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TACCUINO ANASTASIANO

12 gennaio 2009

I "ricordi e le riflessioni" di Brandisio Andolfi

La poesia è l’unico mezzo che ti permette di essere padrone delle tue idee, dei tuoi pensieri, dei tuoi sentimenti. Essa è la vera storia dell’anima tua e di quella dei popoli”. Con questo esergo, Brandisio Andolfi, poeta casertano assai prolifico e impegnato, apre una sua interessante raccolta poetica dal titolo apparentemente semplice: “Ricordi e riflessioni”, edita da Bastogi nel 2007. Un titolo laconico, dicevamo, solo a prima vista, perché in realtà racchiude, propone e sparge a piene mani – e Andolfi è molto bravo in questo – tematiche e filosofie di grande spessore culturale e sociale.
Infatti, qui non si tratta dei meri “ricordi” elencati con semplicità e con monotone litanie in un classico quanto usuale e banale memoriale che riporta i fatti salienti (per il protagonista) di una vita, ma che poco o niente possono influire o incidere sull’animo dei lettori; del resto, la tematica dei ricordi, e anche delle riflessioni, è alquanto inflazionata nel mondo poetico, e vi si attinge ancora copiosamente essendo un argomento appetibile e facilmente frequentato dai più, poeti o meglio verseggiatori superficiali che con la vera poesia poco hanno a che fare. Un argomento trabocchetto, dunque, al quale però il nostro colto Brandisio Andolfi si accosta ed affronta con sicurezza, con padronanza, con vasta competenza letteraria e poetica (ha alle sue spalle una quindicina di pubblicazioni, tutte bene accolte dalla critica e dai lettori più attenti), e con l’entusiasmo e la volontà di incidere profondamente nel tessuto letterario e filosofico dei “ricordi” e delle “riflessioni”, per non lasciare al caso o alla banale e ovvia lettura dei testi presentati, solo con una semplice chiave di nostalgia, di pacatezza, di pietà e di sdolcinatezza.
Qui non si tratta dunque di meri ricordi e semplici riflessioni, dicevamo. E’ un mondo complesso che traspare ed emerge alla superficie del foglio, per poi innalzarsi ai ranghi più elevati del canto poetico. E sono proposizioni forti, incisive, che del “ricordo” hanno solo il nocciolo essenziale, il nucleo principale, ma che giocano con figure di contorno assai varie e multi-significanti, in un caleidoscopio variegato di valori, di segni e di richiami: non il ricordo, la riflessione, il pensiero, ma la complessità e l’aggregazione, la ridondanza equilibrata, l’eco di questi.
E nei ricordi, nelle riflessioni, le considerazioni sull’amore (“M’apparve colma di pudore quella volta: / gli occhi liquorosi e neri come di prugna matura.”), sulla morte (“Non è la morte che mi fa paura / ma la morte dei ricordi dentro il tempo.”. “Si sa che la partenza ci coglierà improvvisa / sul filo del tempo.”), sul senso religioso (le poesie dedicate a Papa Giovanni Paolo II°), sul senso civico (“Odio la città per il puzzo dello smog / che offende le mie nari;”. “Incosciente l’uomo: si affida alle ali / del Pegaso di ferro.”), sulla natura e sull’ambiente (“Ringrazio ogni mattina il Signore / quando mi sporgo al finestrone della cucina / e guardo il sole spuntare / sulla corona dei colli Tifatini”). E potremmo proseguire. Ma insomma le poesie che compongono questo interessante libro di Brandisio Andolfi, sono senza alcun dubbio bene integrate l’una all’altra, ricordi e riflessioni non solo si alternano ma si compenetrano sovente nella stessa poesia, e il tono è discorsivo, sostenuto, ma non affatto lieve né pacato; un verso che racconta ma che è anche melodico e ricco di figurazioni. Una poesia originale caratterizzata da uno stile personale e libero, slegato da false strutture e sovrastrutture di gusto barocco. Il che pone il nostro Brandisio Andolfi, d’accordo con gli illustri prefatori del libro, Vincenzo Rossi e Dante Cerilli, ai vertici dell’attuale panorama letterario italiano.

Giuseppe Vetromile
12/1/2009

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PUNTO, Almanacco della Poesia italiana

PUNTO SCHEDA

ARCARTE - IL VIAGGIO DELLA CREATIVITA'

Si è svolto il 30 novembre scorso, alle ore 17, presso l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Palazzo Serra di Cassano in Via Monte di Dio 14, Napoli, il Convegno di studi e reading di poesia "ARCARTE - IL VIAGGIO DELLA CREATIVITA'".
All'interessante incontro, promosso e organizzato dall'Istituto Culturale del Mezzogiorno e dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, hanno preso parte:
- Natale Antonio Rossi, Presidente Unione Nazionale Scrittori Artisti;
- Ernesto Paolozzi, Università di Napoli Suor Orsola Bnincasa;
-Antonio Scamardella, Università di Napoli Parthenope;
- Antonio Filippetti, Presidente Istituto Culturale del Mezzogiorno.
Nell'ambito del convegno si è svolta la rassegna "Liberi in Poesia", con la partecipazione di autori di diverse generazioni. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito ad "ARCARTE" quale suo premio una medaglia di rappresentanza.

Le foto del convegno

Presentazione "Sulla soglia di piccole porte"

Enza Silvestrini, 11 ottobre 2012