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TACCUINO ANASTASIANO

8 ottobre 2008

Spazio Poesia nr. 13 - Aristide La Rocca

Aristide La Rocca e i suoi “Frammenti”

Giusto un anno fa, un triste 18 ottobre 2006, moriva improvvisamente a Nola Aristide La Rocca, dottore emerito (fu direttore sanitario presso l’Ospedale Cardarelli di Napoli) e poeta di grande talento. Egli è stato, tra l’altro, il fondatore e il direttore della rivista culturale “Hyria” (dal nome di un’antica città sorta nei pressi di Nola, poi scomparsa), che da ben 35 anni si è sempre occupata di letteratura, saggistica, cultura varia, poesia, con una notevole diffusione in ambito nazionale.
Conosciutissimo e stimato nell’ambiente più colto e importante della nuova poesia napoletana e campana, Aristide La Rocca ha prodotto tantissimo, sia nel campo della letteratura medica, che in quello letterario, poetico e teatrale. Molto noti sono i suoi “Frammenti” poetici, di cui riportiamo in calce un brano ancora inedito, tratto da Frammento CV.
Attraverso la sua instancabile e puntuale opera di diffusione scientifica e letteraria, della quale la Rivista Hyria era e rimane un pregevole riferimento, Aristide La Rocca ha sempre riscosso il plauso e il riconoscimento da parte di tutti, letterati, giornalisti, personalità del mondo della Cultura, fino a meritare il conferimento della Cittadinanza Benemerita (Nola, 27 aprile 2006).
Aristide La Rocca ha anche il merito di aver sempre particolarmente curato e approfondito la poesia mediterranea e i grandi poeti del nostro Sud, come ad esempio Rocco Scotellaro, del quale era grande studioso (si ricordano i suoi numerosi interventi e conferenze, come quella tenuta a Nusco nel settembre 2005 in occasione del “Festival della poesia del Sud e per il Sud”).
Grande merito, quindi, ai figli prof.ssa Amelia La Rocca, Presidente della Fondazione Amelia e Concetta Grassi istituita dallo stesso Aristide La Rocca, e al dott. Francesco La Rocca che hanno voluto continuare l’Opera dell’illustre papà, in modo particolare la pubblicazione della Rivista, nel cui ultimo numero, dedicato interamente al ricordo del Nostro, figurano gli interventi e le testimonianze di numerose personalità del mondo editoriale, giornalistico, letterario e poetico.


Da: Frammento CV, di Aristide La Rocca

Questa è l’era della spensieratezza
recondita allegria del disperato
che varca il nostro mare in una barca
l’opera morta affondata di vivi
naufragio seppellimento a vista
nelle onde quei delfini ritentano
svegliare quei morti girano girano
attendono carezze se ne vanno
incontro a un’altra barca l’appostata
attenti circospetti due annoiati
fiocine senza gomene il massacro.

Questa è l’era della spensieratezza
alla guida zelante il vacanzaro
della prima giornata caricata
d’opere morte nude le bretelle
scalze assetate gli occhiali da sole
confondono i colori del paesaggio
sono intatti per terra arrotigliati
dalle gomme dei mezzi di soccorso
sulla corsia d’emergenza sfilano
le bare il sacerdote aspetta in chiesa.

In chiusura, vorrei qui di nuovo ricordarLo con il mio testo poetico a Lui dedicato e pubblicato sul numero commemorativo della Rivista Hyria:

Che entri un frammento di luce
(Ad Aristide La Rocca)


“Esclamate guardandomi e ammirate
d’immenso nulla più e di me maestoso”
A. La Rocca

La luce la luce un frammento ancora un poco in quest’angolo
che improvviso scompare nel cielo inatteso come un brivido
il commento del mondo che sempre farfuglia di morte al di là
e noi qui a raccogliere un continuo boato di silenzio fra le mani
eppure sentire tutto il dolore al balcone mentre abbraccio
la gente io vado via vado via e non torno non cercatemi
nell’incavo dell’ombra alla sera io sto con i gigli di nola
sottobraccio porto le ali delle poesie e un canto antico
di pastori lucani sembra precedermi ora che il sole bruca
a perpendicolo sulle case d’erba disciolte nei ricordi
io vedo ancora un’ombra che scrive una materia eterna
qui che la penna ha tratti d’inchiostro rosso di sangue
e il cuore il cuore! non resse a tanto cammino ma
ora vado oltre sto con le nuvole e spando in tutto
il creato il mio profumo di poeta

Teodora mi disse un giorno di aprirle
una scena e qui recito una parte non dovuta ma voi sentite
sentite il mio canto ancora si prolunga oltre il sole e da Bisanzio
raccoglie tutte le donne amate in un tripudio di atti applauditi

Silenzio gira ora attorno alla casa
e la pace è poesia nostra mediterranea genitrice
che vive sempre nei dintorni e dappertutto la morte
non è che un balzo improvviso fuori le mura
ho lasciato uno spiraglio

che entri ancora un piccolo frammento di luce addio


Giuseppe Vetromile
11 nov. ’07

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PUNTO, Almanacco della Poesia italiana

PUNTO SCHEDA

ARCARTE - IL VIAGGIO DELLA CREATIVITA'

Si è svolto il 30 novembre scorso, alle ore 17, presso l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Palazzo Serra di Cassano in Via Monte di Dio 14, Napoli, il Convegno di studi e reading di poesia "ARCARTE - IL VIAGGIO DELLA CREATIVITA'".
All'interessante incontro, promosso e organizzato dall'Istituto Culturale del Mezzogiorno e dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, hanno preso parte:
- Natale Antonio Rossi, Presidente Unione Nazionale Scrittori Artisti;
- Ernesto Paolozzi, Università di Napoli Suor Orsola Bnincasa;
-Antonio Scamardella, Università di Napoli Parthenope;
- Antonio Filippetti, Presidente Istituto Culturale del Mezzogiorno.
Nell'ambito del convegno si è svolta la rassegna "Liberi in Poesia", con la partecipazione di autori di diverse generazioni. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito ad "ARCARTE" quale suo premio una medaglia di rappresentanza.

Le foto del convegno

Presentazione "Sulla soglia di piccole porte"

Enza Silvestrini, 11 ottobre 2012