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IL CIRCOLO LETTERARIO ANASTASIANO CONTINUA SU:

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TACCUINO ANASTASIANO

3 marzo 2013

Le "Considerazioni" poetiche di Ciro Carfora


Accostarsi al mondo della poesia, frequentarlo e poi anche viverlo in prima persona, da protagonista, non è un processo che può esaurirsi in un breve spazio di tempo: inizia, se davvero inizia, cioè se davvero si posseggono i "germi", i "semi" capaci di generare questa stupenda attività artistica, quasi in sordina, improvvisamente, in un luogo e in un momento particolare, forse, della vita dell'autore, per poi proseguire senza più arrestarsi, ma raccogliendo e consolidando lungo il viaggio personale, un bagaglio di esperienze poetiche sempre più ricco e luminoso. Il punto importante è dunque l'inizio, la determinazione a voler coscienziosamente intraprendere un lavoro di ricerca su di sé e sul mondo osservato, da tradurre in versi.
In questo senso Ciro Carfora è un poeta coscienzioso, perché egli seppe coltivare la folgorazione nascente, l'impeto creativo che è innato in noi, per proseguire consapevolmente e con impegno, lungo la difficile strada del fare poesia, una poesia che non sia solo un mero versificare, cioé imbellettare le emozioni e le idee con parole e termini sensuali, sdolcinati o anche ovvii, ma piuttosto una poesia robusta, istantanea, che sappia attraversare la pelle e giungere fino al cuore, penetrante come uno strale. E non è necessario ricorrere a particolari costruzioni o a sperimentalismi forzati ed estremi, per proporre a tutti i costi una poesia diversa, una poesia nuova, una poesia libera: sono, queste, caratteristiche che a volte necessitano, è vero, ma non sempre. Ciro Carfora ha trovato invece, per la sua poesia, una connotazione e una modularità che per certi versi può dirsi classica, normale, o addirittura lirica. Ma il suo segreto sta proprio nel "segreto", cioè nella verità intima e semplice del suo cuore e della sua anima, capace di dar vita al fanciullo pascoliano, o a quell'essenzialità velata di mistero che si ritrova nella poetica ungarettiana.
Un linguaggio semplice e diretto, dunque, quello di Ciro Carfora, e l'abilità poetica sta proprio in questo suo dire breve ma intenso, diretto ma profondo, sintetico ma totalizzante nello stesso tempo.
Andando ad indagare più in profondità nella poetica del nostro Ciro Carfora, la prima cosa che risulta evidente è dunque questo suo discorso apparentemente tranquillo, contenuto, direi quasi da genitore nei confronti di un figlio, in cui il dire è costituito essenzialmente da "considerazioni" sugli aspetti molteplici della vita, della società, degli affetti, del "come va il mondo", ed espresso con una tonalità dolce, mai eccessiva o eccessivamente aggressiva, lacerante, urlante: perchè l'impasto poetico con il quale Carfora realizza la sua edificante costruzione, è infarcita d'amore, soprattutto d'amore: "Tu non sai, / ma è questa grazia / che nell'intimo / ti possiede / a renderti rosa / dei giardini, / rugiada / che ammanta i sentieri / coi veli delle trasparenze ..." (Da: "Rossella"). E sulla base di questo principio edificante, cioè il sentimento d'amore verso la persona e verso tutta la società, Ciro Carfora ha elaborato una sua struttura poetica, fin dall'inizio della sua lunga carriera letteraria, ricca di contenuti soprattutto personali e sociali, in cui le tematiche più importanti e addirittura scottanti, per certi versi, vengono espresse con naturalezza ma anche con l'incisività del suo accorato canto. Possiamo dunque considerare, ora, questa recente raccolta di poesie dal titolo quanto mai aderente a tutto il discorso precedente, e cioè "Considerazioni", come un'opera validissima del nostro poeta, che continua, anzi prolunga la sua azione artistica e letteraria, nei confronti del mondo, ponendosi egli quale acuto osservatore di fronte alla quotidianità, sovente intrisa di storie degradate e tristi, ma anche ricca di sbalzi di gioia e d'amore. Parliamo, in particolare, di figure di sofferenza, che il nostro Carfora ritrae con determinazione e dolcezza: "La povertà / è una fanciulla / che mi seduce / con un cenno degli occhi. / Ho per lei / monete di tenerezza / e qualche lacrima nascosta" (Da: "La povertà"). E ancora: "Adele è ferita, / ma ha cuore / che si dona. / Adele è attesa / di arcobaleni, / è sorriso / che stempera sconfitte" (Da: "Adele"). In questi versi, presi ad esempio, già si intravede la commiserazione, la compassione del poeta, che non è però mero e languido distacco, bensì compartecipazione, quasi un immettersi nei sentimenti altrui, farli propri.
Ed è dunque anche per questo (ma non solo!), che Ciro Carfora ha meritato di ottenere il primo premio, consistente appunto nella pubblicazione di questo libro, all'edizione 2012 del concorso letterario internazionale "Prader Willi" indetto dall'Associazione "Carta e Penna" di Torino per porre l'attenzione del pubblico su una particolare malattia, detta appunto sindrome di Prader Willi, dal nome dei due studiosi che l'hanno individuata. Ciro Carfora ha dimostrato così che anche con la poesia è possibile avvicinarsi a problematiche importanti che investono la sfera delle malattie e il rapporto con i "diversamente abili". Le sue poesie, in particolare quelle raccolte nel libro "Considerazioni", sono per certi versi anche una denuncia, o perlomeno un tentativo di informare, con una modalità artistica e poetica davvero eccezionale, e di aprire una finestra sul doloroso mondo dei diversi, degli abbandonati, dei sofferenti. E la sua poesia compie il miracolo del riscatto, ponendo in luce aspetti negativi, figurazioni opache, ma comunque cariche di grande umanità e soprattutto di speranza, come quando afferma, in "Aurora": "E' nel viaggio / dei tuoi sogni / che si desta / il mattino".
Ciro Carfora conferma con questa sua raccolta poetica di essere poeta sensibilissimo e attento, che senza ricercare particolari strutture autoreferenziate, mira ad una poesia diretta, del sentimento e dell'uomo, pur avvalendosi di una scrittura lirica di indubbio livello qualitativo.

Ciro Carfora, "Considerazioni", Associazione Culturale Carta e Penna, Torino, 2012

G. Vetromile
3/3/2013

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Le Foto de "La Rocciapoesia 3"

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Le foto dell'evento "Una poesia fuori dal comune". Sant'Anastasia, 23 settembre 2012

Una poesia fuori dal comune, Sant0Anastasia, 23 settembre 2012

PUNTO, Almanacco della Poesia italiana

PUNTO SCHEDA

ARCARTE - IL VIAGGIO DELLA CREATIVITA'

Si è svolto il 30 novembre scorso, alle ore 17, presso l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Palazzo Serra di Cassano in Via Monte di Dio 14, Napoli, il Convegno di studi e reading di poesia "ARCARTE - IL VIAGGIO DELLA CREATIVITA'".
All'interessante incontro, promosso e organizzato dall'Istituto Culturale del Mezzogiorno e dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, hanno preso parte:
- Natale Antonio Rossi, Presidente Unione Nazionale Scrittori Artisti;
- Ernesto Paolozzi, Università di Napoli Suor Orsola Bnincasa;
-Antonio Scamardella, Università di Napoli Parthenope;
- Antonio Filippetti, Presidente Istituto Culturale del Mezzogiorno.
Nell'ambito del convegno si è svolta la rassegna "Liberi in Poesia", con la partecipazione di autori di diverse generazioni. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito ad "ARCARTE" quale suo premio una medaglia di rappresentanza.

Le foto del convegno

Presentazione "Sulla soglia di piccole porte"

Enza Silvestrini, 11 ottobre 2012