Pagine

IL CIRCOLO LETTERARIO ANASTASIANO CONTINUA SU:

IL CIRCOLO LETTERARIO ANASTASIANO CONTINUA SU:
TACCUINO ANASTASIANO

14 maggio 2010

L'irreversibilità dell'uovo sodo, un romanzo di Dario Pontuale

Per l’ineluttabilità delle leggi della termodinamica che governano questo nostro mondo, inteso nella globalità spaziotemporale, si considerano ovvii fenomeni anche banali di tutti i giorni, ai quali noi non facciamo molto caso. Per esempio, sappiamo e accettiamo tranquillamente il fatto che se facciamo cadere una tazza di porcellana o di vetro per terra, questa quasi certamente andrà in mille pezzi. Se gettiamo una pietra in uno stagno, vedremo formarsi delle onde concentriche sulla superficie mentre il sasso s’inabissa. Se bolliamo un uovo, questo diventerà sodo. Tutto ciò ci sembra piuttosto normale, perché siamo abituati alle leggi termodinamiche di causa ed effetto, e cioè che l’effetto è provocato dalla causa ed è quindi susseguente. E il tempo fluisce in una sola direzione, quella che conosciamo, cioè verso la consumazione delle cose. L’energia si produce attraverso il passaggio da un sistema all’altro, e a causa di questo passaggio si ha un decadimento. Noi nasciamo, ma già dalla nostra nascita è segnato il nostro destino materiale: andremo via via consumandoci.
Ma perché questo destino? E se esistesse un mondo in cui le leggi della termodinamica fossero invertite? Vedremmo per esempio la ciotola di porcellana ricomporsi, le onde dello stagno generare il sasso, vedremmo l’uovo sodo diventare crudo così come generato dalla gallina! Il tempo sarebbe invertito e noi nasceremmo dalla disgregazione molecolare e ci svilupperemmo fino al grembo materno. Fantascienza? Proviamo a pensarci! Ma forse l’Ente Supremo, il Creatore o Dio, comunque vogliamo chiamarlo, così ha voluto e le leggi di natura si sono stabilite nel modo che conosciamo. Si va avanti e basta. Non è possibile tornare indietro. Nella dimensione spaziale sì, ma in quella temporale, che è strettamente legata a fattori entropici, no.
Bene, fatta questa lunga premessa di carattere fisico, dovuta a quasi inconsce e personali reminescenze scolastiche, veniamo al libro.
Il motivo per cui l’autore abbia voluto dare a questa sua seconda pubblicazione un titolo così particolare, “L’irreversibilità dell’uovo sodo”, si capisce meravigliosamente solo alla fine, leggendo gli ultimi capitoli. E questo è stato uno dei motivi per cui si legge il libro quasi tutto d’un fiato. Si sa che il titolo di un libro è importante, perché nel titolo vi è, quasi sempre, la sintesi di tutto, il senso più profondo del libro, ed inoltre il titolo deve essere accattivante, deve incuriosire, deve stuzzicare. Mai come in questo romanzo di Dario Pontuale tale asserzione risponde a verità.
Tralasciando naturalmente la trama, possiamo dire che la genialità dell’autore sta nell’aver accostato un fenomeno di carattere fisico-termodinamico, l’irreversibilità dell’uovo sodo, per l’appunto, alla psicologia e al carattere dell’uomo. La narrazione, anzi, è un pretesto per dimostrare che è possibile (o impossibile, a seconda dei punti di vista) da parte dell’uomo, tornare indietro, cioè cambiare vita, atteggiamenti, propositi.
Questo lungo racconto è quanto di meglio si possa scrivere trattando contemporaneamente argomenti di carattere scientifico, sociopsicologico e, non ultimo, avventuroso. Avventuroso, perché si tratta di un lungo viaggio nei paesi più lontani e isolati del Sudamerica che il protagonista, lo svogliato o perlomeno demotivato investigatore privato Gabriele Grodo, dovrà affrontare per recapitare la missiva al giocatore di scacchi che da dieci anni conduce la partita con il signor Arduini, committente dello stravagante incarico affidato a Gabriele. Ed è un viaggio lungo, estenuante, ma allo stesso tempo affascinante e avventuroso, lungo lande desolate, paesi pittoreschi, persino per mare; viaggio che provocherà nel protagonista una importante crisi esistenziale: la crisi dell’irreversibilità dell’uovo sodo, per l’appunto, un desiderio di cambiamento, di riprendere i propri sogni, la propria vera identità.
Un racconto divertente, ben scritto, ma anche istruttivo, che indaga profondamente, attraverso il narrato, l’animo del protagonista e degli altri personaggi della storia, e ce sono tanti, come lo stravagante libraio Eneas o il poeta Erastos di origini greche, o come ancora il vecchio marinaio Neto.
Un libro dunque che induce a riflettere, oltre che a condurci per mano lungo un percorso geografico, filosofico e psicologico estremamente interessante e piacevole. Direi geniale l’accostamento del fenomeno dell’irreversibilità dell’uovo sodo all’evoluzione delle aspettative e del carattere umano, una trovata davvero originale per costruire una storia completa in tutti gli aspetti, degna di figurare tra le opere più interessanti dell’attuale panorama letterario italiano.

Dario Pontuale, "L'irreversibilità dell'uovo sodo", Edizioni L'Albatros Il Filo, Roma, 2009

Il libro è stato presentato il 14/5/2010 a Sant'Anastasia, presso la Biblioteca Comunale G. Siani, con la collaborazione del Circolo Letterario Anastasiano e la Pro Loco di Sant'Anastasia. Relatori: Giuseppe Vetromile e Marco Serpico. Ha moderato Laura Capuano. Ha presentato Melania Busiello.

Alcune immagini dell'incontro:

Nessun commento:

Posta un commento

Inserisci un tuo commento


Le Foto de "La Rocciapoesia 3"

Le foto dell'incontro de "La Rocciapoesia 2", a Pratella, il 27 ottobre 2012

Le foto dell'evento "Una poesia fuori dal comune". Sant'Anastasia, 23 settembre 2012

Una poesia fuori dal comune, Sant0Anastasia, 23 settembre 2012

PUNTO, Almanacco della Poesia italiana

PUNTO SCHEDA

ARCARTE - IL VIAGGIO DELLA CREATIVITA'

Si è svolto il 30 novembre scorso, alle ore 17, presso l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Palazzo Serra di Cassano in Via Monte di Dio 14, Napoli, il Convegno di studi e reading di poesia "ARCARTE - IL VIAGGIO DELLA CREATIVITA'".
All'interessante incontro, promosso e organizzato dall'Istituto Culturale del Mezzogiorno e dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, hanno preso parte:
- Natale Antonio Rossi, Presidente Unione Nazionale Scrittori Artisti;
- Ernesto Paolozzi, Università di Napoli Suor Orsola Bnincasa;
-Antonio Scamardella, Università di Napoli Parthenope;
- Antonio Filippetti, Presidente Istituto Culturale del Mezzogiorno.
Nell'ambito del convegno si è svolta la rassegna "Liberi in Poesia", con la partecipazione di autori di diverse generazioni. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito ad "ARCARTE" quale suo premio una medaglia di rappresentanza.

Le foto del convegno

Presentazione "Sulla soglia di piccole porte"

Enza Silvestrini, 11 ottobre 2012