta nella notte del 7 agosto 2011 per volontà di Lory Nugnes, Sandrea Cervone, Sara Di Mare, Serena Reggio, Sibylle Gisin, Placida Euphorbia e Alba Marengo.
Ne fanno parte poeti (ed artisti di altre discipline) che compongono sillogi e organizzano eventi e performances di insieme. Partecipano e creano happening itineranti, prediligendo piazze e strade al fine di diffondere l’amore per l’Arte e la Poesia. Il tutto senza scopo di lucro e solo per amore dell’Arte, del libero scambio e dell’arricchimento reciproco. Una serata di letture poetiche, musica, esposizioni artistiche e stand di libri per una contaminazione culturale davvero stimolante.

(Da Comunicato Stampa)

24 luglio 2012

Daniele Santoro: "Sulla strada per Leobschutz", le poesie dell'Olocausto


"Laggiù, ad Auschwitz, lontano dalla Vistola, amore, lungo la pianura nordica, in un campo di morte...": sono i versi notissimi e memorabili di una lirica di Salvatore Quasimodo, intitolata appunto "Auschwitz". Il riferimento mi è parso quanto più consono e opportuno, volendo scrivere qualche breve riflessione su questo nuovo volumetto di poesie di Daniele Santoro, "Sulla strada per Leobschutz". Conosciamo tutti le orrende nefandezze dei lager nazisti che hanno sconvolto l'umanità durante l'ultima guerra mondiale, un "buco nero" nella storia in cui sono implosi tutti i valori fondamentali e il rispetto e la dignità dell'essere umano, e mai vorremmo che si ripetesse un così oscuro e infamante periodo della nostra cosiddetta civiltà in perenne cammino, si spera verso mete finalmente rosee e degne di essere vissute da ogni persona del pianeta. Per questo è importante la memoria, il ricordo, affinchè non si banalizzi o addirittura si cancelli, come purtroppo è stato tentato di fare, ciò che ha diabolicamente mosso l'uomo a distruggere con la sofferenza inaudita, il supplizio e la morte, l'olocausto, l'altro, il prossimo, il fratello.
Come sempre, la poesia, e la poesia di impegno, è anche qui vettore significativo di fatti storici, di avvenimenti, di pensiero e di comportamenti sociali. Nella fattispecie, il libro di Daniele Santoro costituisce un utilissimo e importante documento di continuità storica, e il mezzo adoperato, cioè la poesia, è quanto mai illuminato e opportuno, perchè è capace di incidere profondamente nella coscienza e nell'anima, oltre che nella mente (la memoria, il ricordo) del lettore. Forse più che con altri "strumenti" artistici, come il teatro, la musica, la pittura, la poesia si instaura nell'intimo, superando direttamente ogni barriera corporale e razionale.
Il lavoro di Daniele Santoro è da apprezzare per questo ennesimo sacrificio in memoria dell'orrendo olocausto. Ma non solo per questo. E' un grandioso esempio di come anche con la poesia sia possibile trattare efferatezze e negatività umane, mostruosità e scelleratezze.
Afferma infatti Giuseppe Conte nella sua accurata prefazione: "Sulla strada per Leobschutz è un libro che ha un centro tematico di dura, cupa potenza: il campo di sterminio e l'olocausto, che in questi versi appaiono nella loro brutalità fisica, nella loro violenza materiale, assoluta." Siamo pienamente d'accordo, anche perchè il testo di Santoro dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, che la poesia è soprattutto "costruzione", che viene subito dopo l'impulso creativo: esercizio della mente, come affermava il buon Valery! Daniele Santoro ha infatti "voluto" creare un lavoro in versi, molto profondo, acuto, peculiare, e con una struttura organica, monotematica. Difficile realizzare una tal cosa, generalmente con la poesia si divaga, anche volendo affrontare un tema unico, ci si spazia a largo raggio, fin dove il verso riesce a suscitare emozioni e vibrazioni, fino al possibile (o impossibile) confine tra il detto e il non detto. "Sulla strada per Leobschutz" supera invece tutto questo, pur seguendo i canoni della molteplicità caleidoscopica offerta dai versi, imprimendo sulla pagina le varie angolazioni, gli accenni, i rimandi, le varie sfaccettature di un mondo obbrobrioso, odioso, dedito al vituperio.
Qualche esempio: "Cristo, l'ho visto io come tremava nudo / minacciato dal fucile che si era inceppato, / mica si scomponeva l'ufficiale / scambiava con il sottoposto una battuta / frattanto che ripristinava il percussore / e lo finiva - carponi nella pozza, / la nuca spappolata ..." ("Nel cortile della morte", pag. 12). E ancora: "appena dietro il filo, la catasta / nuda dei corpi (un tempo femminili, caldi) / il velo disonesto che copriva i visi / in noi lo strazio che allentava il passo; non sapere / se madri mogli erano, se figlie sono" ("Fiancheggiando il lager delle donne", pag. 26). E a pag. 49 ("Sull'orlo della cava"): "penzoloni sull'orlo della cava / fumava la sua sigaretta / calmamente    quelli / dall'altra parte si svestivano in silenzio / religioso si abbracciavano restavano / sull'orlo della cava dove penzoloni / finiva la sua sigaretta / calmamente". Sono dei flashes di incredibile efficacia espositiva, dove il detto e il non detto, l'allusione, regna al confine di ogni verso, che ha una cadenza controllata, quasi frenata, ma sempre pare che voglia esplodere di rabbia e di disappunto, nella costernata meraviglia che l'uomo possa cadere così tanto in basso. Il verso è dunque in linea con l'atmosfera greve e fumosa, sottintesa, acre, e nella quasi imparzialità del dettato poetico (controllo e freddezza connotano tutti i componimenti), emerge tutta la cruda, assurda verità, anche nelle pietose allusioni.
Un libro-documento pregevole e prezioso, non solo per i contenuti, ma anche per l'idea creativa originale dell'autore, che ha reso possibile la realizzazione dell'opera, coerente e aderente alla storia ed ai canoni alti di una poesia veramente incisiva, colta e in grado di suscitare forti emozioni.

Daniele Santoro, "Sulla strada per Leobschutz", Edizioni La Vita Felice, Milano, 2012. Prefazione di Giuseppe Conte.

Giuseppe Vetromile
24/7/12

21 luglio 2012

La culla dell'estro, di Ottavia Piccolo


"Le poesie sono impressioni folli / che chiedono di fermarsi su carta. / Ti bussano al vetro, / alla fermata di un semaforo / e tra i volti degli sconosciuti / ti sussurrano "fermami" / ti domandano "imprimimi", / blocca il tempo con il segno odoroso / della tua mano sulla carta, / rendimi eterna!".
Sono versi bellissimi di Ottavia Piccolo, poetessa sarnese che sta riscuotendo un notevole e meritato successo, nonostante la forte deriva e piattezza di contenuti e di stile di molti tentativi di scrittura poetica che affollano le segreterie delle case editrici e i circuiti letterari italiani contemporanei. Si sa, scrivere di poesia non è un peccato mortale e in fin dei conti, come diceva anche il buon Montale, non si fa del male a nessuno, almeno in apparenza. E così basta scrivere a volte dei semplici versi, andare a capo a capriccio, tanto la metrica non viene più utilizzata, per definirsi poeti. Diverso è il discorso quando si affronta con seria consapevolezza questo mondo nel quale si vuole, si cerca, di essere protagonisti: con umiltà ma anche con una discreta competenza, con la lettura approfondita degli altri poeti per trarne un conforto e un confronto, un motivo di riferimento.
Ottavia Piccolo fa sicuramente parte di questa seconda schiera di poeti. Si vede subito, anzi si "sente" subito, che la sua poesia è lavorata, ispirata sì, ma soprattutto ben messa sulla pagina, in un progetto poetico di ampio respiro, che abbraccia tutte le sfere dell'esistenza.
Ho voluto di proposito aprire queste mie brevi riflessioni sulla poesia di Ottavia Piccolo, con i versi già citati all'inizio e che chiudono il suo recente libro "La culla dell'estro", perchè davvero sono significativi, a mio modesto avviso, in quanto costituiscono una sorta di autodichiarazione della nostra poetessa, dichiarazione certamente condivisibile e del tutto autentica. "La poesia bussa sempre al vetro" (leggi: alla persona, racchiusa nel suo involucro materiale e spirituale insieme, che viaggia nel mondo...). Si tratta di una "conclusione" alquanto indovinata, che ricuce, riannoda, compendia, tutta la visione poetica di Ottavia Piccolo, che molto felicemente ha costruito la sua raccolta poetica fondandola su quattro aspetti notevoli della vita, della propria intimità, e del mondo: una sorta di quattro punti cardinali, per il cui tramite è possibile orientarsi e procedere sicuri. Quattro capitoli che riassumono quindi il progetto poetico della nostra poetessa: "Gli affetti perduti", "La natura", "Impressioni", e infine "Gli amori", che coronano in un certo senso la lunga e approfondita serie di riflessioni in versi. E' un tracciato significativo, perchè la Piccolo prende il via da un patrimonio sentimentale di fondamentale importanza, costituito appunto dagli affetti e dai legami familiari, senza i quali non è possibile avere una giusta apertura verso gli altri e verso il mondo: "C'è un'ombra celata / da pianti segreti / che a notte inoltrata / fa passi concreti ... " ("L'uomo di spalle", dedicata al padre, pag. 19), afferma la poetessa, nel suo ricordo che è divenuto riferimento sostanziale di vita e di amore nei riguardi dei genitori. L'occhio della sua anima spazia poi sulla natura, dove "Le lacrime degli innamorati / fanno sbocciare gerbere / nei solchi del cotto / di Villa Cimbrone ..." ("Ravello prodigiosa", pag. 32): il prodigio dell'amore, dice la poetessa, è capace di far sbocciare i fiori anche tra le pietre del mondo. Poi medita e riflette, Ottavia, scrivendo i versi che costituiscono il capitolo delle "Impressioni": "Temo il distacco, / rinnovo di antico dolore. / temo l'amore, / presagio di nuovo supplizio ..." ("Il tarlo", pag. 46): dubbi, remore, ansie, speranze, costruzioni di fede... naturalità di un'anima sensibile e schietta, quale è quella della nostra poetessa.
Chiude il libro, ma non lo esaurisce certamente, anzi, lo lascia aperto a illimitati panorami di felicità e di realizzazione, l'amore, inteso come deve essere inteso, e cioè pieno, coinvolgente, totalizzante: "Riempimi di te, / nutri la mia bocca coi tuoi baci più caldi ..." ("Riempimi di te", pag. 60).
L'avventura poetica di questo bellissimo libro di Ottavia Piccolo termina qui, ma come dicevo prima, in sostanza apre e riapre nuovi orizzonti, che la poesia, con la sua forza e il suo fascino, fa sempre intravedere. E la poesia di Ottavia Piccolo, che è artista completa, in quanto si dedica professionalmente anche all'attività musicale, sia come docente sia come esecutrice di brani al pianoforte e altri strumenti, non poteva non integrarsi magicamente con la musica, e lo notiamo nei suoi testi, sempre fluidi e armonici, altamente ritmici, con l'uso sapiente, spessissimo, della rima.
Una voce nuova della poesia, che ci offre emozioni complete e indimenticabili.

Ottavia Piccolo, "La culla dell'estro", Morgan Miller Edizioni, Lucera (Fg), 2011.

Giuseppe Vetromile
21/7/12

20 luglio 2012

Billy Collins premiato al Camaiore


Invitato recentemete alla Casa Bianca dal Presidente Barak Obama, incoronato poeta più volte dal Congresso degli Stati Uniti d'America, il grande poeta americano Billy Collins, autore di innumerevoli raccolte di poesia (le sue poesie animate pubblicate in rete ricevono più di 200.000 visite al giorno), voce nota agli ascoltatori della radio pubblica, autore che é capace di riempire i teatri con i suoi reading e di fare dei suoi libri degli autentici bestseller (il "The New York Times" lo definisce Il poeta più popolare d'America, ha confermato la sua presenza  il 15  Settembre p.v.  per ritirare personalmente il prestigioso  Premio Internazionale Camaiore a lui conferito dalla giuria tecnica del  XXIV  Premio letterario Camaiore formata da: Francesco Belluomini (presidente), Alberto Bevilacqua, Corrado Calabrò, Emilio Coco, Vincenzo Guarracino, Paola Lucarini, Mario Santagostini. 
Nell'occasione l'Ambasciatore degli Stati Uniti d'America  David Thorne  ha designato a rappresentare l'Ambasciata, alla cerimonia conclusiva di premiazione  del XXIV Premio Letterario Camaiore 2012 e a festeggiare il proprio illustre connazionale all'Hotel Dune il 15 settembre p.v.alle ore 21,30,  il Console Generale Sarah Morrison.  
Comunicazione ufficiale pervenuta il 18 luglio c.m. al Sindaco di Camaiore  Alessandro Del Dotto e al Presidente del Premio Francesco Belluomini.                                          
Camaiore, 20 luglio 2012.

18 luglio 2012

Estate sì, ma già stiamo pensando ai nostri prossimi appuntamenti!

Siamo in piena estate ormai e molti amici sono già in vacanza, al mare o in montagna, o magari si limitano a salutari "mordi e fuggi" di fine settimana, data la fatidica "crisi" che è diventata un'ombra angosciante per tutti!
Anche noi ci dedichiamo con la giusta parsimonia alla cura del corpo e dell'anima distendendoci sugli arenili di Vietri Marina, solo per qualche ora e facendo ritorno a casa per pranzo.
E in questi andirivieni pensiamo anche al da farsi, ai prossimi appuntamenti letterari!
Tralasciando il mese di agosto, che per la verità pure si presterebbe a qualche interessante evento, magari sulla spiaggia, stiamo pensando di organizzare una serata di letture poetiche nel giardino dell'Associazione IncontrArci, probabilmente tra il 10 e il 15 settembre. Inaugureremo così un nuovo ciclo di convegni sulla poesia, da tenersi all'aperto, organizzati appunto insieme al Circolo IncontrArci.
Seguirà poi l'11 ottobre, e questa è una data sicura, la presentazione in Biblioteca di un interessante libro di Enza Silvestrini, "Sulla soglia di piccole porte".
Torna a fine ottobre, o inizi novembre, il secondo appuntamento di "Rocciapoesia", a Pratella, visto il grande successo del primo incontro che si è tenuto lo scorso 23 giugno.
Naturalmente il Circolo Letterario Anastasiano terrà informati tutti, con annunci diretti, e-mail e diffusione su Facebook.
Tenetevi in contatto, cari amici, per non mancare a questi appuntamenti.
Intanto, buone vacanze a tutti e, soprattutto, buona Poesia!

Giuseppe Vetromile

16 luglio 2012

L'essenza della vita nella poesia di Pasquale Montalto

Il progredire dell'umanità verso orizzonti scientifici e tecnologici sempre più certi e chiari, che ci permettono di aggiungere ulteriori tasselli al grande mosaico del cosmo, svelandone e spiegandocene i segreti e i profondi meccanismi che lo regolano fin dall'origine e lo muovono verso confini ancora imperscrutabili, non ha esaurito la fondamentale domada dell'uomo sul senso e sul perchè dell'esistenza, il fine escatologico, laico o religioso che sia, quell'inquietante sensazione di pochezza, se non di nullità, che ci sconvolge guardando il cielo stellato e pensando al nostro futuro, considerando anche l'attuale disgregazione dei valori fondanti della vita, la superficialità dei rapporti umani, in una società tesa a salvaguardare soprattutto i propri beni materiali.


In questi ambiti i poeti sono stati sempre, in qualche modo, dei precursori, andando al di là dello schema e dei confini del mondo in cui sono immersi, e rivelando l'autenticità delle proprie vedute, sia interiori che esteriori: il mondo dell'anima e il mondo-pianeta-universo.
Pasquale Montalto non si sottrae a questa visione accentuata sul mondo "altro", che non è disgiunto, separato, dalla quotidiana avventura della nostra esistenza, ma ne è certamente parte integrante, se non proprio "completante", nel senso che il poeta dà molta importanza, ed è giusto, alla sfera dei sentimenti e dell'anima, che in fondo, poi, tutto influenza e condiziona, anche la cosiddetta parte razionale e logica dell'uomo.
Dallo studio e dall'indagine pertinace di questa sfera del sentimento, Pasquale Montalto trae lo spunto per realizzare una interessante Trilogia Poetica sull'Amore: "I colori dell'amore", "Io e la vita", e "La magia di esistere". Si tratta di tre volumetti, editi da Progetto Cultura nella collana "La scatola delle parole". E' un lavoro complessivo molto ben articolato ed organicamente confezionato, nei tre volumetti separati, che si integrano e si completano a vicenda, come in ogni "trilogia" degna di questo nome.
Abbiamo avuto l'opportunità di leggere e gustare solo gli ultimi due libri della trilogia, ma in questi, immaginiamo, c'è materiale poetico abbastanza rilevante da poterne ricavare qualche interessante, anche se limitata, riflessione.
Ebbene, sfogliando attentamente i due volumi, alla ricerca di un punto nodale che possa essere origine di tutto il pensiero poetante di Montalto, colpisce in modo particolare il testo a pagina 37 di "La magia di esistere", intitolato "Sintesi creativa": "Sono una persona, / in cerca di saggezza, / semplice e non banale, / che ha scelto / - e non da ora - / la poesia, come potenziale / per espandere la vita." Direi dunque che sia questo il nocciolo essenziale da cui prende forma e vigore tutta la sostanza e il credo poetico del nostro autore: una sorta di dichiarazione, autentica e trasparente, per affermare e ribadire la grande capacità della poesia a creare e ri-creare tempo e materia nel corso della vita umana. D'altra parte, come afferma anche Francesca Innocenzi nella sua accurata prefazione a "Io e la vita", l'arte di Pasquale Montalto è al servizio della vita, volta alla felice realizzazione del sé collettivo, risultato del connubio tra ragione e creatività.
Siamo dunque di fronte ad un progetto, ad una architettura poetica decisamente positiva e propositiva, che si fonda sui pilastri ineccepibili della buona progressione dell'uomo verso la felicità e la piena realizzazione di sé, e cioè l'amore, innanzitutto: "L'amore... / riconoscilo, / anche quando ti disarma / e, con le spalle al muro, / non sai più cosa rispondere, / per distinguerlo dall'odio." ... (da "Io e la vita", pag. 30); e poi l'innocenza, la genuinità, la spiritualità, insomma tutte le virtù "alte", che completano l'uomo e lo rendono "persona", non un semplice "individuo": "Le piccole cose, / non dimenticare mai le piccole cose, / un abbraccio, una carezza, un sorriso, / calde e piccole cose, / sono loro a fare la differenza / nel tema dell'amore" ... (da "La magia di esistere", pag. 54).
E' notevole quindi il lavoro poetico espresso dal Montalto, che tra l'altro prende spunti evidenti dal Movimento della Poesia Esistenziale (MPE), da lui stesso fondato e che, come abbiamo visto, si ispira alla semplicità (intesa come essenzialità!) della vita-poesia, o poesia-vita, in quanto l'una non è disgiunta dall'altra.
Una poesia che si snoda piana e melodica, senza spigoli o improvvise variazioni e deviazioni, che possano in qualche modo strattonare il lettore, il quale è invece condotto per mano, dolcemente e soavemente, verso orizzonti di luce e aperture lungimiranti, con parole misurate e, spesso, addirittura cantate. Un poeta che sa leggere in profondità l'animo umano e che riesce a "decantarlo", a epurarlo e a liberarlo dalle scorie negative che lo appesantiscono e lo deprimono: con un dettato poetico, come dicevamo prima, morbido e nello stesso tempo persuasivo.

Pasquale Montalto, "Io e la vita"; "La magia di esistere". Edizioni progetto Cultura. Collana "La scatola delle parole" diretta da Francesca Innocenzi. Disegni di Alice Pinto.

Giuseppe Vetromile
16/7/12

13 luglio 2012

Le Strade della Cultura a Guardia Lombardi


LE STRADE DELLA CULTURA 2012 – POESIA DEL FUOCO
Guardia Lombardi, 12-16 settembre 2012


Ritorna anche per il 2012 la manifestazione che vede il paese di Guardia Lombardi avvolto di poesia, con i testi esposti lungo le strade del caratteristico centro, a cui si affiancano interventi critici sul tema scelto per l’edizione e vari momenti performativi. Un’idea del poeta Domenico Cipriano che lo scorso anno ha visto l’esposizione di oltre 180 poesie, tra cui molte di importanti poeti italiani contemporanei, ed una folta presenza di pubblico che ha visitato la mostra ed ha partecipato agli eventi organizzati durante le giornate.
Il tema scelto per l’edizione del 2012 è IL FUOCO anche inteso come ENGERGIA. La mostra itinerante delle poesie sarà inserita, da quest’anno, in un più ampio programma della manifestazione “LE STRADE DELLA CULTURA”, che si terrà in settembre, e che coinvolgerà Istituzioni e studiosi di varie discipline, nonché vedrà affiancata la poesia da altri linguaggi dell’arte, per più giorni, con mostre legate al tema scelto per quest’anno.
Chi intende partecipare deve inviare massimo 2 poesie (ogni poesia non deve superare i 25 versi, per esigenze di esposizione) sul tema IL FUOCO, nel suo più ampio significato, intendendo anche più in generale l’Energia, per scegliere quelle da accogliere lungo le strade di Guardia Lombardi. Sono gradite poesie inedite, ma se si vogliono inviare degli editi, si prega di citare la pubblicazione da cui è tratta la poesia per riportarla sulla stampa, nonché l’eventuale autorizzazione dell’Editore che ne detiene i diritti. Infine, sono richiesti i recapiti degli autori e l’autorizzazione ad utilizzarli perché possano essere informati sugli sviluppi dell’iniziativa e di altri eventi collaterali.
Inviando i propri testi si cedono i diritti al loro utilizzo ai fini della manifestazione, senza nulla a pretendere, anche per un’eventuale pubblicazione, nonché si attesta che le poesie sono di propria produzione e si è titolari dei diritti sull’opera. L’invito è pubblico e vi esortiamo alla diffusione presso poeti che ritenete opportuno coinvolgere, nello spirito di una vera festa della poesia e della cultura.
Le poesie possono essere inviate all’indirizzo e-mail: stradepoesia@yahoo.it con oggetto “STRADE POESIA”; oppure per posta, al seguente indirizzo:
Segreteria STRADE POESIA, c/o Biblioteca Comunale, via San Rocco, 8 – 83040 Guardia Lombardi (AV).
Le composizioni devono giungere entro il 25 luglio per garantire un’efficiente ed adeguata organizzazione.
Il Presidente dell’Associazione NovaPolis: Giandonato Giordano
Il Sindaco di Guardia Lombardi: Michele Di Biasi
Per informazioni: Biblioteca Comunale di Guardia Lombardi, tel. 0827.41297 - e-mail: stradepoesia@yahoo.it

8 luglio 2012

Conclusa la VI Edizione del Premio Prata


Con una metafora indovinatissima, inventata dall'eccellente Gigi Marzullo, è iniziata la cerimonia conclusiva della sesta edizione 2012 del Premio Prata. Si è infatti paragonato l'importante evento irpino ad un fanciullo che va crescendo, e va crescendo molto bene, grazie soprattutto agli ottimi "genitori", che nella fattispecie sono Antonietta Gnerre e Armando Gallo, rispettivamente presidente e vicepresidente dell'omonima Associazione che da ormai sei anni porta avanti, con sacrificio e impegno, questo "fiore all'occhiello" della Cultura irpina. E naturalmente si tratta di una buona Famiglia, supportata anche da tanti bravi "zii", come il Direttore Artistico Alfredo Petrillo e lo stesso Sindaco di Prata Gaetano Tennariello. In una Italia, e possiamo dire in una Europa, travolta dalla crisi con la C maiuscola, crisi che investe tutti i campi, e che fa crescere la sfiducia e il disinteresse generale, portare avanti un progetto culturale di ampio respiro, che investe quasi tutti gli ambiti delle attività artistiche e professionali della nostra società, dalla letteratura al giornalismo, dalle scienze alle comunicazioni, al mondo del lavoro, è davvero arduo e impegnativo. Ma il "fanciullo Premio Prata", che ha ora 6 anni, cresce bene, si rafforza vieppiù, ha davanti un futuro certamente roseo e si troverà maturo e ben saldo nell'avvenire.
Non poteva cambiare la splendida cornice sede dell'evento, e cioè l'Arcibasilica Paleocristiana della SS. Annunziata, appena fuori il centro abitato di Prata. Quest'anno il Premio è stato sponsorizzato dal Sindacato Italiano UGL, presente con il suo segretario Giovanni Centrella. Ottima la conduzione della giornalista de Il Mattino Stefania Marotti, mentre il noto giornalista Rai Gigi Marzullo ha presentato l'intera manifestazione rivolgendo domande ai vincitori e offrendo spunti di riflessione.
Sono intervenuti: il cabarettista del Bagaglino Eugenio Corsi con una sua acuta performance comica, e il maestro Paolo De Vito con il recital musicale "Di vento e di viaggi".
I vincitori del Premio Prata 2012 sono stati: Carlo Maria Grillo, Premio Ambasciatore (Magistrato e Giudice); Salvatore Mattozzi, Premio alla Carriera (Illustratore, fumettista e grafico, Corriere della Sera); Pino Tordiglione, Premio Speciale della Giuria (Regista del film "Sui Passi dell’Amore, Teresa Manganiello"); Attilio Scarpellini, Premio Cultura e Comunicazione (Giornalista, Radio Rai 3); Pino Aprile, Premio Opera di Saggistica (Giù al Sud, Piemme, 2011); Carola Susani, Premio Opera di Narrativa (Eravamo bambini abbastanza, Minimun fax, 2012); Luigi Fontanella, Premio la Poesia in Italia (Bertgang – Fantasia Onirica, Moretti & Vitali, 2012); Raffaele Urraro, Premio opera di Critica Letteraria (La fabbrica della parola – Studi di poetologia, Manni Editore, 2011).
Riconoscimenti speciali sono stati assegnati al Dirigente Scolastico dott.ssa Silvia Gaetana Mauriello e agli alunni dell’I.C. “Carlo Alberto Dalla Chiesa” di Prata P.U., che hanno rappresentato la Regione Campania nella manifestazione di Palermo del 23 maggio 2012.
A Domenico Patrone per la sua prima opera “Con gli occhi del ricordo”, Edizioni Letterarie, Salerno, 2012. A Crescenzo Fabrizio con il romanzo inedito “Fatima 2017, La Profezia e il Segreto”.
A chiusura della manifestazione, l’Associazione Premio Prata ha ringraziato: Giovanni Centrella, Licia Giaquinto, Emilia Bersabea Cirillo, Claudio Damiani, Bruno Galluccio, Domenico Cipriano, Paolo Saggese, Enzo Rega, Eugenio Corsi, Rino Bianchi e Paolino Marotta.


La poesia, luogo delle differenze


E' questo il titolo davvero significativo di una nuova antologia poetica tutta al femminile, curata da Alfonso Malinconico per la Marcus Edizioni di Napoli diretta da Alessandro Carandente.
Nella dettagliata prefazione, intitolata "Uno sguardo al femminile", Alfonso Malinconico ripercorre il sentiero storico che ha visto la donna protagonista, in particolare nel mondo letterario, per fondare così le giuste premesse per la realizzazione di questa antologia, di cui fanno parte le poetesse Anna Maria Giancarli, Alessandra Carnaroli, Francesca Farina, Milli Graffi, Rosaria Lo Russo e Jonida Prifti, con un omaggio a Patrizia Vicinelli.
Il volume riporta alla fine le esaurienti note bio-bibliografiche delle sette autrici.
Leggiamo in quarta di copertina: "... La poesia è tra i generi letterari quello che non ha mercato, il più marginale. Anche quando non viene rifiutata, è isolata, ignorata, perché si sa in partenza che essa non è vincente, non è competitiva. Il genere femminile, checché se ne dica per piaggeria o benevolenza, è ancora tra i sessi quello più indifeso e esposto alla violenza giornaliera. Ancora oggi le donne sono da difendere, per tutelare i loro diritti non bastano le mimose dell'8 marzo e una donna Ministro con delega alle Pari Opportunità. Un'antologia di sole donne si giustifica per varie ragioni. Significa intanto dare voce e spazio e respiro ad una dimensione altra, supplire al difetto di una mancanza, recuperare una scrittura poetica complementare a quella maschile."

LA POESIA - LUOGO DELLE DIFFERENZE, a cura di Alfonso Malinconico. Marcus Edizioni, Napoli, 2012

Terradifuoco & Poesia a Terzigno


Riuscitissimo il 1° Evento Artistico-Culturale tratto dal Ciclo "Sui sentieri della luna", un incontro di letture poetiche organizzato dal Centro Studi Xeniart di Mario Apuzzo presso la Tenuta Giugliano - Terradifuoco, a Terzigno, ieri, sabato, 7 luglio 2012. Come hanno affermato gli stessi Mario Apuzzo e Colomba Iovino (Presidente del Centro Studi Xeniart) in apertura, questo incontro vuole essere il primo di una lunga serie di eventi dedicati alla cultura, all'arte ed alle scienze, grazie anche all'ospitalità della Tenuta Giugliano, situata alle pendici del Vesuvio e immersa in parecchi ettari di pinete e vigneti.
Hanno preso parte a questo primo incontro i poeti: Ciro Vitiello, Gianni Damiano, Raffaele Urraro, Carla Vidiri Varano, Rossella Luongo, Carlo Di Legge, Federica Giordano, Nino Velotti, Ferdinando Tricarico, Costanzo Ioni, Ottavia Piccolo e Giuseppe Vetromile. Mario Apuzzo ha letto alcuni suoi testi e, in chiusura, quelli di Salvatore Violante e Corrado Calabrò.
Le letture si sono svolte in due fasi, nell'intervallo delle quali si è esibita, applauditissima, la cantautrice Daniela Picciau.
Un gustosissimo buffet e un brindisi finale hanno siglato il successo di questa nuova importante iniziativa del Centro Studi Xeniart, che grazie all'entusiasmo e all'impegno di Mario Apuzzo e Colomba Iovino, raggiungerà certamente meritatissime mete nel mondo della promozione artistico-culturale e, direi, anche sociale.

3 luglio 2012

Le "Archeologie del sogno": nuovo appuntamento culturale organizzato dal Centro Studi Xeniart di Terzigno









Un nuovo appuntamento culturale progettato e organizzato dal Maestro Mario Apuzzo del Centro Studi Xeniart di Terzigno. Si ripropone infatti la magnifica tematica delle "Archeologie del sogno", mostra di pittura di Mario Apuzzo, abbinata a "Terradifuoco & Poesia", un reading di poesia dedicato a Giacomo Leopardi, e che continua il ciclo "Sui sentieri della luna" già realizzato a Minori negli anni scorsi. Lo scenario stavolta è la bellissima Tenuta Giugliano - Terradifuoco, a Terzigno, alle pendici del Vesuvio, immersa in almeno cento ettari di pinete e vigneti, con ginestre, orchidee ed altre specie endemiche proprio al centro del Parco Nazionale del Vesuvio.

L’artista Mario Apuzzo, direttore del Centro Studi Xeniart, l’ha scelta come luogo d’elezione per un ambizioso progetto che sposa la cultura al territorio.
L’oasi, con i suoi magnifici spazi verdi, permette di fare trekking e, sui sentieri del bosco, anche escursioni a cavallo; questo “giardino dei sensi” con i suoi colori e i suoi profumi, rappresenterà davvero uno speciale luogo di ristoro per l’anima e di Ben-Essere.
Qui saranno organizzati incontri turistico-gastronomici e artistico-culturali che, grazie anche alla degustazione di specialità locali esclusive, favoriranno l’incontro tra artisti, filosofi e altre autorevoli personalità.
L’intero progetto, in tal modo, medierà l’armoniosa integrazione tra uomo, arte e cultura, favorendo esperienze sempre più interessanti a sviluppare lo “spirito dell’incontro” e la “cura” dell'accoglienza.
Si rafforzerà così il rapporto fiduciario tra le persone e, in ciascuno, crescerà l’esigenza a concretizzare i propri “sogni".  


Il CENTRO STUDI XENIART e la TENUTA GIUGLIANO - TERRADIFUOCO - RISTORANTE

Propongono e ed inaugurano
SABATO 7 LUGLIO  2012  -  ORE 18,00

ARCHEOLOGIE DEL SOGNO
Mostra di pittura - Opere 2010 - 2011 di MARIO APUZZO

Interverranno:
DARIO GIUGLIANO - ALDO MASULLO - GIORGIO AGNISOLA


Assaggi della Tenuta e brindisi augurale con il rosso Xeniart 2008 “‘mbriacafemmene” 

TERRADIFUOCO e POESIA

Il 1° Evento Artistico-Culturale dal ciclo “Sui sentieri della luna”.
Reading di poesia dedicato a G.Leopardi

Intervengono i poeti:
CIRO VITIELLO - GIANNI D’AMIANO - GIUSEPPE VETROMILE - RAFFAELE URRARO ALFREDO GIUGLIANO - PRISCO DE VIVO - ROSSELLA LUONGO - CARLO DI LEGGE ENZO MANZONI - SALVATORE VIOLANTE - ENZO REGA - BRUNO GALLUCCIO ALESSANDRO  CARANDENTE - FEDERICA GIORDANO - PAOLO BATTISTA - STELVIO DI SPIGNO - NINO VELOTTI - MARIO APUZZO - CORRADO  CALABRO’ - ANNAMARIA PUGLIESE - OTTAVIA PICCOLO - COSTANZO IONI - GERARDO PEDICINI - FERDINANDO TRICARICO.

Coordina COLOMBA IOVINO (Pres. Centro Studi Xeniart)
Interverrà la cantautrice DANIELA

TENUTA GIUGLIANO - TERRADIFUOCO - RISTORANTE
Via Vicinale Lavarella – TERZIGNO
Centro studi XENIART - Via Fiume 18, 80040, TERZIGNO Tel. 081/8282903. e-mail: apuzzomario@virgilio.it

Le Foto de "La Rocciapoesia 3"

Le foto dell'incontro de "La Rocciapoesia 2", a Pratella, il 27 ottobre 2012

Le foto dell'evento "Una poesia fuori dal comune". Sant'Anastasia, 23 settembre 2012

Una poesia fuori dal comune, Sant0Anastasia, 23 settembre 2012

PUNTO, Almanacco della Poesia italiana

PUNTO SCHEDA

ARCARTE - IL VIAGGIO DELLA CREATIVITA'

Si è svolto il 30 novembre scorso, alle ore 17, presso l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Palazzo Serra di Cassano in Via Monte di Dio 14, Napoli, il Convegno di studi e reading di poesia "ARCARTE - IL VIAGGIO DELLA CREATIVITA'".
All'interessante incontro, promosso e organizzato dall'Istituto Culturale del Mezzogiorno e dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, hanno preso parte:
- Natale Antonio Rossi, Presidente Unione Nazionale Scrittori Artisti;
- Ernesto Paolozzi, Università di Napoli Suor Orsola Bnincasa;
-Antonio Scamardella, Università di Napoli Parthenope;
- Antonio Filippetti, Presidente Istituto Culturale del Mezzogiorno.
Nell'ambito del convegno si è svolta la rassegna "Liberi in Poesia", con la partecipazione di autori di diverse generazioni. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito ad "ARCARTE" quale suo premio una medaglia di rappresentanza.

Le foto del convegno

Presentazione "Sulla soglia di piccole porte"

Enza Silvestrini, 11 ottobre 2012