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TACCUINO ANASTASIANO

10 luglio 2010

La poesia solare di Maurizio Picariello

I temi positivi, come l’amore, la bellezza, la solarità, trovano molto spazio in poesia, da che mondo è mondo, e senza andare troppo lontano nel tempo, per esempio partendo da Teocrito, relativamente all’aspetto bucolico e “pastorale”, e risalendo a Virgilio e poi all’Aminta di Torquato Tasso e a Jacopo Sannazaro, abbiamo conosciuto davvero opere poetiche di grande pregio. Questo tema del bello è ancora oggi sovente richiamato in larga parte da poeti anche diversissimi tra di loro, che però si accostano all’argomento in modo più o meno continuo, e in modo più o meno incisivo. Non si tratta certamente di vera e propria poesia bucolica, perché di questa non ve ne è ormai quasi più traccia, ma bensì di una poesia più generalmente “geografica”, nel senso che descrive paesaggi, orizzonti, cieli, voli di gabbiani, tramonti, prati, sole e luna, e quant’altro possa interessare tutta la sfera paesaggistica. Il che implica, in un certo senso, anche il coinvolgimento diretto dell’autore poeta, la cui anima riflette questo stato di piacevole e positiva solarità.
La proposta di una poesia, e nel contempo di una narrativa, così aperta e trasparente, la si può certamente riscontrare in Maurizio Picariello. Ho fatto riferimento anche alla narrativa, di proposito, perché il giovane autore avellinese, come sovente capita in chi è “pressato” dalle più sincere esigenze di esprimere il proprio quadro di vita interiore, ha il suo messaggio umano da proporci sia con la poesia che con la narrativa, ponendo, questa, non in secondo piano, ma piuttosto su un livello equivalente ma non molto distante dal suo dire poetico: come le due facce di una stessa medaglia.
E ne è scaturito un libro di tutto rispetto, dal titolo molto significativo e che richiama quanto esposto più sopra: “…E finalmente si levò il sole”.
La palingenesi evidente in Maurizio Picariello si allarga ad orizzonti di bene, di amore e di pace, e non poteva essere altrimenti, giacchè, se è vero che la professione in un certo qual modo gioca un ruolo decisivo nella scelta delle argomentazioni in un autore, sia di prosa che di poesia, in Picariello, che è esperto di ingegneria ambientale e quindi conosce bene gli aspetti e gli scenari degli impatti (non sempre positivi!) dell’opera dell’uomo sulla natura, questa scelta è tutt’uno con il suo lato artistico-letterario.
Sia il dettato narrativo che quello poetico, in “…E finalmente si levò il sole”, è espresso in modo semplice e lineare, ma assolutamente non banale o piatto. Dire il bello, la speranza, l’amore, la chiarità dell’anima, con semplicità e senza eccessivi giri di parole o pleonasmi, è, come in Umberto Saba, una scelta di stile e indice di buona luce interiore.
Leggiamo in una sua raccolta ancora inedita: “Nel prato / eravamo felici / e il vento scuoteva la quercia / dove al riparo / facevamo l’amore. / Le nuvole grigie / e, distante, / il rumore del fiume. / Un lampo sfavillò nel cielo, / il vento si quietò, / la durata di un bacio.” Da questa “fotografia” possiamo trarre, in conclusione, la linfa di tutto il discorso poetico di Maurizio Picariello, includendo naturalmente anche il “lato” narrativo, che è apertura, positività, speranza, solarità.

Giuseppe Vetromile

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PUNTO, Almanacco della Poesia italiana

PUNTO SCHEDA

ARCARTE - IL VIAGGIO DELLA CREATIVITA'

Si è svolto il 30 novembre scorso, alle ore 17, presso l'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, Palazzo Serra di Cassano in Via Monte di Dio 14, Napoli, il Convegno di studi e reading di poesia "ARCARTE - IL VIAGGIO DELLA CREATIVITA'".
All'interessante incontro, promosso e organizzato dall'Istituto Culturale del Mezzogiorno e dall'Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, hanno preso parte:
- Natale Antonio Rossi, Presidente Unione Nazionale Scrittori Artisti;
- Ernesto Paolozzi, Università di Napoli Suor Orsola Bnincasa;
-Antonio Scamardella, Università di Napoli Parthenope;
- Antonio Filippetti, Presidente Istituto Culturale del Mezzogiorno.
Nell'ambito del convegno si è svolta la rassegna "Liberi in Poesia", con la partecipazione di autori di diverse generazioni. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito ad "ARCARTE" quale suo premio una medaglia di rappresentanza.

Le foto del convegno

Presentazione "Sulla soglia di piccole porte"

Enza Silvestrini, 11 ottobre 2012