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TACCUINO ANASTASIANO

8 gennaio 2011

I "Quattro giovin/astri" della Kolibris

Se il titolo di un’opera riassume sovente il contenuto della stessa, ne è in qualche modo la sintesi o addirittura l’emblema, il segno, mai come in questo caso l’asserto è veritiero, andando oltre il confine della rappresentatività formale, e, giocando ossimoricamente con le parole, vuole dimostrare che è possibile un retro–significato (o un oltre–significato) più importante di quello che sembra voglia dire. Si gioca con le parole, dunque, in questo prezioso volumetto della Kolibris Edizioni di Chiara De Luca: “Quattro giovin/astri”, dove il numero quattro, rimane per quello che è, ma messo a fianco dello spregiativo “giovinastri”, potrebbe voler significare un allargamento malevolo a tutto il mondo: "quei quattro giovinastri (leggi: quella banda…) ne hanno fatto di cotte e di crude!…" In realtà i quattro sono realmente quattro, e naturalmente non sono affatto ragazzacci, o ragazzi cattivi, bensì, al contrario, in una illuminazione ossimorica, come dicevamo prima, o forse anche rispondente alla figura retorica della paronomasia, i quattro diventano “giovani astri”. E di cotte e di crude ne hanno fatto davvero, ma in senso assolutamente positivo: un vero contributo alla buona Poesia italiana!
E’ interessante e affascinante constatare come sia possibile giocare con i termini, specialmente in poesia, gioco che dà la possibilità di speculare sui significati e sulle figurazioni. Per questo ritengo il titolo del volumetto quanto mai appropriato e indovinato. Si tratta dunque di una raccolta antologica di quattro “giovani astri” nascenti, anche se in verità la loro attività letteraria è già alquanto riconosciuta e validamente accolta dalla gran parte della critica contemporanea. Francesco Iannone, da Salerno; Anna Ruotolo, da Maddaloni, provincia di Caserta; Vittorio Tovoli, da Bologna; e Federica Volpe, da Carate Brianza: sono queste le quattro novità, le quattro Voci “…astre”, che prorompono, incidono, manifestano con tutta la loro energia poetica, la loro esperienza letteraria in questo settore. Sono giovani davvero, i primi tre dell’’85, Federica Volpe addirittura del ’91. Ma l’età, se conta sotto certi aspetti sociali e fisici, non conta, o conta pochissimo, in poesia, e solo quel tanto che serva ad affinare vieppiù la propria tecnica espressiva, il proprio stile: stile e tecnica che i “quattro” hanno già in abbondanza e di qualità! Segno che poeta nascitur, davvero, ma è importante poi l’affinamento, la ricerca e lo studio. L’impegno, soprattutto.
Non mancano queste qualità e questo impegno nei quattro giovani autori dell’antologia. Sono naturalmente voci diverse, ciascuna di loro si distingue dalle altre pur rimanendo unita in loro la grande rappresentatività di una poesia che vuole essere portatrice di una nuova ventata di emozioni, basata su una linea e un dettato poetico originale e svincolato da facili e abusati canoni espressivi, sia classici che sperimentali. Iannone, con la sua silloge “Della fame e della sete” apporta elementi di essenzialità nel corpo poetico con una ricerca meticolosa del senso vero dell’esistere. Anna Ruotolo, dopo il successo di “Secondi luce” (LietoColle, 2009), continua il suo “avvicinamento” al sentimento amoroso verso le cose, la natura e l’uomo, con un verso dialogante e dolcemente invitante. Vittorio Tovoli con la sua poesia irruente e graffiante, e nello stesso tempo carezzevole, ama la riflessione e la sincerità di un mondo spogliato da tutte le ipocrisie e i falsi stereotipi. Ed infine, la più giovane dei quattro, Federica Volpe, che con la sua “La gola del cappio”, versi di notevole vigore espressivo, riporta l’attenzione sull’essere e sull’essere donna in particolare, con un caleidoscopio di intrecci e di figurazioni davvero gradevoli.
Insomma, un libro ben progettato, anche dal punto di vista tipografico, maneggevole, tascabile, opportuno in questo viaggio poetico nuovo che ci porta ad altre, sicure, degustazioni della vita nella sua interezza materiale e spirituale.

"Quattro giovin/astri", Antologia, a cura di Chiara De Luca. Kolibris Edizioni, Bologna, 2010. Prefazione di Umberto Fornasari.

Giuseppe Vetromile

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PUNTO, Almanacco della Poesia italiana

PUNTO SCHEDA

ARCARTE - IL VIAGGIO DELLA CREATIVITA'

Si è svolto il 30 novembre scorso, alle ore 17, presso l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Palazzo Serra di Cassano in Via Monte di Dio 14, Napoli, il Convegno di studi e reading di poesia "ARCARTE - IL VIAGGIO DELLA CREATIVITA'".
All'interessante incontro, promosso e organizzato dall'Istituto Culturale del Mezzogiorno e dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, hanno preso parte:
- Natale Antonio Rossi, Presidente Unione Nazionale Scrittori Artisti;
- Ernesto Paolozzi, Università di Napoli Suor Orsola Bnincasa;
-Antonio Scamardella, Università di Napoli Parthenope;
- Antonio Filippetti, Presidente Istituto Culturale del Mezzogiorno.
Nell'ambito del convegno si è svolta la rassegna "Liberi in Poesia", con la partecipazione di autori di diverse generazioni. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito ad "ARCARTE" quale suo premio una medaglia di rappresentanza.

Le foto del convegno

Presentazione "Sulla soglia di piccole porte"

Enza Silvestrini, 11 ottobre 2012